Cronologia di "Mago di campagna" (voce unita)
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I giornalisti e gli appellativi
[modifica wikitesto]Il carattere schivo, a tratti burbero, di Mazza non sempre favorì i suoi rapporti con la stampa. Tuttavia i giornali prima e la radio e la televisione poi, si occuparono molto spesso di lui che comparve, in diverse occasoni, a Domenica sprint, La domenica sportiva e molte altre trasmissioni e rubriche. Grazie alla sua abilità nello scoprire giovani talenti fu soprannominato in diversi modi dalla stampa sportiva: iniziò Gianni Reif che su Guerin Sportivo lo battezzò prima il Presidente di campagna, per evidenziare le sue origini che però cozzavano con la sua abilità, ma ben presto Reif ripiegò sul più appropriato Il Mago di campagna - definizione che gli restò addosso per tutta la vita -, in contrapposizione al ben più celebrato Helenio Herrera, detto a sua volta Il mago, con il quale non aveva grandi rapporti personali per le già citate differenze caratteriali. Altri appellativi furono coniati da Gianni Brera, che sulla Gazzetta dello Sport lo dipinse come Il Rabdomante, poi fu la volta di Alfeo Biagi che su Stadio lo definì Il Drago e Vladimiro Caminiti che in un'intervista del 1978 su Tuttosport lo descrisse come Cincinnato e Coriolano per sintetizzare che era stato un combattente che dopo tante battaglie era tornato alla terra (dismessa l'attività di imprenditore del settore elettrico e ormai non più presidente della Spal, si era deciso a fare il frutticultore in un podere acquistato pochi kilometri fuori Ferrara). Altri ancora lo chiamarono Il Presidentissimo e Giordano Magri su il Resto del Carlino gli affibbiò il sopranome di Drogato del calcio.
In attesa di fonti. --Salvo da Palermo dimmelo qui 11:56, 8 nov 2009 (CET)
calciomercato
[modifica wikitesto]Queste vendite erano state precedute anni prima dal clamoroso trasferimento a Torino - versante bianconero della Juventus - di Mario Astorri. Questa cessione fu il prototipo dell'idea che Mazza aveva degli affari; Astorri era stato acquistato per 25 mila lire dallo Schio, poi la guerra lo aveva bloccato e nessuno riteneva potesse tornare ad esprimersi ad alti livelli. Mazza invece credette nelle sue doti di centravanti potente e nel suo pieno recupero, dopo un ottimo campionato venne ceduto alla Juve nel 1946 per circa 2 milioni.[senza fonte] Astorri, approdato in Serie A quando aveva 26 anni, segnò 52 gol in 6 campionati disputati nella massima serie. Sempre dallo Schio era giunto Giovanni Ballico che 1947 era passato alla Sampdoria.
sposto qui perchè non vanno citati tutti gli affari se peraltro sono senza fonte --Salvo da PALERMO 01:22, 4 apr 2012 (CEST)
- ho a casa la fonte, almeno per le cifre dell'affare Astorri (che poi il paragrafo sia da modificare nei toni è un altro paio di maniche). Reinseriamo? É stato il primo affare grosso messo in piedi da Mazza, tant'è che nel volume sulla storia della Spal merita una citazione particolare --L'archivista (msg) 10:21, 4 apr 2012 (CEST)
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