«Al giornalismo sportivo di oggi, così prevedibile, così senz'anima, così inutilmente presuntuoso, mancano le immagini e gli aggettivi di Camin, il suo sguardo attento e pulito, il suo entusiasmo, la sua cultura.»
Vladimiro Caminiti (Palermo, 31 maggio 1932 – Torino, 5 settembre 1993) è stato un giornalista, scrittore e poeta italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Cominciò la sua carriera di giornalista a diciott'anni nella redazione de L'Ora di Palermo; ad assumerlo era stato l'allora capo servizio sportivo Mauro De Mauro, che venne poi ucciso dalla mafia.[2] Caminiti passò quindi alla redazione siciliana de Il Popolo, dove rimase fino a quando, dopo aver vinto un premio dell'Unione stampa sportiva italiana, venne chiamato nel 1964 a Torino dal direttore di Tuttosport Antonio Ghirelli.[2]
Il direttore Ghirelli aveva apprezzato in lui soprattutto lo stile, tanto da commissionargli una storia della società calcistica palermitana che fu pubblicata a puntate su Il Calcio e il Ciclismo Illustrato. Nella redazione del quotidiano torinese fondato da Renato Casalbore ha lavorato fino alla morte, divenendone una delle firme più prestigiose e facendo servizi in tutto il mondo. Oltre che con Tuttosport Caminiti collaborava con Hurrà Juventus, mensile del club bianconero, e col Guerin Sportivo.[3]
È sepolto nel Cimitero monumentale di Torino.
Nel 2014, a cura del giornalista Roberto Beccantini e da un'idea di Riccardo Gambelli, viene pubblicata la biografia C'era una volta Camin. Lo stile e il genio di Vladimiro Caminiti.
Nel 2023 la Titani Editori pubblica Ciao Vladimiro, una biografia di centosessantuno pagine sul celebre giornalista e scrittore, narrata con maestria ed in ottimo stile romanzesco dal fratello Benvenuto Caminiti. Un racconto che inquadra perfettamente la figura professionale ma anche quella umana del Camin, raccontando di un passato che affascina e che merita di essere ricordato.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Olimpiadi senza mito.
- Divi in poltrona, Tecnica e sentimento, Bologna, Cappelli, 1966.
- Il maestro di violoncello, Firenze, il Fauno 1973.
- Juventus 70.
- Il romanzo del calcio italiano, Bologna, Cappelli, 1980.
- Il Barone e il bambino, Città di Castello, Cerboni Editore, 1989.
- Le parole sono ali, Torino, Piazza, 1994.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Darwin Pastorin, Quando Furino marcava Mazzola, in l'Unità, 28 novembre 2004, p. 18 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2015).
- ^ a b È morto Vladimiro Caminiti, in Corriere della Sera, 6 settembre 1993, p. 29 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2011).
- ^ 20 anni fa moriva "Camin" Caminiti, su blog.guerinsportivo.it, 5 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Vladimiro Caminiti