Costante di Mills | |
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Simbolo | θ |
Valore | 1,30637788386308069046861 ... (assumendo l'ipotesi di Riemann) (sequenza A051021 dell'OEIS) |
Origine del nome | William H. Mills |
Frazione continua | [1; 3, 3, 1, 3, 1, 2, 1, 2, 1, 4, 2, 35, 21, ...] (assumendo l'ipotesi di Riemann) (sequenza A123561 dell'OEIS) |
Campo | numeri reali |
In matematica, si definisce costante di Mills il numero reale positivo tale che la funzione
generi numeri primi per ogni n intero positivo, dove indica la funzione parte intera di . L'esistenza di una costante di questo tipo è stata provata nel 1947 da Mills; il che lo portò ad enunciare il teorema di Mills.
Assumendo l'ipotesi di Riemann, il valore della costante, approssimato a 20 cifre decimali, è
mentre i numeri primi generati dalla costante di Mills sono
(Sequenza A051245 dell'OEIS), e sono chiamati primi di Mills.
Approssimazioni della costante di Mills
[modifica | modifica wikitesto]Non si conosce una formula chiusa per la costante di Mills, il che ne rende impossibile l'approssimazione a priori. Quel che è possibile fare è determinare la successione dei primi di Mills tramite una stima del valore della costante, e da questi ricavarne un valore maggiormente preciso.
Nel 2005 Chris Caldwell e Yuan-You Cheng [1] trovarono però un metodo per calcolare circa 7000 cifre di (assumendo l'ipotesi di Riemann): partendo dalla successione dei primi di Mills (sopra menzionati), ricavati mediante una non definitiva approssimazione della costante, dimostrarono che è possibile calcolare i successivi primi della successione e tramite una generalizzazione del Teorema di Mills, anziché usando la costante di Mills. Calcolati così altri primi di Mills più grandi (), è possibile approssimare più precisamente , tramite la formula:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chris Caldwell e Yuanyou Cheng, Determining Mills' Constant and a Note on Honaker's Problem (PDF), in Journal of Integer Sequences, vol. 8, 2005. URL consultato il 2009.06.23.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Eric W. Weisstein, Costante di Mills, su MathWorld, Wolfram Research.