Cornelis de Wael (Anversa, 1592 – Roma, 1667) è stato un pittore fiammingo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio e allievo di Jan de Wael, si trasferì assieme al fratello Lucas, apprezzato pittore di marine, dalla città natale a Genova nel 1619, soggiornandovi, tranne che per brevi periodi, la maggior parte della vita. I fratelli De Wael, a Genova, diedero vita ad una "colonia" di pittori fiamminghi, ricreando attorno alla loro casa-bottega, il modello tipico dell'ambiente di origine, adattandolo, però, alla nuova situazione. Tutto il lavoro e il movimento artistico che "girava" attorno alla loro abitazione offriva indubbi vantaggi per i più o meno conosciuti pittori fiamminghi che soggiornavano nella città ligure.
Accoglienza, domicilio, disponibilità di materiali e strumenti, facilitazioni di inserimento, raccomandazioni presso i committenti, regolamentazione della concorrenza; era tutto ciò che si poteva trovare rivolgendosi ai due fratelli.
Fu, inoltre, amico di Anton van Dyck, il quale dedicò a lui e a suo fratello un ritratto esposto nella Pinacoteca Capitolina a Roma. De Wael fu pittore raffinato e molto richiesto dalle ricche committenze dell'élite di governo della Repubblica di Genova. Le sue opere si svilupparono su due filoni: le opere di "maniera grande", poco divulgate, e le opere di "maniera piccola", le cui composizioni di medie, piccole e piccolissime dimensioni, popolate da una moltitudine di figure, lo resero celebre.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Visitare gli infermi, circa 1640, olio su tela, 99x152cm, Palazzo Bianco, Genova[2]
- Visitare i carcerati, circa 1640, olio su tela, 99x152cm, Palazzo Bianco, Genova[2]
- Bivacco di soldati, olio su tela, 49x73, Palazzo Bianco, Genova[2]
- Paesaggio con viale alberato (con Jan Wildens), olio su tela, 136x207, Palazzo Bianco, Genova[2]
- Combattimento tra archibugieri e cavalleria, olio su tela, 73x99cm, Palazzo Rosso, Genova[2]
- Il figliol prodigo fa la guardia ai porci, Palazzo del credito bergamasco, Bergamo
- Battaglia navale, seconda metà del XVII secolo, olio su tela, Palazzo Morando, Milano
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ricorrenza annuale in cui i ricchi genovesi si recavano in visita agli ammalati portando doni e fornendo conforto spirituale.
- ^ a b c d e SALA 19 Archiviato il 6 ottobre 2013 in Internet Archive. Museidigenova.it
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Musei di Strada Nuova a Genova, SKIRA, 2010
- Di Fabio, Clario, Dai Van Deynen ai De Wael. I Fiamminghi a Genova nella prima metà del Seicento, in Pittura fiamminga in Liguria. Secoli XIV - XVII, a cura di P. Boccardo e C. Di Fabio, Milano 1997, pp. 202 - 227
- Di Fabio, Clario, Due generazioni di pittori fiamminghi a Genova (1602-1657) e la bottega di Cornelis de Wael, in Van Dyck a Genova. Grande pittura e collezionismo, cat. mostra di Genova (22 marzo - 13 luglio 1997) a cura di S.J. Barnes, P. Boccardo, C. Di Fabio, L. Tagliaferro, Milano 1997, pp. 82-104
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cornelis de Wael
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