Domenico Giani | |
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Domenico Giani con l'uniforme da ispettore generale della Gendarmeria | |
Nascita | Arezzo, 16 agosto 1962 |
Religione | cattolica |
Dati militari | |
Paese servito | Italia Città del Vaticano |
Corpo | Guardia di Finanza Gendarmeria Vaticana |
Unità | SISDE |
Anni di servizio | 1981 - 2019 |
Grado | Capitano (GdF) Ispettore generale (Gendarmeria) |
Comandanti | Camillo Cibin |
Comandante di | |
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Domenico Giani (Arezzo, 16 agosto 1962) è un ex militare italiano con cittadinanza vaticana, ex comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano ed ex direttore dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile dello Stato della Città del Vaticano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureato con lode in Pedagogia con indirizzo sociopsicologico presso la Facoltà di Magistero di Arezzo dell'Università degli Studi di Siena, si è arruolato nel 1981 come allievo sottoufficiale nella Guardia di Finanza, conseguendo successive promozioni e passando nel 1998 alla categoria ufficiali (ruolo speciale) con il grado di tenente, per conseguire infine quello di capitano nel 2002. Dal settembre 1995 al gennaio 1999 è stato distaccato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, prestando servizio nel SISDE, allora parte dei servizi di informazione e sicurezza italiani. Nel 1999 è stato distaccato presso lo Stato della Città del Vaticano e si è congedato dalla Guardia di Finanza nel 2004, rimanendo iscritto alla riserva di complemento del Corpo[1].
Giani è stato comandante di una sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica, svolgendo anche le funzioni di pubblico ministero in udienza, e ha ricoperto un incarico dirigenziale presso il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria nel settore della protezione tecnologica e organizzativa, con particolare riferimento alla sicurezza dei soggetti esposti a rischio.
Attivo anche nel mondo del volontariato, a seguito dei suoi studi ha collaborato a ricerche e tenuto alcuni seminari di psicologia sociale presso le università di Arezzo e Urbino, ed è stato professore a contratto presso la Facoltà di Scienze dell'Investigazione dell'Università dell'Aquila.
Il 12 gennaio 1999 è stato nominato Vice Ispettore Generale Vicario nell'allora Corpo di Vigilanza dello Stato della Città del Vaticano[2]. Dopo sette anni, il 3 giugno 2006, Giani ha sostituito Camillo Cibin come Ispettore Generale del Corpo (che nel 2002 aveva cambiato nome in Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano) e come responsabile della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile, che coordina anche i Vigili del Fuoco, costituita da Giovanni Paolo II[3] nel 2002. In qualità di Direttore, è membro del Comitato di Sicurezza Finanziaria, istituito con un Motu Proprio da Papa Francesco[4], e Focal Point per la Santa Sede dell'OSCE.
Cittadino italiano e vaticano, tra i suoi interventi più noti si ricorda l'aver bloccato in tempo una cittadina italo-svizzera, Susanna Maiolo, in due attacchi separati a Papa Benedetto XVI durante le Messe della Vigilia di Natale nella Basilica di San Pietro nel 2008 e nel 2009[5]. Ha coordinato e condotto le indagini nel noto caso di Paolo Gabriele (Vatileaks) e nella seconda fuga di notizie denominata Vatileaks 2[6].
In qualità di Comandante del Corpo, Giani è stato artefice di un radicale cambiamento della struttura da lui dipendente, puntando a un ammodernamento di tecniche, mezzi e procedure, nonché al miglioramento professionale dei gendarmi vaticani. A tal fine, sono stati organizzati corsi di formazione e addestramento in collaborazione con il Gruppo di Intervento Speciale (GIS) dell'Arma dei Carabinieri in Italia e del Federal Bureau of Investigation (FBI) negli Stati Uniti. Grazie a queste iniziative, è stato recentemente istituito un Gruppo di Intervento Rapido (GIR) per contrastare eventuali azioni ad alto rischio, compresi attacchi terroristici mirati alla persona del Pontefice, e un'Unità Antisabotaggio.
Sotto il suo comando, lo Stato della Città del Vaticano è entrato a far parte dell'Interpol durante l'assemblea generale tenutasi a San Pietroburgo il 7 ottobre 2008. Il Vaticano era rappresentato da monsignor Renato Boccardo, allora Segretario Generale del Governatorato dello Stato, e dallo stesso Giani[7]. Nel 2013 è stato coinvolto nelle intercettazioni riguardanti monsignor Nunzio Scarano[8][9].
Il 14 ottobre 2019 ha presentato le sue dimissioni da Capo della Gendarmeria, accettate da Papa Francesco. Le dimissioni sono avvenute a seguito di una fuga di notizie riguardante la sospensione di cinque addetti vaticani: pur non avendo avuto responsabilità oggettive, ha preferito dimettersi per garantire maggiore serenità a chi conduceva le indagini[10].
Dal 1º ottobre 2020 è presidente di ENI Foundation, ente soggetto al board di Eni che ha come missione le attività umanitarie[11].
Il 19 giugno 2021 è stato nominato presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia[12].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze pontifice
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze italiane
[modifica | modifica wikitesto]— 17 gennaio 2018[18]
Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze dinastiche non nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Antonino Gullo, 5-07146 Maurizio Turco: Direzione dei servizi di sicurezza e protezione civile della Città del Vaticano. (PDF), in Atti della I commissione permanente della Camera dei Deputati, Roma, Camera dei Deputati, 26 luglio 2012, pp. 13-14. URL consultato il 2 marzo 2022.
- ^ AAS, XCI (1999), p. 327
- ^ Nomina del Direttore dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile dello SCV e Ispettore generale della Gendarmeria, in Sala Stampa della Santa Sede, 3 giugno 2006. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2012).
- ^ Lettera Apostolica in forma di «Motu Proprio» per la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo e della proliferazione di armi di distruzione di massa (8 agosto 2013) | Francesco, su www.vatican.va. URL consultato il 2 settembre 2022.
- ^ Gian Guido Vecchi, Giani, l'ex 007 che con il suo corpo ha attutito la caduta di Benedetto XVI, in Corriere della Sera, 25 dicembre 2009. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ Vatileaks 2: tutti i protagonisti, in ANSA.it, 5 novembre 2015. URL consultato il 2 marzo 2022.
- ^ Il Vaticano aderisce all'Interpol, in ilsole24ore.com, 28 settembre 2008. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
- ^ Marco Lillo e Valeria Pacelli, Gendarmeria, 007 e Criminalpol: tutti con “don 500 euro”, in Il fatto quotidiano, 2 luglio 2013.
- ^ Monsignore e i soldi dalla Svizzera - L'ho fatto per aiutare degli amici, in la Repubblica, 2 luglio 2013. URL consultato il 2 marzo 2022.
- ^ Fiorenza Sarzanini e Gian Guido Vecchi, Vaticano, il Papa accetta le dimissioni di Giani. Il capo della Gendarmeria: «Io servo inutile», in Corriere della Sera, 14 ottobre 2019. URL consultato il 2 marzo 2022.
- ^ Domenico Giani, su eni.com, Eni Foundation. URL consultato il 2 marzo 2022.
- ^ Organi, su misericordie.it, Confederazione Nazionale Delle Misericordie D'Italia. URL consultato il 2 marzo 2022.
- ^ [1]
- ^ AAS, XCIV (2002), pp. 86-88
- ^ Mario Ponzi, Apprezzamento del Pontefice per la Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano durante la festa del patrono san Michele celebrata a Castel Gandolfo, in L'Osservatore Romano, 29-30 settembre 2008.
- ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Ponzi, A colloquio con Domenico Giani, a capo della Direzione dei servizi di sicurezza e protezione civile, in L'Osservatore Romano, 8 giugno 2008. URL consultato il 27 maggio 2012.
- Sonia Mangia, Gli Angeli di Sua Santità Papa Benedetto XVI, in Atlasorbis, novembre/dicembre 2010, p. 8. URL consultato il 27 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).
Altri progetti
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