Domenico Belisario de Bellis vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 2 marzo 1647 a Casamassima |
Ordinato diacono | 21 dicembre 1669 |
Ordinato presbitero | 20 settembre 1670 |
Nominato vescovo | 23 gennaio 1696 da papa Innocenzo XII |
Consacrato vescovo | 25 febbraio 1696 dal cardinale Bandino Panciatichi |
Deceduto | 17 gennaio 1701 (53 anni) a Roma |
Domenico Belisario de Bellis (Casamassima, 2 marzo 1647 – Roma, 17 gennaio 1701) è stato un vescovo cattolico italiano, cappellano segreto e familiare di papa Innocenzo XII.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Domenico Belisario de Bellis nacque da nobile famiglia in Casamassima originaria di Rutigliano il 2 marzo 1647. Suo padre era il dottor Donato e sua madre la nobildonna Flavia Latilla. Fu dapprima primicerio della chiesa casamassimese di Santo Stefano. In seguito fu nominato vicario generale di Conversano e Montepeloso. Poi divenne vicario del vescovo di Molfetta Carlo Loffredo. Nel 1693, portatosi a Roma per difendere i diritti vescovili contro le pretenzioni dell'arciprete di Acquaviva delle Fonti, causa che felicemente portò a termine, si accattivò la benevolenza di papa Innocenzo XII. Nel 1694 fu nominato vicario generale di Sutri e Nepi e nello stesso anno cappellano segreto e confessore spirituale dello stesso Pontefice. In seguito alla morte del vescovo Pietro Vecchia, il 12 giugno 1695 fu nominato vescovo di Molfetta e richiesto in Roma con la carica di vicegerente della diocesi di Roma. All'improvviso la mattina del 17 gennaio 1701 si spense in Roma a soli 54 anni e fu sepolto in Santa Maria in Via. Donò al suo paese un pezzo del Santo Legno e una parte del corpo di san Prospero Martire.
A Roma fu committente della splendida Fontana del Conservatorio delle Viperesche al rione Esquilino. A Casamassima donò il suo imponente Palazzo de Bellis ad un ordine religioso che divenne l'attuale ex Convento delle Monacelle tuttora esistente a Casamassima.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Cardinale Gaspare Carpegna
- Cardinale Bandino Panciatichi
- Vescovo Domenico Belisario de Bellis
La successione apostolica è:
- Arcivescovo Ferdinando Palma d'Artois, O.C.D. (1696)
- Patriarca Filippo Anastasio (1699)
- Vescovo Francesco Girgenti, C.O. (1699)
- Vescovo Giuseppe Falces, O.F.M. (1699)
- Vescovo Vincenzo Corcione (1699)
- Vescovo Antonio Rosignoli (1700)
- Vescovo Emanuele Cicatelli (1700)
- Vescovo Nicolò Cervini (1700)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Venezia 1847, vol. XLVI, p. 31
- Vito Caringella, Il Convento di S.Maria delle Grazie a Casamassima, Tipolitografia Arcobaleno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Domenico Belisario de Bellis, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7695155566445313380009 |
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