Convenzione sulle bombe a grappolo | |
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Firmatari (blu) e parti (viola) della Convenzione | |
Firma | 3 dicembre 2008 |
Luogo | Oslo, Norvegia |
Efficacia | 1º agosto 2010[1] |
Parti | 107[2] |
Firmatari | 108[2] |
Depositario | Segretario Generale delle Nazioni Unite[3] |
Lingue | arabo, cinese, inglese, francese, russo e spagnolo |
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La convenzione ONU sulle bombe a grappolo è un trattato internazionale che proibisce l'uso di tali armi esplosive il cui effetto è la dispersione su una certa area di submunizioni (bomblets). La convenzione è stata adottata il 30 maggio 2008[5] a Dublino mentre l'apertura alle firme degli stati sottoscrittori è avvenuta il 3 dicembre 2008 a Oslo.
È entrata in vigore il 1º agosto 2010, sei mesi dopo esser stata ratificata da 30 stati[4]. Alla data di entrata in vigore, il 1º agosto, era stata ratificata da 38 stati, mentre altri 70 firmatari, tra cui l'Italia, pur avendo sottoscritto la convenzione, non l'avevano ancora ratificata. A luglio 2023, la convenzione risulta ratificata da 111[6] Paesi, tra cui l'Italia (21 settembre 2011)[2]. Esistono poi importanti stati, produttori di munizioni e loro componenti, che non hanno firmato la convenzione, tra cui Stati Uniti, Russia, Cina, India, Israele, Pakistan e Brasile[7]. Una lista completa degli Stati firmatari e non è disponibile sul sito ufficiale.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Convention on Cluster Munitions Sito ufficiale
- ^ a b c (EN) United Nations Treaty Collection: Convention on Cluster Munitions Archiviato il 7 marzo 2021 in Internet Archive.. (accesso 27 ottobre 2019).
- ^ (EN) Article 22 of the Convention on Cluster Munitions Archiviato il 19 agosto 2010 in Internet Archive..
- ^ a b (EN) Article 17 of the Convention on Cluster Munitions Archiviato il 19 agosto 2010 in Internet Archive.. (accesso 8 dicembre 2008).
- ^ (EN) Baltimore Sun – Cluster-bomb ban U.S. opposes passes (actual passage) Archiviato il 2 giugno 2008 in Internet Archive.
- ^ States Parties and Signatories by region, su clusterconvention.org.
- ^ (EN) Cluster munitions: Cluster's last stand | The Economist
- ^ CONVENTION ON CLUSTER MUNITIONS UNIVERSALIZATION STATUS BY REGION (PDF), su clusterconvention.org.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su clusterconvention.org.
- (EN) Michael Ray, Convention on Cluster Munitions, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.