In semiotica e filosofia del linguaggio, è detta "designazione" la relazione tra un segno e la realtà extralinguistica (o "referente") che esso designa. In questo senso, il termine è sinonimo di "riferimento", ma ha un uso meno tecnico, in quanto rinvia alla relazione senza vincolarsi a una specifica teoria del riferimento.[1]
Il termine ha rilievo tecnico nella nozione di "designazione rigida", introdotta nel 1972 dal logico statunitense Saul Kripke, in relazione alle proprietà di riferimento dei nomi propri. Un designatore rigido è un'espressione che rinvia allo stesso designato in tutti i mondi possibili. Se si considera una "descrizione definita" come presidente degli Stati Uniti nell'agosto del 1992, è ammissibile, al di fuori di un rigido determinismo storico, che tale descrizione non corrisponda esclusivamente a George Herbert Walker Bush, ma anche a diversi soggetti in diversi mondi possibili (ad esempio, Michael Dukakis, Lloyd Bentsen o Ron Paul)[1].
Le descrizioni definite non sono insomma designatori rigidi, in quanto non denotano per forza lo stesso individuo in tutti i mondi possibili. Sono invece designatori rigidi i nomi propri: possiamo pensare che Platone avrebbe potuto non scrivere La Repubblica o che avrebbe potuto chiamarsi in un altro modo; lo stesso soggetto avrebbe potuto avere proprietà diverse da quelle di fatto possedute. Ma non avrebbe potuto non essere Platone.[1]
In questo senso, Kripke si oppone alla teoria descrittivista fatta propria da Bertrand Russell e in genere attribuita a Gottlob Frege, arguendo che ai nomi propri non debbano corrispondere necessariamente determinate descrizioni definite e che essi detengano proprietà semantiche particolari, analoghe a quelle delle specie naturali (come nel caso del nome Panthera tigris).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gian Luigi Beccaria (a cura di), Dizionario di linguistica, ed. Einaudi, Torino, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8.
- Cipriani, E. (2015). The Descriptivist vs. Anti-Descriptivist Debate between Syntax and Semantics. Philosophy Study, 5, 8, pp. 421-30 doi: 10.17265/2159-5313/2015.08.005
- Cipriani, E. (2016). Some reflections on Chomsky's notion of reference. Linguistics Beyond and Within, 2, 1, pp. 44-60 https://doi.org/10.31743/lingbaw.5637