La democrazia inclusiva è un sistema politico-economico socialista libertario, che mira a conseguire una società egualitaria retta da una democrazia diretta di stampo ateniese e con un'economia collettivista ed autogestionaria, strutturata a metà strada tra un sistema privo di mercato basato sulla pianificazione decentralizzata ed uno d'impronta più mutualistica, fortemente legata ai principi dell'ecologia sociale. Tale progetto è emerso dal lavoro Per una Democrazia Globale, dell'economista, filosofo politico ed attivista greco Takis Fotopoulos. Nel corso degli anni, questa teoria è stata sviluppata nei giornali internazionali Democracy & Nature e The International Journal of Inclusive Democracy.
Tale sistema è stato definito dallo stesso Fotopoulos «una nuova concezione di democrazia, che, usando quale punto di partenza la sua definizione classica, esprime la democrazia in termini di democrazia politica diretta, democrazia economica (al di là dei confini dell'economia di mercato e della pianificazione di Stato), così come democrazia in ambito sociale e democrazia ecologica. In breve, la democrazia inclusiva è una forma d'organizzazione sociale che reintegra la società con l'economia, la politica e la natura. Il concetto di democrazia inclusiva è derivato da una sintesi di due tradizioni storiche maggiori, la democratica classica e quella socialista, sebbene comprenda anche i movimenti ecologisti radicali, femministi, e di liberazione nel Sud.»[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Inclusive Democracy" entry in Routledge Encyclopedia of International Political Economy, ed. by R.J. Barry Jones, 2001, pp. 732–33.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale della Democrazia Inclusiva, su inclusivedemocracy.org. URL consultato l'11 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2019).
- Sito di The International Journal of Inclusive Democracy ISSN 1753-240X
- Sito di Democracy & Nature, su democracynature.org. URL consultato l'11 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2008).
- Sito in Greco, su inclusivedemocracy.org.
- Archivio di Takis Fotopoulos, su inclusivedemocracy.org.
- DOAJ - "Directory of Open Access Journals", International Journal of Inclusive Democracy ISSN 1753-240X.
- Republicart.net, su republicart.net.
- T.Fotopoulos, di Indymedia Hungary, Aprile 2005, su hungary.indymedia.org (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2008).
- “On the Bookchin/Biehl Resignations and the Creation of a New Liberatory Project”, su agorainternational.org.
- “On a distorted view of the Inclusive Democracy project”, su democracynature.org. URL consultato l'11 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2009).
- "The Autonomy and Inclusive Democracy Projects and "Agora's" Defamatory Delirium".
- “On eco-villages and the transition” di Ted Trainer
- “Is the eco-village movement a solution or part of the problem?”, su inclusivedemocracy.org.
- Inclusive Democracy and Participatory Economics, su democracynature.org. URL consultato l'11 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2011).
- “Reply to Democracy and Nature Comments”, su zmag.org. URL consultato l'11 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2008).
- "Crisis Culture and the Waning of Revolutionary Politics" di Steven Best
- "The myths about the economic crisis, the reformist Left and economic democracy", su inclusivedemocracy.org.
- "The Crime of the Zionists and the Transnational Elite and the Stand of the Left", su inclusivedemocracy.org.
- "The systemic crisis in Greece", su inclusivedemocracy.org.
- "The pink revolution in Iran and the “Left”" E-Book, PDF