Dīmītrīs Lyacos (in greco: Δημήτρης Λυάκος; IPA: [ðiˈmitris liːˈakos]; 19 ottobre 1966) è uno scrittore greco.[1][2]
È l'autore della trilogia Poena damni. Rinomata per lo stile provocatorio e la combinazione di elementi innovatori di tematiche che provengono dalla tradizione letteraria con elementi della ritualità, religione, filosofia e antropologia, l'opera di Lyacos esamina nuovamente il gran corpus narrativo nel contesto di alcuni dei princípi fondamentali del Canone Occidentale. Poena damni fu scritto nel corso di un período di trent'anni[3][4] e durante questo tempo ogni libro è stato modificato e pubblicato in varie edizioni e strutturato secondo un gruppo di concetti come quello del capro espiatorio, della ricerca, del ritorno dei morti, della redenzione, della sofferenza fisica e dell'infermità mentale. I personaggi di Lyacos si trovano ad una certa distanza dalla società[5] come se fossero dei fuggiaschi, proprio come il narratore in Z213: Exit, emarginati in una terra distopica come i personaggi di Con la gente dal ponte, o abbandonati come il protagonista di La prima morte la cui lotta per la sopravvivenza si svolge in un'isola deserta. In generale, la trilogia è stata interpretata come una “allegoria della sofferenza” insieme a opere di autori quali Gabriel García Márquez e Thomas Pynchon.[6]
Dīmītrīs Lyacos è considerato a livello internazionale il più noto autore greco contemporaneo e il candidato più probabile del paese per un premio Nobel per la letteratura.[7][8]
Le opere di Lyacos sono pubblicate esclusivamente in traduzione. Fino a 2024, la sua trilogia e il suo prequel Finché la vittima non sarà nostra non sono apparsi nell'originale greco.[9]
Vita
[modifica | modifica wikitesto]Lyacos è nato e cresciuto ad Atene dove ha frequentato la Facoltà di Diritto. È vissuto a Venezia dal 1988 al 1991 e successivamente, nel 1992, si è trasferito a Londra. Lì ha studiato filosofía nella University College London[10] assieme ai filosofi analitici Ted Honderich e Tim Crane specializzandosi in Epistemologia e Metafisica, Filosofia della Grecia classica e Wittgenstein. Nel 2005 si è trasferito a Berlino. Attualmente vive tra Berlíno e Atene.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1992, Lyacos iniziò a definire una trilogia con il titolo complessivo di Poena damni, riferendosi al giudizo più terribile che le anime condannate all'inferno devono sopportare: la perdita della visione di Dio. La trilogia si è sviluppata gradualmente come un “lavoro in corso" durante trent'anni.[11] La terza parte, La prima morte, è apparsa inizialmente in greco (Ο πρώτος θάνατος) e poi tradotta in inglese, spagnolo e tedesco. La seconda parte che porta il titolo Nyctivoe fu pubblicata inizialmente in greco e tedesco e nel 2005 anche in inglese. Quest'ultima opera è stata sostituita nel 2014 da una nuova versione con il titolo Con la gente dal ponte.[12]
Molti artisti hanno tratto ispirazione dall'opera di Lyacos e l'hanno adattata a differenti forme artistiche. L'artista austríaca Sylvie Proidl, ha presentato a Vienna nel 1992 una serie di dipinti sul tema. Nel 2004, è stata portata in tour per l'Europa un'esposizione di sculture e suoni creata dallo scultore Fritz Unegg ed il produttore della BBC Piers Burton-Page. Nel 2005 l'artista visuale austriaco Gudrun Bielz ha presentato un video artistico ispirato da Nyctivoe. La Compagnia di Ballo Myia ha interpretato in Grecia, dal 2006 al 2009, una versione di Nyctivoe con un balletto contemporaneo. Nel 2013 è stata messa in atto una versione musicale e teatrale di Z:213 Uscita, presentata dai compositori greci Maria Aloupi ed Andreas Diktyopoulos ed interpretata da Das Neue Ensemble e dall'attore greco Dimitris Lignadis.[13]
Dīmītrīs Lyacos è stato Ospite Internazionale, assieme a Les Murray, al Festival Internazionale di Poesia que ebbe luogo ad Aberystwyth, Galles, nel 1998. A partire da allora ha organizzato conferenze e si sono tenuti molti incontri di lettura della sua opera in varie Università del mondo, tra cui Oxford, Trieste, Hong Kong e Nottingham. Inoltre è Membro Onorario del Programma Internazionale di Scrittura della Università dell'Iowa.[14] È uno degli autori greci più recenti ad aver ottenuto riconoscimenti internazionali.[15][16] Poena damni è stata l'opera letteraria greca più rielaborata al mondo degli ultimi decenni[17] e Z213: Exit il libro più venduto della poesia greca contemporanea tradotta in inglese.[3][18]
Poena damni
[modifica | modifica wikitesto]Riassunto/Contesto
[modifica | modifica wikitesto]La trilogia sembra appartenere al genere della poesia tragica e del dramma epico sebbene allo stesso tempo chiaramente postmoderna.[19] Omero, Eschilo[20] e Dante[21] sono intrisi in tutta l'opera così come le tematiche più oscure della poesia romantica assieme al simbolismo, all'espressionismo e ad un profondo interesse religioso e filosofico. Poena damni, nonostante i suoi tratti postmoderni, è stato relazionato semmai con la colta tradizione modernista di James Joyce[22] e Virginia Woolf.[23] La prima delle tre opere, Z213: Exit (Z213: ΕΞΟΔΟΣ), narra della fuga di un uomo da una città vigilata e del suo viaggio per territori che sembrano in egual modo sogni ed incubi.[24] Nel secondo libro, Con la gente dal ponte (Με τους ανθρωπους απο τη γεφυρα), il protagonista di Z213: Exit diventa il narratore principale che appare come uno spettatore di una scena improvvisata che avviene sotto gli archi di una stazione del treno abbandonata. Il terzo libro, La prima morte, inizia con un uomo abbandonato in un'isola rocciosa e racconta in dettaglio dei suoi sforzi per sopravvivere così come della disintegrazione del suo corpo e dello smantellamento dei suoi bachi di memoria.
Studio dell'opera
[modifica | modifica wikitesto]È difficile classificare l'opera poiché oltrepassa i comuni limiti del genere.[25] Spesso assume forme narrative, mescolando poesia e prosa e allo stesso tempo si muove da una drammatica rappresentazione dei personaggi e della situazione in Con la gente dal ponte ad una lirica poetica molto forte per descrivere la desintegrazione e la eventuale apoteosi del corpo in La prima morte. Vengono poste in esame tutte le possibili divergenze tra il mondo esteriore che noi percepiamo e quello invece in maniera obiettiva; il lettore segue la corrente irregolare dei monologhi interiori derivati da eventi che accadono nel mondo esterno e che alla fine non saranno alto che un riflesso nella superficie di pensieri e sentimenti della mente del protagonista. Tuttavia, i corpi dei personaggi e la condizione fisica delle loro vite vengono descritti con scioccante serietà con lo scopo di creare una realtà alternativa o rivelare una dimensione occulta del mondo. Da questo punto di vista, l'opera è stata interpretata come una forma di “surfiction”[26] per cui il mondo descritto nella trilogia lascia uno spazio aperto affinché il lettore partecipi con la propria esperienza interiore.[27]
Z213: Exit
[modifica | modifica wikitesto]Z213: Exit, scritto in una sorta di finto diario, è il racconto di un uomo sconosciuto che annota le sue esperienze durante un viaggio in treno per terre ignote. L'uomo è stato messo in libertà (oppure è fuggito) dopo un período de detenzione ellitticamente descritto nel suo diario con reminiscienze di un ospedale, una carcere, un ghetto o un'enclave.[28] Le sue successive avventure attraverso paesaggi desolanti al margine della realtà si collocano in un ambiente molto dettagliato ed in un certo modo kafkiano.[29] Durante il cammino, il protagonista indaga a fondo in quella che sembra essere una missione quasi religiosa ed allo stesso tempo una crescente sensazione di esser perseguitato introduce un elemento di suspense e qualità come nelle pellicole noir. Pertanto il testo si basa nella metafisica ma ricorda anche un romanzo giallo del 1940 su di un detective privato di L.A. che era molto vicino ad una scoperta straordinaria. Z213: Exit termina con la descrizione di un sacrificio nel quale il protagonista e “persone affamate banchettando” cucinano un agnello allo spiedo, facendo a pezzi e scuoiando il suo corpo che ancora belava e strappando le interiora come se stessero rispettando un rito sacro.[30]
Con la gente dal ponte
[modifica | modifica wikitesto]Con la gente dal ponte si basa sulla storia di un personaggio molto simile a Legione, il demone di Gerasa, di cui si narra nel Vangelo di Marco; vive in un cimitero, è tormentato dai demoni e si ferisce tagliandosi con pietre. Entra nel sepolcro della sua amata per cercare di aprire la bara nella quale lei sembra riposare in uno stato fisico non colpito dalla decomposizione e la forza del suo desiderio si riversa nel corpo gelido riportandolo in vita.[12] La tomba diventa un “luogo bello e intimo” per gli innamorati che ancora sono capaci di abbracciarsi.[31]
L'opera racconta, seconda una narrazione multiprospettica, una storia basata sul tema del "ritorno dal regno dei morti" mediante l'utilizzo della prima persona per conto di altri quattro personaggi: un uomo posseduto dai demoni cerca di resuscitare la sua amata ma finisce con l'unirsi a lei nella tomba.[32] L'azione si svolge in un contesto che ricorda una festa dei morti oppure un'epidemia di vampiri. Ci sono chiari riferimenti alla tradizione Cristiana ed alla escatologia; l'opera risulta essere una contemplazione congiunta della salvezza collettiva che non trova una soluzione finale dopo un ultimo cambio narrativo.[17]
La prima morte
[modifica | modifica wikitesto]In La prima morte viene negato un posto al corpo mutilato che viene smembrato dalle rocce e che è soggetto ad un costante deterioramento, fisico e mentale, così come alla disarticolazione dei suoi meccanismi mentali.[33] Il vincolo che tiene salda la vita tra la persona ed il corpo ancora persiste, e “in quel punto senza materia/dove il mondo va a scontrarsi e si allontana”[34] le pulsioni meccaniche del cosmo si mettono in moto e lanciano nuovamente nello spazio questa sostanza irriducibile, causando, forse, una futura rigenerazione.
Dalla trilogia alla tetralogia
[modifica | modifica wikitesto]In un'intervista apparsa su 3:AM Magazine, Andrew Barrett, traduttore in lingua inglese, ha anticipato la pubblicazione di una nuova opera dell'autore dal titolo Until the Victim Becomes our Own, trasformando così Poena damni in una tetralogia. Il traduttore identifica in questo nuovo lavoro, definito libro zero, l'esigenza di raccontare una società la cui brutalità emerge costantemente come spargimento di sangue, con l'individuo proiettato in un mondo “permeato dalla violenza istituzionalista".[35]
Accoglienza della critica
[modifica | modifica wikitesto]Poena damni si pone come una delle opere più apprezzate della letteratura neogreca di questo secolo, con traduzioni che hanno ricevuto almeno settanta recensioni in tutto il mondo. L'opera è stata definita una delle “più discusse e lodate della letteratura europea contemporanea”.[36][37] Viene spesso sottolineato, inoltre, come Lyacos sia riuscito a superare, con la sua scrittura, la distinzione tra modernismo e postmodernismo, basandosi su alcuni tra i testi più importanti del canone letterario occidentale.[38] La critica si è focalizzata sull'ampio uso di riferimenti testuali provenienti da opere classiche, teologiche e non, in accordo con uno stile non convenzionale e totalmente nuovo. In un commento al testo, è stato sottolineato che "nonostante sia scritto magnificamente e in maniera struggente, i dettagli raccapriccianti di alcuni passaggi accrescono un senso di terrore al voltare di ogni pagina".[39]
Nel 2019 Lyacos è stato menzionato per il Premio Nobel per la Letteratura[40].
Interviste
[modifica | modifica wikitesto]Oltre alla vasta produzione già menzionata, Lyacos è stato protagonista di numerose interviste concepite per accompagnare e completare il lavoro letterario, ampliandolo con argomenti di natura intellettuale quali filosofia, teologia, cinema e arti in senso ampio, senza tralasciare, ovviamente, la letteratura. Tra le riviste che hanno ospitato il pensiero dell'autore figurano World Literature Today ("A World to Be Repaired - 2021"), 3:AM Magazine ("Entangled Narratives and Dionysian Frenzy" - 2020), Los Angeles Review of Books (Neighboring Yet Alien - 2019), BOMB ("A Dissociated Locus" - 2018) e Gulf Coast ("An Interview with Dimitris Lyacos" - 2018).
A pochi giorni dall'uscita dell'edizione italiana di Poena Damni, Lyacos ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Giornale nella quale si è dato spazio al pensiero dell'autore, sottolineando le influenze e il percorso che ha plasmato un'opera la cui stesura è durata trent'anni [41].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Poena damni - La prima morte (Ο πρώτος θάνατος), Odos Panos, Atene, 1996, ISBN 960-7165-98-5.
- Poena damni - Nyctivoe, edizione in greco e tedesco, traduzione di Nina-Maria Jaklitsch, CTL Presse, Amburgo, 2001.
- Poena damni - Z213: Exit (Z213: ΕΞΟΔΟΣ), Dardanos Publishers, Atene, 2009, ISBN 960-402-356-X.
- Poena damni - Con la gente dal ponte (Με τους ανθρώπους από τη γέφυρα), 2014.
Traduzioni in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- Dimitris Lyacos, Poena damni, Milano, Il Saggiatore, 2022, ISBN 978-8842830436 (Vol. 1: Z213: Exit, Vol. 2: Con la gente del ponte, Vol. 3: La prima morte)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dimitris Lyacos: "io sono scrittore e basta", su parole-spalacante-2024.castos.com.
- ^ (EN) Dimitris Lyacos (PDF), su mid.muohio.edu. URL consultato il 25 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b Paul B. Roth, Preface to Dimitris Lyacos, Special Feature, The Bitter Oleander Journal. The Bitter Oleander Journal, Volume 22, No 1, Spring 2016, Fayetteville, NY.
- ^ Bethany W. Pope, With the people from the bridge: Poena Damni, The Ofi Press Magazine, Issue 44, October 2015, Mexico City, Mexico. http://www.ofipress.com/lyacosdimitris.htm Archiviato il 24 gennaio 2021 in Internet Archive.
- ^ Michael O'Sullivan. The Precarious Destitute: A Possible Commentary on the Lives of Unwanted Immigrants http://www.asiancha.com/content/view/2105/505/
- ^ Williams, Mukesh. Representations of Self-Actualizing Women in Haruki Murakami and Leo Tolstoy. Studies in the English Language & Literature No. 77 2015 [p. 34]. Copia archiviata (PDF), su libir.soka.ac.jp. URL consultato il 28 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).
- ^ https://revistacult.uol.com.br/home/dimitris-lyacos/
- ^ https://www.ilmattino.it/cultura/libri/dimitris_lyacos_poena_damni-7181250.html
- ^ https://www.lafionda.org/2024/06/14/lettera-a-mattia-tarantino/
- ^ Copia archiviata, su ucl.ac.uk. URL consultato il 25 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2018).
- ^ Paul B. Roth, Preface to Dimitris Lyacos, Bitter Oleander Journal Feature. The Bitter Oleander Journal, Volume 22, No 1, Spring 2016, Fayetteville, NY.
- ^ a b Copia archiviata, su shoestring-press.com. URL consultato il 25 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
- ^ https://soundcloud.com/adiktyopoulos/z213-exit-chapter-8-part-33
- ^ Dimitris Lyacos | International Writing Program, su Iwp.uiowa.edu, 17 luglio 2013. URL consultato il 27 luglio 2013.
- ^ John Taylor interviews Dimitris Lyacos. New Walk Magazine, Issue 12,Spring/Summer 2016, Leicester UK.
- ^ Eleni Sakellis, Some works of world-renowned poet Dimitris Lyacos. The National Herald, New York. Feb 20-26 2016, page 9.
- ^ a b Robert Zaller, Eucharist: Dimitris Lyacos's "With the People from the Bridge" The Critical Flame, March 2016. http://criticalflame.org/eucharist-dimitris-lyacoss-with-the-people-of-the-bridge/
- ^ Copia archiviata, su levurelitteraire.com. URL consultato il 25 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2016).
- ^ Poena Damni trilogy. Review by Justin Goodman. Cleaver Magazine, 2015. http://www.cleavermagazine.com/poena-damni-trilogy-by-dimitris-lyacos-reviewed-by-justin-goodman/
- ^ Verlagshaus J. Frank: Quartheft 08 | Der erste Tod | Dimitris Lyacos, su belletristik-berlin.de. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2013).
- ^ Z213: Exit by Dimitris Lyacos, su Theadirondackreview.com. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ A review of Dimtiris Lyacos's With the People from the Bridge Katie Bodendorfer Garner. The Packingtown Review, May 2016, Chicago .http://www.packingtownreview.com/issues/7/katiebodendorfergarner/review.html#.V1f0yLQsxLE Archiviato il 16 agosto 2016 in Internet Archive.
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- ^ http://www.odyssey.pm/?p=2464
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- ^ Fran Mason, Historical Dictionary of postmodern Literature and Theater, Dimitris Lyacos pp. 276-77. Second Edition, Rowman and Littlefield 2016.
- ^ Decomp Magazine. Spencer Dew, Dimitris Lyacos' Z213: Exit. July 2011.
- ^ Cha: An Asian Literary Journal - A Philosophy of Exits and Entrances: Dimitris Lyacos's Poena Damni, Z213: Exit, su Asiancha.com. URL consultato il 27 luglio 2013.
- ^ Cha An Asian Literary Journal, Issue 13, February 2011. Michael O' Sullivan. A philosophy of exits and entrances: Dimitris Lyacos' Poena Damni, Z213 Exit
- ^ Chris Duncan, http://raysroadreview.com/book-review-with-the-people-from-the-bridge/ Archiviato il 22 giugno 2015 in Internet Archive.
- ^ Lyacos, Nyctivoe Libretto 5, su ctl-presse.de. URL consultato il 27 luglio 2013.
- ^ NonFiction, su thewritingdisorder.com, The Writing Disorder. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ La primera muerte, Poena Damni, Alessandro Lo Coco, Dissertazione su Dimitris Lyacos, Università di Trieste, 2000
- ^ Robert Zaller, Book Review: A Column of Cloud and a Column of Fire: Dimitris Lyacos' Poena Damni, in Journal of Critical Studies in Language and Literature, vol. 1, n. 3, 18 agosto 2020, pp. 70–76, DOI:10.46809/jcsll.v1i3.30. URL consultato il 30 agosto 2022.
- ^ (EN) Grab the Nearest Buoy: On Dimitris Lyacos' Poena Damni - Asymptote Blog, su asymptotejournal.com. URL consultato il 30 agosto 2022.
- ^ Journal of Critical Studies in language and literature. URL consultato il 30 agosto 2022.
- ^ (EN) editor, Berfrois Interviews Dimitris Lyacos, su Berfrois, 16 novembre 2018. URL consultato il 30 agosto 2022.
- ^ (EN) Talia Franks, Book Review: Poena Damni Trilogy by Dimitris Lyacos (Translated by Shorsha Sullivan), su Word-for-Sense and Other Stories, 10 luglio 2020. URL consultato il 30 agosto 2022.
- ^ M. Mary, The Birdcage: Nobel Prize for Literature 2019 Speculation list, su The Birdcage, 16 agosto 2019. URL consultato il 9 settembre 2022.
- ^ "Scrivo per mettere ordine in un universo di disordine", in Il Giornale, 9 ottobre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- John Taylor intervista Dimitris Lyacos, in New Walk, Argomento 12, Primavera/Estate 2016, Leicester UK.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dīmītrīs Lyacos
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su lyacos.net.
- (EN) Opere di Dīmītrīs Lyacos, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Dimitris Lyacos, su Goodreads.
- [1] Estratti da Poena Damni in traduzione italiana a cura di Viviana Sebastio. Rivista Clandestino 2020.
- Articolo speciale sulla trilogia, Bitter Oleander Magazine.
- Recensione della trilogia Poena damni, Cleaver Magazine.
- Scrivo per mettere ordine in un universo di disordine - Intervista sul quotidiano Il Giornale.
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