Daniele Mannocci | |
---|---|
Presidente della Provincia di Prato | |
Durata mandato | 8 maggio 1995 – 14 giugno 2004 |
Predecessore | Carica creata |
Successore | Massimo Logli |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente di centro-sinistra |
Daniele Mannocci (Prato, 14 novembre 1957) è un politico italiano, primo presidente della Provincia di Prato.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Prato nel 1957, ha lavorato come funzionario per la Cassa di Risparmio di Prato e per dieci anni è stato segretario della CISL pratese.[1]
Alle elezioni provinciali del 1995, le prime per la neo-costituita Provincia di Prato, è stato candidato alla carica di presidente, sostenuto dalla lista Progetto Democratico (che comprendeva il Partito Democratico della Sinistra), dai Popolari e dal Patto dei Democratici. Dopo avere ottenuto il 48% al primo turno, Mannocci si aggiudica il ballottaggio totalizzando il 68,2% delle preferenze contro le 31,8% del candidato di centro-destra Goffredo Borchi. Ricandidato alle elezioni del 1999, viene riconfermato presidente al primo turno con il 50,8% dei voti.[2][3]
Nel 2004 è eletto al consiglio comunale di Prato per la Margherita e ha ricoperto la carica di presidente del consiglio comunale fino al giugno 2009.[1][4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Trent'anni di Provincia: il sogno interrotto "È stato il populismo a svuotarla di potere", su La Nazione, 15 aprile 2022.
- ^ Daniele Mannocci, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- ^ Intervista a Daniele Mannocci: «Da un pezzo di carta abbiamo fatto la provincia», su Toscana Oggi, 7 maggio 2004.
- ^ Daniele Mannocci, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Daniele Mannocci / Daniele Mannocci (altra versione), su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- Daniele Mannocci, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Daniele Mannocci, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.