Cròniche epafàniche | |
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Autore | Francesco Guccini |
1ª ed. originale | 1989 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | italiano |
Cròniche epafàniche è il primo romanzo di Francesco Guccini, pubblicato da Feltrinelli nel 1989. Il romanzo è stato, tra l'altro, un best seller nell'anno di pubblicazione ed è stato molto apprezzato dalla critica[1].
Stile
[modifica | modifica wikitesto]Lo stile muove dalla lettura da parte dell'autore di romanzi di Gadda e Meneghello ed è quindi un italiano "parlato" o meglio impregnato di termini dialettali e gergali di Pàvana, piccola frazione di montagna di Sambuca Pistoiese, dove Guccini ha trascorso i primi cinque anni della sua vita. Guccini sostiene infatti di aver ricevuto una sorta di imprinting dal luogo che sente profondamente nel suo intimo.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il romanzo, pur non essendo una biografia dell'autore, diventa autobiografico per questa propensione di Guccini a volersi riappropriare delle proprie radici. Le storie narrate nei diversi capitoli del romanzo sono storie di montagna e montanari, di una cultura contadina che oramai da qualche decennio non esiste più. Il minimo comune denominatore delle croniche è forse il luogo d'ambientazione ovvero l'appennino pavanese, il suo fiume Limentra e, ancor più nello specifico, il mulino della famiglia Guccini testimone di tante vicende e vite. Nonostante il romanzo sia il ricordo di tempi ed epoche passate, Guccini non si abbandona alla banale malinconia, ma fa rivivere i personaggi raccontandone aneddoti e storie di vita quotidiana con toni a tratti commoventi e struggenti, a tratti ironici e molto divertenti.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Guccini, Croniche epafaniche, Narratori, Feltrinelli, 1989, p. 184.
- Francesco Guccini, Cròniche epafàniche, Universale economica, Feltrinelli, 1991, p. 184.