De Tomaso Sport 1000 Fantuzzi Spyder | |
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La De Tomaso Sport 1000 al Goodwood Festival of Speed del 2009 | |
Descrizione generale | |
Costruttore | De Tomaso |
Categoria | vettura sport |
Produzione | esemplare unico |
Progettata da | Alejandro De Tomaso |
Note | costruita sul telaio della De Tomaso Vallelunga |
Descrizione tecnica | |
Meccanica | |
Telaio | monotrave centrale in acciaio |
Motore | BRM 4 cilindri in linea 998 cc |
Trasmissione | a cinque rapporti Volkswagen/Hewland |
Dimensioni e pesi | |
Peso | 570 kg |
Altro | |
Pneumatici | Dunlop |
La De Tomaso Sport 1000 (conosciuta anche come Vallelunga Fantuzzi Spyder o Sport 1000 Fantuzzi Spyder) è una vettura da competizione realizzata nel 1966 dalla De Tomaso come esemplare unico[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La vettura fu presentata da De Tomaso nel febbraio 1966 alla 1ª Mostra delle Vetture da Competizione a Torino come prototipo statico[1]. Solo in un secondo tempo fu dotata del propulsore e del cambio, pertanto la vettura fu sottoposta a leggere modifiche per accogliere tali organi meccanici[1]. Partecipò a poche gare, dipodiché rimase in mano alla Casa fino al 2004, quando fu venduta ad un collezionista inglese per poi passare ancora di mano e prendere parte al Goodwood Festival of Speed del 2009[1].
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]La Sport 1000 era realizzata sul telaio "monotrave centrale" della De Tomaso Vallelunga, a cui furono applicate le sospensioni della contemporanea monoposto De Tomaso di Formula 3[2]. La carrozzeria fu disegnata e realizzata da Medardo Fantuzzi ispirandosi alla più grande De Tomaso P70, che aveva preso forma nella sua stessa officina durante il medesimo periodo[2]. Sebbene inizialmente concepita per accoglier motori Ford con cilindrata compresa tra 1 e 2 litri, il prototipo statico presentato a Torino subito dopo il salone fu equipaggiato con un motore BRM di Formula 2 e dotata di parafanghi maggiorati per accogliere le ruote più grandi che erano utilizzate sulla Formula 3[2].
Il propulsore è un quattro cilindri in linea da 998 cm³ progettato in origine per le gare di Formula 2 ed è fondamentalmente derivato dalla suddivisione a metà - con le dovute modifiche - del BRM P56 V8 da 1,5 litri installato sulla BRM P578 di Formula 1. Il rapporto di compressione è di 12,5:1 e il sistema di alimentazione è a iniezione meccanica Lucas, mentre il peso è di soli 81,7 kg (completo di motorino di avviamento), circa 9 kg più leggero dell'unità Cosworth rivale. Tale motore eroga 129 bhp a 9750 giri/min, è montato inclinato di 18° ed è accoppiato ad una trasmissione a cinque rapporti realizzata dalla De Tomaso con una scatola cambio Volkswagen modificata in cui erano stati inseriti ingranaggi Hewland, una soluzione alquanto diffusa all'epoca[3][4].
Una volta completata, il peso complessivo della Sport 1000 era di soli 570 kg. Il basso rapporto peso/potenza che la caratterizzava le permetteva di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di sei secondi e le conferiva una velocità di punta superiore ai 220 km/h, prestazioni che le permettevano di rivaleggiare con la diretta concorrenza delle vetture sport prodotte da Abarth, AMS e De Sanctis[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) 1966 De Tomaso Vallelunga Fantuzzi Spyder #VL1609, su qv500.com, www.qv500.com. URL consultato il 28 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2011).
- ^ a b c d (EN) De Tomaso Vallelunga Part 4: Vallelunga Fantuzzi Spyder (Sport 1000), su qv500.com, www.qv500.com. URL consultato il 28 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2008).
- ^ (EN) De Tomaso Sport 1000 Arrives from Italy, su qv500.com, www.qv500.com. URL consultato il 28 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2010).
- ^ (EN) 1966 De Tomaso Sport 1000, su supercars.net, www.supercars.net. URL consultato il 18 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su De Tomaso Sport 1000 Fantuzzi Spyder
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Articolo sulla De Tomaso Sport 1000, su supercars.net, www.supercars.net. URL consultato il 18 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).