Jotapa di Palestina Sede vescovile titolare Dioecesis Iotapiana in Palaestina Patriarcato di Gerusalemme | |
---|---|
Mappa della metropolia di Petra | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | 1933 |
Stato | Arabia Saudita |
Diocesi soppressa di Jotapa di Palestina | |
Suffraganea di | Petra |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Jotapa di Palestina (in latino Dioecesis Iotapiana in Palaestina) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Jotapa di Palestina, identificabile con l'isola di Tiran nel mar Rosso all'imboccatura del golfo di Aqaba (oggi in Arabia Saudita), è un'antica sede vescovile della provincia romana della Palestina Terza nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Gerusalemme ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Petra.[1]
Due vescovi di quest'antica diocesi sono storicamente noti. Pietro, vescovo di origine araba, fu inviato nel 473 a Costantinopoli dallo sceicco Amorkesos per ottenere dall'imperatore la ratifica della conquista dell'isola.[2] Anastasio è documentato in due occasioni: nel mese di settembre 536 firmò gli atti del sinodo convocato dal patriarca Pietro di Gerusalemme contro Antimo di Costantinopoli e che vide riuniti assieme i vescovi delle Tre Palestine;[3] nel mese di maggio dello stesso anno Anastasio prese parte anche al concilio di Costantinopoli riunito dal patriarca Mena; in questa seconda occasione firmò gli atti come episcopus insulae Jotabae.[4]
A questa diocesi Le Quien aggiunge anche il vescovo Marciano, che partecipò al concilio di Calcedonia del 451. Negli atti conciliari Marciano è indicato sia come vescovo di Jotapa, sia come vescovo di Gerara.[5] Questa duplice menzione risalirebbe ad una tradizione locale, che identificava nell'isola di Jotapa il luogo della biblica Gerar di Abramo.[6]
A questa diocesi sono attribuiti altri due vescovi, i cui nomi sono stati restituiti dalle iscrizioni: Tommaso nel 517 e Giorgio nella prima metà del VII secolo.[7]
Dal 1933 Jotapa di Palestina è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; finora la sede non è mai stata assegnata.
Cronotassi dei vescovi
[modifica | modifica wikitesto]- Marciano ? † (menzionato nel 451)
- Pietro † (menzionato nel 473)
- Tommaso † (menzionato nel 517)
- Anastasio † (menzionato nel 536)
- Giorgio † (prima metà del VII secolo)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le Quien e Gams collocano la sede di Jotaba nella Palestina Seconda, suffraganea dell'arcidiocesi di Scitopoli.
- ^ Abel, L'ile de Jotabè, p. 534.
- ^ (LA) Collectio Sabbaitica contra acephalos et origeniastas destinata, edidit Eduardus Schwartz, «Acta Conciliorum Oecumenicorum» III, Berlino, 1940, p. 188, nº 22.
- ^ (LA) Collectio Sabbaitica contra acephalos et origeniastas destinata, edidit Eduardus Schwartz, «Acta Conciliorum Oecumenicorum» III, Berlino, 1940, p. 116, nº 44.
- ^ (LA) Concilium universale Chalcedonense. Volumen sextum, prosopographia et topografia, actorum calcedonensium et encycliorum indices, edidit Eduardus Schwartz, «Acta Conciliorum Oecumenicorum», II/6, Berlino-Lipsia, 1938, p. 45 (Markianos 2).
- ^ Abel, L'ile de Jotabè, pp. 533-534.
- ^ Aubert, Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. XXVIII, coll. 295-296.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo III, coll. 711-712
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Graz, 1957, p. 454
- (FR) Félix-Marie Abel, L'ile de Jotabè, Revue Biblique, 47, 1938, pp. 510-538
- (FR) Roger Aubert, v. Jotabè, «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXVIII, Paris, 2003, coll. 295-296
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org