Sir David Julian Bintley (Huddersfield, 17 settembre 1957) è un ex ballerino, coreografo e direttore artistico britannico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato ad Huddersfield, David Bintley ha studiato danza classica alla Royal Ballet School e nel 1976 è stato scritturato dal Birmingham Royal Ballet, all'epoca noto come Sadler's Wells Theatre Ballet.
La carriera da ballerino ha avuto breve durata e già dal 1978 il Birmingham Royal Ballet ha iniziato a commissionargli coreografie, facendo il suo debutto coreografico con il balletto The Outsider. Dal 1985 al 1995 è stato il coreografo fisso del Royal Ballet a Covent Garden e in questo periodo ha creato numerose coreografie di successo per la compagnia, tra cui Still Life at the Penguin Cafe (1988), Hobson's Choice (1989) e Tombeaux (1993).[1] Hobson's Choice e Tombeaux gli sono valsi due candidature al Laurence Olivier Award per l'eccellenza nella danza, rispettivamente nel 1990 e nel 1993.
Nel 1995 è stato nominato direttore artistico del Birmingham Royal Ballet in seguito al ritiro di Sir Peter Wright e Bintley ha continuato a ricoprire la posizione fino al luglio del 2019, quando è stato sostituito da Carlos Acosta.[2] In questi ventiquattro anni, Bintley ha ampliato notevolmente in repertorio della compagnia, coreografando dieci balletti in tre atti e dodici atti unici, oltre ad aver commissionato ad altri coreografi ventun nuovi balletti per il Birmingham Royal Ballet.[3]
Oltre alla stretta collaborazione con le due maggiori compagnie di danza inglesi, Bintley ha coreografato balletti per alcune delle più importanti compagnie al mondo. Nel 1995 ha ottenuto vasti consensi di critica per il suo Edward II, portato al debutto dal balletto di Stoccarda e poi riproposto dal Birmingham Royal Ballet nel 1997;[4] per questo balletto Bintley ha ottenuto la sua terza candidatura al Laurence Olivier Award per l'eccellenza nella danza. Dal 2019 è il co-direttore artistico del balletto del Nuovo teatro nazionale di Tokyo.[5]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 16 giugno 2001[6]
— 28 dicembre 2019[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ B.co Interview with David Bintley, su web.archive.org, 17 ottobre 2008. URL consultato il 14 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2008).
- ^ (EN) Carlos Acosta to be Birmingham Royal Ballet director, su the Guardian, 15 gennaio 2019. URL consultato il 14 gennaio 2022.
- ^ (EN) David Mead, David Bintley to step down at Birmingham Royal Ballet, su SeeingDance. URL consultato il 14 gennaio 2022.
- ^ (EN) Michael G. Cornelius, Edward II and a Literature of Same-Sex Love: The Gay King in Fiction, 1590–1640, Lexington Books, 21 ottobre 2016, p. 268, ISBN 978-1-4985-3459-8. URL consultato il 14 gennaio 2022.
- ^ (EN) Interviewing David Bintley,Japan's National Ballet, su Tokyo Weekender, 16 marzo 2012. URL consultato il 14 gennaio 2022.
- ^ (EN) The London Gazette, n. 56237, 16 giugno 2001, p. 7. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ (EN) The London Gazette, n. 62866, 28 dicembre 2019, p. N2. URL consultato il 15 gennaio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David Bintley, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7313149068421865730004 · ISNI (EN) 0000 0000 8316 0050 · LCCN (EN) n97869849 · GND (DE) 11949163X · BNF (FR) cb14079878g (data) · J9U (EN, HE) 987007434128205171 · CONOR.SI (SL) 265593187 |
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