Il cripto-anarchismo o cyber-anarchismo[1] è un'ideologia politica focalizzata sulla protezione della privacy e della libertà politica e economica, i cui aderenti utilizzano software crittografici per la sicurezza e la riservatezza delle informazioni ricevute e inviate sulle reti di computer.[2][3] Nel 1988, Timothy C. May nel suo "Crypto Anarchist Manifesto" introduce i principi base al cripto-anarchismo fra cui scambi crittografati che garantiscano il totale anonimato, la totale libertà di parola e di libero mercato.[4]
Terminologia
[modifica | modifica wikitesto]Il prefisso "cripto-" proviene dal greco antico κρυπτός kruptós, che significa "nascosto" o "segreto".[5]
Motivazioni
[modifica | modifica wikitesto]Un motivo per cui è nato il cripto-anarchismo è per difendersi dalla sorveglianza sulle comunicazioni fra le reti di computer. I cripto-anarchici cercano di proteggersi dalla sorveglianza di massa dei governi, come PRISM, ECHELON, Tempora, dalla conservazione dei dati delle telecomunicazioni, dalla controversa sorveglianza senza mandato della NSA, dalla stanza 641A, il FRA e così via. I cripto-anarchici considerano lo sviluppo e l'uso della crittografia l'arma più potente a loro disposizione contro questi problemi.[6]
Del movimento del cripto-anarchismo, nato grazie a una newsletter nel 1992, facevano parte il sopracitato Timothy C. May, uno dei fondatori del movimento, Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, e Satoshi Nakamoto, il programmatore anonimo che ha ideato il progetto dei Bitcoin[7].
Commercio anonimo
[modifica | modifica wikitesto]Il Bitcoin è una valuta generata e protetta dalla tecnologia peer-to-peer che mantiene un registro comune di tutte le transazioni all'interno del sistema. Si dimostra ideale in un contesto cripto-anarchico, anche se negli ultimi anni molti hanno iniziato a preferire criptovalute alternative come il Monero, che garantisce una maggiore anonimità nelle transazioni e maggiore difficoltà di essere tracciati, o Ethereum, che si propone teoricamente di rispettare gli ideali della mutualità e della cooperazione economica in epoca digitale.[7]
Adrian Chen, scrivendo per il New York Times, affermò che l'idea base dietro ai Bitcoin può essere fatta risalire al "The Crypto Anarchist Manifesto". Silk Road fu uno dei primi esempi di mercati illegali per il traffico di droga dove il Bitcoin era l'unica valuta accettata.[9] Mentre Assassination Market fu un mercato su Tor gestito da un cripto-anarchico che andava sotto lo pseudonimo di Kuwabatake Sanjuro.
Ne The Cyphernomicon, Timothy C. May suggerisce che il cripto-anarchismo si qualifica come forma di anarcocapitalismo.
«What emerges from this is unclear, but I think it will be a form of anarcho-capitalist market system I call "crypto-anarchy."»
«Quello che emerge non è chiaro, ma credo che sarà una forma di mercato anarco-capitalista che chiamo "cripto-anarchismo"»
Un'altra frase nella stesso scritto definisce il cripto-anarchismo sotto il titolo di "What is Crypto Anarchy?" (it: Che cos'è il Cripto Anarchismo?). May scrisse:
«Some of us believe various forms of strong cryptography will cause the power of the state to decline, perhaps even collapse fairly abruptly. We believe the expansion into cyberspace, with secure communications, digital money, anonymity and pseudonymity, and other crypto-mediated interactions, will profoundly change the nature of economies and social interactions. Governments will have a hard time collecting taxes, regulating the behavior of individuals and corporations (small ones at least), and generally coercing folks when it can't even tell what continent folks are on!"»
«Alcuni di noi credono che varie forme di crittografia forte causeranno il declino del potere statale, forse facendolo crollare anche bruscamente. Riteniamo che l'espansione nello cyberspazio, con comunicazioni sicure, denaro digitale, anonimo e pseudoanonimo e altre interazioni mediate da cripto-valute, cambierà profondamente la natura delle economie e delle interazioni sociali. I governi si troveranno ad avere molte difficoltà a raccogliere le tasse, regolare il comportamento dei singoli individui e delle corporazioni (le piccole almeno), e in generale a costringere la persone quando non potranno nemmeno determinare in quale continente si trovano!»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ What does cyberanarchism mean?, su definitions.net. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ (EN) Usman W. Chohan, Cryptoanarchism and Cryptocurrencies, ID 3079241, Social Science Research Network, 27 novembre 2017. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ Crypto Anarchy and Virtual Communities, su groups.csail.mit.edu. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ The Crypto Anarchist Manifesto, su activism.net. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ DIZIONARIO GRECO ANTICO - Greco antico - Italiano, su grecoantico.com. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ (EN) Alessandra Albano, Autonomous Distributed Networks: The Unfulfilled Libertarian Dream of Breaking Free from Regulations, ID 3461166, Social Science Research Network, 29 settembre 2019. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ a b Criptoanarchia, su Il Tascabile, 19 settembre 2022. URL consultato il 28 settembre 2022.
- ^ (EN) Press Kit, su getmonero.org, The Monero Project. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ Much Ado About Bitcoin - NYTimes.com, su web.archive.org, 11 dicembre 2013. URL consultato il 9 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2013).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Timothy C. May, The Cyphernomicon, 1994 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2013).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Timothy C. May, The Crypto Anarchist Manifesto, 1988.
- Vernor Vinge e James Frankel, True Names: And the Opening of the Cyberspace Frontier, Tor Books, 2001.
- John Perry Barlow, A Declaration of the Independence of Cyberspace, febbraio 1996 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2013).