Domenico Carbone (Carbonara Scrivia, 16 luglio 1823 – Firenze, 20 marzo 1883) è stato un patriota e scrittore italiano, volontario nelle guerre del Risorgimento, provveditore agli studi di Torino e autore per l'infanzia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu membro del consiglio del Collegio Reale delle Fanciulle in Milano. Fra le sue satire, composte sulla scia di quelle di Giuseppe Giusti, la più nota è “Re Tentenna”, allusione all'indecisione e ai frequenti cambiamenti di Carlo Alberto. L'epiteto affibbiato al re, che da allora in poi diventò popolare e passò alla storia, gli procurò l'esilio, e lo costrinse a spostarsi prima a Roma e poi a Firenze[1]. Significative sono anche le composizioni “Sono Italiano”, che lo colloca nell'ambito del patriottismo mazziniano, e “Don Ciccia al congresso di Villanovetta”, che prende in giro il clero reazionario.
Massone, con Giosuè Carducci ed altri confratelli massoni firmò un opuscolo di protesta[2], per conto della Loggia "Felsinea", del Grande Oriente d'Italia.
Oltre che del Giusti, egli sentì l'influenza d'altri poeti, quali Giovanni Berchet, Francesco Dall'Ongaro e Giovanni Prati. Importante è pure il suo carteggio. Alcune sue opere sono state pubblicate postume.
Dall'unione con Camilla Lessona, sorella di Michele Lessona, nacque il futuro medico Tito Carbone.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Sono Italiano: canto popolare / poesia di Domenico Carbone; musica di Ermanno Picchi (Guidi, Firenze, 1856)
- All'esercito italiano reduce di Crimea: canto (Rossi, Tortona, 1856)
- Il libro del profeta Pippo: ditirambo (Rossi, Tortona, 1857)
- Le due sorelle / Il cavaliere italiano / N. Vineis! (Galimberti, Cuneo, 1860)
- Il Novellino, ossia Libro di bel parlar gentile ridotto a uso delle scuole e riveduto sui manoscritti per cura di Domenico Carbone; con aggiunta di dodici novelle di Franco Sacchetti e con note di vari (Barbera, Firenze, 1868 e successive edizioni)
- L'educazione dello spirito: discorso detto nella premiazione degli alunni delle scuole elementari addì 15 gennaio 1875 (Botta, Torino, 1875)
- L'educazione del cuore: discorso detto nella premiazione degli alunni delle scuole elementari il 12 gennaio 1876 (Botta, Torino, 1876)
- Amedeo di Savoia duca d'Aosta (Capaccini, Roma, 1890)
- Carteggio dal 1845 al 1850, a cura della figlia Bice e del nipote Domenico Carbone (Cogliati, Milano, 1922)
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Domenico Carbone
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Domenico Carbone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Carbóne, Domenico, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Menghini, CARBONE, Domenico, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Carbóne, Doménico (poeta e patriota), su sapere.it, De Agostini.
- Ugo Rozzo, CARBONE, Domenico, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 19, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1976.
- Opere di Domenico Carbone, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Domenico Carbone, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Spartiti o libretti di Domenico Carbone, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 35379259 · ISNI (EN) 0000 0000 8342 8686 · SBN LO1V089449 · BAV 495/158171 · CERL cnp00578766 · LCCN (EN) nr89000636 · GND (DE) 124041035 · BNF (FR) cb11099466c (data) · J9U (EN, HE) 987007289383305171 |
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