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Monitoraggio effettuato nel settembre 2008

In data 27 luglio 2008 la voce Fisica delle particelle è stata accettata per la rubrica Lo sapevi che. Le procedure prima del 2012 non venivano archiviate, perciò possono essere trovate solo nella cronologia della pagina di valutazione.

--Enzo 08:19, Lug 12, 2004 (UTC) Riporto da voce di cui è stata chiesta cancellazione immadiata:

Il riduzionismo nel campo della fisica delle particelle cerca di spiegare qualsiasi cosa in termini di particelle elementari e delle loro interazioni.

Obiezioni a queste tendenza riduzioniste sono state sollevate da gente dei campi più disparati, compresi molti moderni fisici delle particelle, fisici dello stato solido, chimici, biologi ed olisti metafisici. Mentre il modello standard non viene discusso, si sostiene che le proprietà delle particelle elementari non sono più fondamentali delle proprietà emergenti di atomi e molecole, e specialmente di insiemi di queste ultime statisticamente grandi. Queste critiche sostengono che anche una conoscenza completa delle particelle elementari sottostanti, non produrrà una conoscenza completa della natura, conoscenza che, all'atto pratico, è più importante.

Alcuni fisici dello stato solido mettono in dubbio ad un livello più profondo la nozione della fisica delle particelle come base per ogni altra conoscenza. Fanno notare che grandi numeri di oggetti possono subire comportamenti statistici ed avere proprietà indipendenti dalle proprietà delle particelle stesse.

Per di più, rilevano, ci sono sistemi con componenti radicalmente diversi che possono subire comportamenti molto simili, e si è argomentato che le somiglianze di comportamento possono essere meglio comprese attraverso regole universali indipendenti dalle proprietà dei componenti dei sistemi stessi. Queste regole o metodi o processi sarebbero "più reali della materia" in quando determinerebbero come gli osservatori condividano una comprensione della materia, e porrebbero limiti sulla fattibilità investigativa.

I riduzionisti tipicamente sostengono che tutto il progresso scientifico ha implicato forme di riduzionismo.

L'esistenza del modello standard, e la sua estensione, suscitano molte questioni fondamentali per l'epistemologia, la filosofia della scienza, la filosofia della matematica, la scienza cognitiva e persino la teologia. Il modello standard è "il livello fondamentale della realtà?" Oppure questa pretesa è stravagante, itrragionevole, pericolosa o peggio? Si veda ontologia fondamentale della fisica delle particelle

Per una discussione molto più generale dell'accettazione culturale di tali modelli come "reali", si veda ontologia fondamentale e cosmologia. La fisica delle particelle ha avuto un impatto importante sulla filosofia della scienza specialmente rispetto alla difficoltà della sua validazione empirica, e continua ad essere origine di qualche controversia - anche se meno che nel 20° secolo quando, prima che il modello standard fosse stabilito, era stata descritta una sconcertante varietà di particelle; questo era talvolta chiamato lo "zoo delle particelle". Ora questo termine è generalmente deprecato.

Forse la sezione che critica gli "eccessivi" finanziamenti alla Fisica delle particelle meriterebbe qualche precisazione quantitativa. Ad esempio, confrontando il bilancio dei vari rami di ricerca? --Guarracino 14:39, 5 mar 2008 (CET)[rispondi]

Mi chiedo se dedicare tanto spazio alla critica del "riduzionismo" sia opportuno in questa sezione. Anche i fisici delle particelle elementari non ritengono che questo approccio spieghi tutti i fenomeni della natura, e la pretesa di spiegare tutto con un singolo approccio è ormai lontana da gran parte dei ricercatori. Io proporrei di eliminare la sezione, e lasciare un riferimento alla pagina sul riduzionismo. --Guarracino 14:57, 5 mar 2008 (CET)[rispondi]

Sulla totalità dei mezzi di informazione si trovano (più o meno corrette e/o approfondite) descrizioni delle grandi macchine acceleratrici esistenti e delle particelle specifiche che tali macchine accelerano per ottenere le energie richieste dagli esperimenti progettati. Per il lettore medio non è quindi troppo difficile capire il funzionamento e gli scopi di tali macchine. Purtroppo queste descrizioni sono molto (o del tutto) carenti per quanto riguarda un aspetto che ritengo importante per la comprensione del tutto, e precisamente dei mezzi con cui i cosìdetti "eventi" vengono osservati. C'è stato un tentativo, a proposito del recente esperimento sui neutrini, di descrivere il rivelatore OPERA ma devo sinceramente osservare che le descrizioni erano del tutto incomprensibili. Legato ai miei ricordi di gioventù, fatti di lastre fotografiche irraggiate ad altezze stratosferiche dalle radiazioni solari, di camere a bolle, di camere a nebbia, mi sono accorto che sui siti scientifici (in particolare Teknopedia, sia Italiana che Inglese) non si trova traccia delle tecniche di rilevazione. E' come se si lasciasse supporre all'ipotetico lettore che le particelle, fatte come microscopiche palline da biliardo, si osservassero da una finestrella aperta sull'interno dell'acceleratore. Vi prego perciò di vedere se sia possibile coprire questo buco. Grazie per l'attenzione, Paolo de Magistris.--demaag (msg)

C'è già la pagina Rivelatore di particelle linkata anche nella voce. Saluti LF

Gentili utenti,

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