Conroy Maddox (Ledbury, 27 dicembre 1912[1] – Londra, 14 gennaio 2005) è stato un pittore e scrittore inglese surrealista, autore di collage e conferenziere. Fu una figura di spicco del movimento surrealista di Birmingham.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Quando era ancora bambino, Conroy visitò in ospedale il padre ferito durante la prima guerra mondiale, e venne influenzato dal profondo antimilitarismo del padre stesso. Ciò facilitò l'adesione successiva di Conroy al surrealismo,[1] di cui trascorse il resto della vita esplorando il potenziale attraverso la pittura, i collage, la fotografia e la letteratura.
All'inizio degli anni trenta la famiglia si trasferì a Birmingham.[1] Nel 1935 conobbe il pittore John Melville e il fratello scrittore di questi, Robert, insieme ai quali iniziò l'avventura surrealista.[1]
Ispirato da artisti quali Max Ernst, Óscar Domínguez e Salvador Dalí, Maddox si oppose all'arte accademica a favore di tecniche che esprimevano lo spirito ribelle surrealista. Si unì ufficialmente al gruppo surrealista britannico nel 1938. Prima dello scoppio della guerra si recò più volte a Parigi, dove entrò in contatto con il gruppo surrealista parigino.[2]
Le sue opere in breve tempo iniziarono non soltanto a sfidare la concezione convenzionale della realtà, ma anche a spingere l'espressione pittorica ai limiti della consapevolezza. L'artista venne implicato in scandali e controversie legali quando, durante la seconda guerra mondiale, venne sospettato di sabotaggio da Scotland Yard. La polizia organizzò un'incursione per prelevare i lavori che si credevano contenere messaggi in codice destinati ai nemici.
Dopo la guerra si trasferì nel quartiere Balsall Heath di Birmingham, dove iniziò il periodo di maggiore attività.[3] Il matrimonio contratto nel 1948 con Nan Burton, dalla quale ebbe due figli, terminò nel 1955.[2]
Illustrò la copertina del volume Free Unions - Unions Libre, curato dal surrealista Simon Watson Taylor e pubblicato nel 1946. A propria volta fu autore di Dali, edito da Taschen.
Dal 1938 partecipò a numerose esposizioni, la maggior parte delle quali a Birmingham, Parigi e soprattutto Londra, dove nel 2001 fu organizzata in suo onore la mostra Conroy Maddox. A Surrealist Odyssey, presso la Belgrave Gallery.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Silvano Levy, The Scandalous Eye: The Surrealism of Conroy Maddox, Liverpool, University Press, 2003, ISBN 0-85323-559-7, LCCN 2004484156, OCLC 52784531.
- (EN) Silvano Levy, Surrealist interference of space, in Thomas Mical (a cura di), Surrealism and Architecture, London, Taylor & Francis, 2004, pp. 60-80, ISBN 978-0-415-32520-2, LCCN 2004004907, OCLC 265627091.
- (EN) Peter Davies, Conroy Maddox. Last surviving Surrealist painter of the pre-war avant-garde, in The Independent, London, Independent Digital News and Media Limited, 15 gennaio 2005. URL consultato il 29 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
- (EN) Conroy Maddox, in Daily Telegraph, London, Telegraph Media Group Holdings Limited, 21 gennaio 2005 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2006).
- (EN) Desmond Morris, The lives of the surrealists : with 72 illustrations, London, Thames & Hudson, 2018, ISBN 978-0-500-29637-0, LCCN 2017945552, OCLC 992572137.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Conroy Maddox 1912–2005, su tate.org.uk, Tate Gallery. URL consultato il 29 dicembre 2024.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 93067429 · ISNI (EN) 0000 0001 1477 6895 · Europeana agent/base/64027 · ULAN (EN) 500012677 · LCCN (EN) nr96029724 · GND (DE) 119508389 · BNF (FR) cb14581601g (data) · J9U (EN, HE) 987007500830405171 |
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