Consiglio dei commissari del popolo dell'Unione Sovietica | |
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Совет народных комиссаров СССР; Sovet narodnych komissarov SSSR | |
L'edificio del Senato del Cremlino, che ospitava la segreteria del presidente del Consiglio dei commissari del popolo dell'Unione Sovietica | |
Sigla | Sovnarkom, SNK |
Stato | Unione Sovietica |
Tipo | Esecutivo |
Istituito | 30 dicembre 1922 |
da | Congresso dei Soviet dell'URSS |
Predecessore | Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa |
Operativo dal | luglio 1923 |
Soppresso | 15 marzo 1946 |
da | Soviet Supremo dell'URSS |
Successore | Consiglio dei ministri dell'URSS |
Sede | Cremlino, Mosca |
Il Consiglio dei commissari del popolo dell'URSS (in russo Совет народных комиссаров СССР?, Sovet narodnych komissarov SSSR), abbreviato in Sovnarkom o SNK dell'URSS, è stato l'organo esecutivo e amministrativo dell'Unione Sovietica dalla sua fondazione fino al 1946, mentre analoghe strutture operavano nelle Repubbliche federate.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Sovnarkom dell'URSS, sul modello di quello della RSFS Russa, fu istituito all'atto della fondazione dell'Unione Sovietica dal I Congresso dei Soviet dell'URSS ed eletto nella sua prima composizione pochi mesi più tardi dal Comitato esecutivo centrale dell'URSS.[1]
Fu confermato nella Costituzione sovietica del 1924 come organo esecutivo e amministrativo del Comitato esecutivo centrale,[2] le cui camere ne eleggevano i componenti in seduta comune[3] e che aveva diritto di sospenderne le deliberazioni.[4] Del Sovnarkom facevano parte presidente del Consiglio dei Commissari del popolo, vicepresidenti e dieci Commissari del popolo,[2] ciascuno alla direzione dei Commissariati del popolo, cinque di carattere federale, unici per tutte le Repubbliche, e cinque unificati.[5]
Nel 1932 i Commissariati furono estesi a dodici con la suddivisione del Consiglio superiore dell'economia nazionale nei tre Narkomat dell'industria pesante, dell'industria leggera e dell'industria boschiva.[6] Con la Costituzione del 1936 vennero previsti otto Commissariati del popolo federali e dieci federali-repubblicani,[7] ma il numero di Narkomat fu ampliato a 24 nei tre anni successivi.[8] Oltre ai rispettivi commissari, al presidente e ai vicepresidenti del Sovnarkom, entravano a far parte del Consiglio, eletto dal Soviet Supremo, anche i presidenti di determinati Comitati e Commissioni statali.[9]
Il Consiglio dei commissari del popolo dell'URSS e quelli delle Repubbliche federate furono riorganizzati in Consigli dei ministri con legge del Soviet Supremo dell'URSS nel 1946.[10]
Presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Commissariati del popolo
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sovet Narodnych Komissarov SSSR.
- ^ a b Costituzione dell'URSS 1924, art. 37.
- ^ Costituzione dell'URSS 1924, art. 26.
- ^ Costituzione dell'URSS 1924, art. 41.
- ^ Costituzione dell'URSS 1924, cap. VIII.
- ^ Voroneckaja,
- ^ Costituzione dell'URSS 1936, art. 77.
- ^ Istorija Soveta narodnych komissarov SSSR, cap. 2.3.
- ^ Costituzione dell'URSS 1936, art. 70.
- ^ Legge dell'URSS del 15 marzo 1946.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- P. Biscaretti di Ruffia, G. Crespi Reghizzi, La Costituzione sovietica del 1977, Milano, Giuffrè, 1990.
- pp. pp. 441 ss, Legge fondamentale (Costituzione) dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (1924) (PDF), in Biscaretti, Crespi, cit.. URL consultato il 20 febbraio 2017.
- pp. pp. 460 ss, Costituzione (Legge fondamentale) dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (1936) (PDF), in Biscaretti, Crespi, cit.. URL consultato il 20 febbraio 2017.
- (RU) Istorija Soveta narodnych komissarov SSSR, su bibliofond.ru. URL consultato il 22 febbraio 2017.
- (RU) Sovet Narodnych Komissarov SSSR, su ria.ru, 15 marzo 2016. URL consultato il 21 febbraio 2017.
- (RU) A. A. Voroneckaja, Vyščij sovet narodnogo chozjajstva, in E. M. Žukov (a cura di), Sovetskaja Istoričeskaja Ėnciklopedija, Mosca, Sovetskaja Ėnciklopedija, 1973-1982.
- (RU) Zakon SSSR ot 15.03.1946 o preobrazovanii Sovnarkomov v Sovminy. URL consultato il 20 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2017).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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