Dora del Hoyo Alonso, nata Salvadora Honorata del Hoyo Alonso (Boca de Huérgano, 11 gennaio 1914 – Roma, 10 gennaio 2004), è stata una delle prime donne a far parte dell'Opus Dei[1].
Di professione lavoratrice domestica, Dora fu la prima donna a unirsi all'Opus Dei come numeraria ausiliare, cioè dedicandosi professionalmente a seguire le necessità materiali dei centri dell'Opera[2]. Dal 1946 fino alla morte visse a Roma, collaborando prima con Josemaría Escrivá de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei, e quindi con i suoi successori Álvaro del Portillo e Javier Echevarría nell'amministrazione domestica del primo centro dell'Opus Dei a Roma, che successivamente divenne la sede centrale dell'istituzione[3]. Morì a Roma il 10 gennaio 2004. Il suo processo di canonizzazione è stato aperto a Roma il 18 giugno 2012 da monsignor Javier Echevarría Rodríguez, prelato dell'Opus Dei, in seguito alla richiesta di molte persone che l'hanno conosciuta e hanno lavorato con lei. Il suo corpo riposa vicino alla tomba di San Josemaría Escrivá, nella cripta della Chiesa di Santa Maria della Pace ai Parioli[4].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dora nacque l'11 gennaio 1914 nel villaggio di Boca de Huérgano (León, Spagna). Era la quinta dei sei figli di Demetrio del Hoyo, agricoltore e di Carmen Alonso, casalinga[1]. Per aiutare la famiglia, già da giovane cominciò a lavorare come domestica per il dottore del villaggio.
Nel 1940, si trasferì a Madrid, in cerca di migliori opportunità di lavoro. Con l'aiuto delle Figlie di Maria Immacolata per il Servizio Domestico, fu assunta come domestica presso il Marchese di Almunia, e più tardi presso i duchi di Nájera[5].
Nel 1944, venne in contatto con l'Opus Dei. Don Josemaría Escrivá, fondatore del movimento, si era rivolto alle Figlie per il Servizio Domestico in cerca di domestiche per una residenza studentesca che stava aprendo, la Residenza Moncloa[5]. Gli venne raccomandata Dora, che decise di dedicarsi a tempo pieno alla Moncloa, colpita da Escrivá e dai suoi insegnamenti[1].
Il 14 marzo 1946, entrò nell'Opus Dei come numeraria ausiliare, cioè, si occupava delle necessità domestiche dei centri dell'Opus Dei, oltre a impegnarsi a vivere secondo i suoi precetti.
Nel dicembre del 1946, si trasferì a Roma, in seguito alla richiesta dell'Escrivá di prendersi carico dell'amministrazione domestica del primo centro dell'Opus Dei a Roma, che in seguito ne sarebbe diventata la sede centrale[5]. Da Roma, dove risiedette fino alla morte, svolse un ruolo centrale nell'insegnamento e nella formazione di donne di tutto il mondo nei compiti che riguardano il lavoro della casa[5].
Dora del Hoyo morì a Roma il 10 gennaio 2004, dopo una malattia combattuta per diversi anni[4][5][6].
Processo di canonizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Il 18 giugno 2012 a Roma si è aperto il processo di canonizzazione sulla vita e le virtù di Dora del Hoyo. Jose Luis Gutierrez è stato nominato postulatore di questa Causa di Canonizzazione.
Secondo mons. Javier Echevarría "Dora fu molto importante per l'Opus Dei per la sua fedeltà e per il suo lavoro portato a termine con perfezione, arricchito dall'umiltà.[7]
Nel novembre 2016 si è conclusa la fase istruttoria della causa di canonizzazione.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Javier Medina Bayo, Dora del Hoyo: Una Luz Encendida (Madrid, 2011).
- ^ John L. Allen Jr., Opus Dei: An Objective Look Behind the Myths and Reality of the Most Controversial Force in the Catholic Church (New York, 2005)
- ^ Pilar Urbano, Roma nel cuore. Gli anni romani di san Josemaría, (Trapani, 2010)
- ^ a b "Apertura del processo di canonizzazione di Dora del Hoyo" (VIDEO)
- ^ a b c d e Ana Sastre, De los Picos de Europa a la Ciudad del Tíber. Apuntes para una reseña biográfica de Dora del Hoyo
- ^ Un homenaje a Dora (in spagnolo), su diariodeleon.es. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
- ^ Discorso del Prelato dell'Opus Dei alla cerimonia di apertura del processo di canonizzazione di Dora del Hoyo (VIDEO)
- ^ Si conclude la fase istruttoria della causa di canonizzazione di Dora del Hoyo, su opusdei.org, 16 novembre 2016. URL consultato il 28 aprile 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Urbano, Pilar (2010). Roma nel cuore. Gli anni romani di san Josemaría, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani, 2010
- Vázquez de Prada, Andrés (2003). Il Fondatore dell'Opus Dei: Vita di S. Josemaría Escrivá, Vol II: Dio e audacia. Leonardo International.
- Colloqui con Monsignor Escriva de Balaguer. Milano, Edizioni Ares. 1972.
- Salcedo, Pilar (1 February 1968). "La donna nella vita sociale e nella Chiesa (intervista con Josemaría Escrivá de Balaguer)". Telva (Madrid). Pubblicato in "Colloqui con Mons. Escrivá d Balaguer" , Milano, Edizioni ARES, 1972
- John L. Allen, Opus Dei, la vera storia, Newton & Compton, Roma, 2006
- Javier Medina Bayo, Dora del Hoyo: Una Luz Encendida, Ed. Palabra, Madrid, 2011
- M.T.Oates, Linda Ruf, and Jenny Driver, MD. Women of Opus Dei: In Their Own Words (The Crossroad Publishing Company: 2009) p. 25-29
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dora del Hoyo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dora del Hoyo, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Sito ufficiale sulla prelatura dell'Opus Dei, su opusdei.it.
- Sito ufficiale di San Josemaría Escrivá, su it.josemariaescriva.info.
- Pagina web su Dora del Hoyo, su doradelhoyo.org.
- Discorso del Prelato dell'Opus Dei alla cerimonia di apertura del processo di canonizzazione di Dora del Hoyo, su youtube.com.
- ES Diario de León, su diariodeleon.es. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
- Vittorio Messori, ''Opus Dei, un'indagine'', Milano, Mondadori, 1993.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 310661306 · ISNI (EN) 0000 0004 3693 8041 · GND (DE) 1057029092 · BNE (ES) XX5386766 (data) |
---|