Doris Lo Moro | |
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Sindaco di Lamezia Terme | |
Durata mandato | 21 novembre 1993 – 20 febbraio 2001 |
Predecessore | Commissione straordinaria |
Successore | Commissione straordinaria |
Assessore regionale della Calabria | |
Durata mandato | 22 dicembre 2006 – 28 novembre 2007 |
Presidente | Agazio Loiero |
Senatrice della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 15 marzo 2013 – 22 marzo 2018 |
Legislatura | XVII |
Gruppo parlamentare | - Partito Democratico (fino al 27 febbraio 2017) - Articolo 1 - M.D.P. (dal 28 febbraio 2017) |
Coalizione | Italia. Bene Comune |
Circoscrizione | Calabria |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 29 aprile 2008 – 14 marzo 2013 |
Legislatura | XVI |
Gruppo parlamentare | Partito Democratico |
Coalizione | PD-IdV |
Circoscrizione | Calabria |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | DS (2005-2007) PD (2007-2017) Art.1 (2017-2023) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Magistrato |
Doris Lo Moro (Filadelfia, 12 agosto 1955) è una magistrata ed ex politica italiana.
È stata sindaco di Lamezia Terme dal 21 novembre 1993 al 20 febbraio 2001, consigliere regionale della Calabria dal 2005 al 2008, , infine deputata alla Camera nella XVI legislatura e senatrice della Repubblica nella XVII legislatura, ricoprendo vari incarichi parlamentari.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Magistrato ordinario (settima valutazione di professionalità) attualmente collocata fuori ruolo presso il Ministero della Giustizia, con funzioni di Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) per il Ministero, nominata con DM 7 agosto 2017. Ha ricoperto rilevanti incarichi politici come Sindaco di Lamezia terme, Consigliere regionale, Deputato e Senatore della Repubblica.
Ha iniziato la sua esperienza politica nel 1993 come sindaco di Lamezia Terme (dopo due anni di commissariamento dell'ente locale per infiltrazioni mafiose) ed è rimasta in carica per due mandati, fino al 2001, guidando Giunte di centrosinistra. In tale periodo viene collocata, a domanda, in aspettativa per mandato amministrativo sino al 2001. Durante il mandato amministrativo, ha partecipato come socio fondatore alla costituzione di “Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie” e di “Avviso Pubblico – Enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie”. Ha ricoperto la carica di Presidente della Lega delle Autonomie della Regione Calabria e di Vicepresidente nazionale della Lega delle Autonomie e ha promosso la costituzione della società consortile Sviluppo area ex Sir (poi Lamezia Europa), di cui è stata Presidente dal marzo 1997 al luglio 2001. Richiamata in ruolo, viene destinata al Tribunale di Roma, con funzioni di Giudice.
Consigliere ed assessore regionale della Calabria
[modifica | modifica wikitesto]Si candida alle elezioni regionali in Calabria del 2005 con i DS, nella mozione del deputato, nonché ex senatore, sottosegretario di Stato e ministro Agazio Loiero, venendo eletta in consiglio regionale della Calabria.
In seguito alle elezioni regionali in Calabria del 2005 approda al Consiglio regionale della Calabria in rappresentanza dei DS ed entra a far parte della Giunta regionale guidata da Agazio Loiero in qualità di assessore alla Tutela della Salute. Viene riconfermata nel Loiero-bis (a settembre 2006). Lascia l'incarico di assessore regionale a metà legislatura (novembre 2007), con la riformulazione della Giunta.
Successivamente viene eletta presidente dell'assemblea costituente regionale del Partito Democratico.
Elezione a deputato
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni politiche del 2008 viene eletta alla Camera dei deputati nelle liste del PD. In quanto deputato della XVI legislatura, è stata componente della Commissione Affari Costituzionali, di cui è eletta Segretario, della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, nonché del Comitato per la legislazione, di cui assume il ruolo di Vicepresidente e Presidente. Nel suo turno di Presidenza, il Comitato per la legislazione, oltre all’ordinaria attività, ha elaborato il rapporto su “I costi per la competitività italiana derivanti dall’instabilità normativa”. Nel febbraio 2011 è eletta Presidente dell’ANPACA, associazione nazionale che rappresenta e coordina oltre 200 soggetti responsabili dei Patti territoriali e contratti d’area per lo sviluppo locale, ruolo che svolge fino al luglio 2012.
È stata una dei quattro candidati alle elezioni primarie organizzate dal PD della Calabria, il 17 gennaio 2010, per individuare il candidato alla presidenza della Regione da proporre alla coalizione di centrosinistra.
Elezione a senatore
[modifica | modifica wikitesto]Nel dicembre 2012 si candida alle primarie del PD, in provincia di Catanzaro, indette per eleggere i candidati del partito al Parlamento italiano in vista delle Elezioni politiche in Italia del 2013, le primarie). Le primarie si sono svolte il 29 dicembre 2012 e l'On. Lo Moro ha ottenuto 4.446 preferenze, posizionandosi al secondo posto tra i vari candidati e ottenendo l'elezione come candidata del PD al Parlamento italiano per le elezioni del 2013[1]. L'8 gennaio 2013 la direzione nazionale del PD candida l'On. Lo Moro al Senato della Repubblica Italiana nella posizione numero due della lista PD nella regione Calabria. Il 25 febbraio 2013 viene eletta Senatrice della Repubblica Italiana. Da senatrice della XVII legislatura, svolge il ruolo di componente e Capogruppo nella Commissione Affari Costituzionali, di componente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, della Commissione d’inchiesta delle cause del disastro del traghetto Moby Prince, della Commissione d’inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere. Ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente del Consiglio di disciplina e di componente della Commissione consultiva per la concessione di ricompense al valore e al merito civile. È stata altresì Presidente della Commissione d’inchiesta sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, istituita dal Senato su sua proposta, i cui lavori si concludono con l’approvazione della “Relazione conclusiva” a sua firma. Nel corso della legislatura, è stata prima firmataria del disegno di legge che ha raccolto aspetti significativi dell’inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali, approvato da entrambi i rami del Parlamento e diventato legge n. 105 del 3 luglio 2017 con il titolo “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1969, n. 570, a tutela dei Corpi politici, amministrativi e giudiziari e dei loro singoli componenti”.
Sotto il profilo dell'immunità parlamentare, si è occupata di diversi casi, come dell'arresto del senatore Caridi, dell'autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del senatore Matteoli, dell'autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni telefoniche nei confronti del senatore Dell'Utri e del senatore Azzolini. Tra questi, il caso più controverso è stato quello del Senatore Antonio Azzollini[2][3].
Nel 2017 abbandona il PD per aderire ad Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista.
Il 19 gennaio 2018 annuncia di non ricandidarsi alle elezioni e l'addio alla politica, tornando alla magistratura e dà l'addio con un incontro a Palazzo Nicotera di Lamezia Terme.[4] In tale occasione, ha pubblicato "Racconto un impegno" , nel quale ha sintetizzato la sua attività politica durante la XVII Legislatura. Con decreto del Ministro della Giustizia del 16 luglio 2018 viene confermato il suo collocamento fuori ruolo organico della Magistratura per essere destinata, con il suo consenso, al Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della Giustizia, dove ricopre il ruolo di Responsabile dei Dati Personali per il Ministero.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Primarie DP: D'Attorre fa il pieno a Catanzaro. Reggio, Bindi dopo battaglia, in Il Corriere della Calabria, 29 dicembre 2012. URL consultato l'8 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2019).
- ^ Il Pd e la riunione d'emergenza per “salvare” Azzollini (e governo) L'Espresso, 8 ottobre 2014
- ^ Truffa da 150 milioni per il porto fantasma: sequestrata l'area, due arresti e 60 indagati. Coinvolto anche il senatore Pdl Azzollini. La Repubblica, 7 ottobre 2013
- ^ Lamezia, Doris Lo Moro lascia la politica: "Si conclude un capitolo molto importante della mia vita", in Il Lametino, 19 gennaio 2018.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Doris Lo Moro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Doris Lo Moro, su Camera.it - XVI legislatura, Parlamento italiano.