Corrado II di Babenberg vescovo della Chiesa cattolica | |
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Ritratto del vescovo Corrado, tra il 1489 ed il 1492 | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 1115 circa |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 1148 da papa Eugenio III |
Consacrato vescovo | in data sconosciuta |
Elevato arcivescovo | 29 giugno 1164 da papa Alessandro III |
Deceduto | 29 settembre 1168 a Salisburgo |
Corrado di Babenberg (1115 circa – Salisburgo, 29 settembre 1168) fu vescovo di Passavia come Corrado I e, col nome di Corrado II, arcivescovo di Salisburgo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Apparteneva alla potente stirpe dei Babenberg, e in quanto terzultimo figlio del margravio Leopoldo III di Babenberg e di Agnese di Waiblingen era fratello del cronista e vescovo Ottone di Frisinga, e del conte palatino Enrico II di Babenberg, e fratellastro per parte di madre dell'imperatore Corrado III di Svevia.
Nel 1140 divenne decano della cattedrale di Utrecht e nel 1143 di quella di Hildesheim. Nel 1148 fu eletto, col nome di Corrado I, vescovo di Passavia.
Nel 1159 concesse ai cittadini di Sankt Pölten un privilegio giurisdizionale che è probabilmente il più antico caso di riconoscimento di diritti cittadini in ambito austriaco.
Uomo di Chiesa dotto e pio, il 29 giugno 1164 fu eletto arcivescovo di Salisburgo. Durante lo scisma seguito al conclave del 1159, assunse una posizione prudente e non espresse aperto sostegno a papa Alessandro III, contrariamente alla maggioranza dei membri del capitolo della sua cattedrale e dei ministeriali di Salisburgo.
Parimenti rifiutò di riconoscere l'antipapa Pasquale III, entrando così in conflitto con Federico Barbarossa, perché l'imperatore non gli aveva concesso il riconoscimento dei diritti secolari sulla sua diocesi. Più volte l'imperatore lo sollecitò ad unirsi al suo partito. A Norimberga, nel 1166, Corrado fu accusato di aver illegalmente preso possesso del suo arcivescovado, tuttavia non venne sul momento emessa alcuna condanna; ma il 29 marzo 1166 l'imperatore decretò l'esecuzione del provvedimento di bando da Salisburgo per l'arcivescovo.
Corrado morì il 29 settembre 1168, poco dopo il ritorno in Germania del Barbarossa dalla sua quarta discesa in Italia.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Ernesto di Babenberg | Adalberto di Babenberg | ||||||||||||
Frozza Orseolo | |||||||||||||
Leopoldo II di Babenberg | |||||||||||||
Adelaide di Eilenburg | Dedi I di Lusazia | ||||||||||||
Oda di Lusazia | |||||||||||||
Leopoldo III di Babenberg | |||||||||||||
Rapoto IV di Cham | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ida di Formbach-Ratelnberg | |||||||||||||
Mathilde | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Corrado II di Babenberg | |||||||||||||
Enrico III il Nero | Corrado II il Salico | ||||||||||||
Gisella di Svevia | |||||||||||||
Enrico IV di Franconia | |||||||||||||
Agnese di Poitou | Guglielmo V di Aquitania | ||||||||||||
Agnese di Borgogna | |||||||||||||
Agnese di Waiblingen | |||||||||||||
Oddone di Savoia | Umberto I Biancamano | ||||||||||||
Ancilla d'Aosta | |||||||||||||
Berta di Savoia | |||||||||||||
Adelaide di Susa | Olderico Manfredi II | ||||||||||||
Berta di Milano | |||||||||||||
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Heinz Dopsch, Hans Spatzenegger (Hrsg.): Geschichte Salzburgs, Stadt und Land. Pustet, Salisburgo 1988, ISBN 3-7025-0243-2
- Johannes Neuhardt: Konrad II. Metropolit. In: Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL). Vol. 4, Bautz, Herzberg 1992, ISBN 3-88309-038-7, pag. 433.
- Kurt Zeillinger: Konrad II. In: Neue Deutsche Biographie (NDB). Vol. 12, Duncker & Humblot, Berlino 1980, ISBN 3-428-00193-1, pag. 525
- Heinrich von Zeißberg: Konrad II. In: Allgemeine Deutsche Biographie (ADB). Vol. 16, Duncker & Humblot, Lipsia 1882, pag. 615–617.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corrado II di Babenberg
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Corrado II di Babenberg, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 286815300 · CERL cnp00540040 · GND (DE) 118842897 |
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