Diego Guicciardi | |
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Italo Josz, Ritratto del conte Diego Guicciardi | |
Ministro della Polizia della Repubblica Cisalpina | |
Durata mandato | 10 novembre 1797 – 10 luglio 1798 |
Ministro dell'Interno della Repubblica Cisalpina | |
Durata mandato | 10 luglio 1798 – 1 settembre 1798 |
Segretario di Stato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 26 gennaio 1802 – 15 agosto 1802 |
Diego Guicciardi (Lugano, 26 febbraio 1756 – Milano, 11 aprile 1837) è stato un diplomatico, politico e banchiere italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giurista di nobile famiglia valtellinese, Guicciardi ricoprì importanti cariche politiche e diplomatiche. Fu Cancelliere Supremo di Valtellina durante il periodo della dominazione Grigionese, distinguendosi quale difensore degli interessi locali. Dopo l'occupazione francese nel 1797, fu ministro della polizia della Repubblica Cisalpina, senatore e Cancelliere del senato del Regno d'Italia. Nel 1809 fu creato Conte del Regno, insignito della Legion d'onore e nominato Commendatore dell'Ordine della Corona ferrea.
Guicciardi rappresentò gli interessi della Valtellina in occasione del Congresso di Vienna, quando si decise tra l'altro, grazie anche ai suoi sforzi e a quelli di Girolamo Stampa, l'annessione al Regno Lombardo-Veneto della valle, la quale - prima delle guerre napoleoniche - era appartenuta per quasi tre secoli ai Grigionesi.
Dopo la caduta di Napoleone, Guicciardi si avvicinò all'Impero asburgico e ricoprì importanti cariche amministrative nel Lombardo-Veneto. Fu il coordinatore della missione informativa segreta inviata in Italia da Metternich in seguito alla chiusura del Congresso di Vienna. Delle attività segrete di quegli anni Guicciardi stese un minuzioso diario. Alla sua morte il figlio Enrico lo rinvenne tra le carte del padre e lo fece recapitare a Metternich, nel cui lascito presso gli archivi viennesi si trova tuttora.[1]
Da questa fonte si apprende come all'inizio del 1816 l'ex alto funzionario italico, dopo aver segretamente incontrato il cancelliere dell'impero d'Austria, avesse cautamente riattivato la rete di contatti che s'era costruito in tanti anni di carriera napoleonica, individuando rapidamente due fidati partner di riferimento. Ad Antonio Mulazzani, che risiedeva ora in Veneto per motivi d'ufficio, si sarebbe chiesto di fornire lumi sulle condizioni dello spirito pubblico tanto nella sua regione quanto nelle contigue porzioni settentrionali dello Stato Pontificio. Guicciardi avrebbe provveduto in prima persona sia per la Lombardia sia per il confinante regno di Sardegna. Al resto d'Italia (i ducati padani, il granducato di Toscana, il principato di Lucca, le parti restanti dello Stato Pontificio, il regno delle Due Sicilie) avrebbe pensato, infine, il bresciano Tito Manzi.
Guicciardi fu il presidente della Cassa di Risparmio di Milano, la futura Cariplo, dalla sua fondazione, nel 1823, al 1826.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il diario della missione si trova in Haus-Hof und Staatsarchiv, Wien (HHSAW), Provinzen Lombardo-Venetien, cartella 17.
- ^ Membri cessati (PDF), su group.intesasanpaolo.com (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dario Benetti e Massimo Guidetti, Storia di Valtellina e Valchiavenna, Milano, Jaca Book, 1998, p. 143.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Guicciardi, Diego, conte, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Gallavresi, GUICCIARDI, Diego, conte, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- (IT, DE, FR) Diego Guicciardi, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- Emanuele Pagano, GUICCIARDI, Diego, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 61, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.
- (EN) Opere di Diego Guicciardi, su Open Library, Internet Archive.
- Del ruolo del Guicciardi al Congresso di Vienna in Lexicon Istoric Retic
- Guicciardi presidente Cariplo con una sua immagine.
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