La storia del cammello che piange | |
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I cammelli protagonisti in una scena del film | |
Titolo originale | Die Geschichte vom weinenden Kamel |
Lingua originale | mongolo |
Paese di produzione | Germania |
Anno | 2003 |
Durata | 87 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | documentario, drammatico |
Regia | Luigi Falorni, Davaa Bâmbasürėn |
Soggetto | Davaa Bâmbasürėn, Batbaâr Davgadorž |
Sceneggiatura | Luigi Falorni, Davaa Bâmbasürėn |
Produttore | Tobias N. Siebert |
Casa di produzione | HFF München, Bayerischer Rundfunk |
Distribuzione in italiano | Fandango |
Fotografia | Luigi Falorni |
Montaggio | Anja Pohl |
Musiche | Davaa Börte |
Interpreti e personaggi | |
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La storia del cammello che piange (Die Geschichte vom weinenden Kamel) è un film documentario del 2003 scritto e diretto dall'italiano Luigi Falorni e dalla mongola Davaa Bâmbasürėn, all'epoca entrambi studenti all'Università di Cinema e Televisione di Monaco di Baviera.[1][2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Durante la primavera, una famiglia di pastori nomadi del deserto del Gobi aiuta i cammelli del proprio gregge a partorire. Dopo un travaglio lungo due giorni, una cammella dà alla luce il suo primo cucciolo, un raro cammello albino, che rifiuta di allattare. La famiglia di pastori cerca in vari modi di far accettare il piccolo alla madre, finché non riescono nel loro intento grazie a Mônjbaâr, suonatore di morin khuur, un tipico strumento mongolo con due sole corde di crine di cavallo ma dal suono melodioso, capace di un piccolo miracolo.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato stato presentato in anteprima il 6 settembre 2003 al Toronto International Film Festival e poi distribuito nelle sale cinematografiche tedesche a partire dall'8 gennaio 2004. In tutto, i diritti di distribuzione del film sono stati venduti in oltre 60 Paesi.[3]
È stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane da Fandango a partire dal 27 maggio 2005; nel 2007 è uscito poi in cofanetto DVD abbinato al libro Mongolia errante: racconti e testimonianze dell'antropologa Michela Taddei Saltini. (OPAC 398.09517 Fandango libri)
Incassi
[modifica | modifica wikitesto]Il film ha incassato 9,3 milioni di dollari a livello globale.[4]
Premi e candidature
[modifica | modifica wikitesto]- 2005 - Premio Oscar
- Candidatura al miglior documentario
- 2003 - European Film Awards
- Candidatura al miglior documentario
- 2004 - Bayerischer Filmpreis
- Miglior documentario
- 2004 - Deutscher Filmpreis
- Candidatura al miglior documentario
- 2004 - Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary
- Premio del pubblico
- 2004 - San Francisco International Film Festival
- Premio FIPRESCI
- 2004 - National Board of Review Awards
- 2005 - Directors Guild of America Awards
- Miglior regia in un documentario a Luigi Falorni e Davaa Bâmbasürėn
- 2006 - Nastri d'argento
- Candidatura al miglior documentario
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Lars-Olav Beier, The Mongolian Steppe on the Silver Screen Camels and Dogs as Movie Stars, in Der Spiegel, 25 luglio 2005. URL consultato il 7 aprile 2021.
- ^ (EN) Yenni Kwok, Nomad nostalgia, in South China Morning Post, 6 ottobre 2005. URL consultato il 7 aprile 2021.
- ^ (EN) Leo Barraclough, 'Veins of the World' From Oscar-Nominated Byambasuren Davaa Sells to Major Territories (EXCLUSIVE), in Variety. URL consultato il 7 aprile 2021.
- ^ (EN) The Story of the Weeping Camel, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 7 aprile 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su nationalgeographic.com.
- (EN) La storia del cammello che piange, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La storia del cammello che piange, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) La storia del cammello che piange, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) La storia del cammello che piange, su FilmAffinity.
- (EN) La storia del cammello che piange, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) La storia del cammello che piange, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) La storia del cammello che piange, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (DE, EN) La storia del cammello che piange, su filmportal.de.
- Scheda sul sito di Fandango, su fandango.it. URL consultato il 27 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2013).