La colorazione con ematossilina eosina (abbreviata EE) è la colorazione di base nello studio microscopico dei tessuti animali e negli esami istopatologici di routine.
Significato della colorazione
[modifica | modifica wikitesto]Quando viene attraversato da raggi luminosi il protoplasma cellulare rivela un comportamento sostanzialmente omogeneo. In altri termini i campioni biologici a fresco (non preventivamente colorati) non possono essere analizzati microscopicamente. Diviene quindi necessario ricorrere a delle colorazioni delle strutture biologiche per instaurarvi una certa disomogeneità di comportamento nei confronti della luce bianca e rendere possibile l'individuazione delle strutture. Ogni colorazione prevede sostanzialmente la rimozione di materiali inclusi nel protoplasma grazie all'uso di uno specifico solvente, e quindi la successiva reidratazione, colorazione e fissazione del colorante sul preparato.
Tipi di colorazioni
[modifica | modifica wikitesto]In istologia si distinguono:
- colorazioni dirette (la sezione prende il colorante direttamente dalla soluzione);
- colorazioni indirette (preliminarmente il preparato viene sottoposto alla azione di alcune sostanze preparatorie alla colorazione: i mordenzanti).
Le colorazioni possono inoltre essere:
- semplici, quando viene utilizzato un solo colorante;
- combinate, quando si ricorre a due o più coloranti insieme od in successione.
Procedura e risultato della colorazione
[modifica | modifica wikitesto]La colorazione ematossilina-eosina verosimilmente è la combinazione di coloranti più comune in istologia[1]. L'ematossilina è un colorante vegetale, estratto dal legno di una leguminosa, l'Haematoxylum campechianum più noto con il nome di campeggio. Il preparato viene prima immerso nella soluzione di ematossilina e mordente, quindi dopo il lavaggio viene immerso nella soluzione di eosina. L'ematossilina o emallume di Mayer colora in blu violetto i componenti cellulari carichi negativamente, come acidi nucleici, proteine di membrana e membrane cellulari, elastina[2]. Questi componenti sono detti basofili e si trovano prevalentemente a livello del nucleo, che assume pertanto il colore blu. L'eosina colora invece in rosso rosato i componenti carichi positivamente, come molte proteine cellulari, le proteine mitocondriali, le fibre collagene[3]. Questi componenti sono detti eosinofili o acidofili e determinano una colorazione rosata di tutte le rimanenti zone cellulari, il citoplasma e le sostanze extracellulari[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Motta P. Anatomia microscopica: atlante di microscopia ottica ed elettronica. Piccin Nuova Libraria. Padova. (1984) ISBN 88-299-0172-5
- ^ Young B, Lowe JS, Stevens A, Heath JW. Wheater. Istologia e anatomia microscopica. Elsevier Masson. (2006)
- ^ Mazzi V. Tecniche Istologiche e Istochimiche. Piccin Editore. (1977)
- ^ Alvin G. Telser, John K. Young, Kate M. Baldwin. Istologia. Elsevier Masson. (2007) ISBN 978-88-214-3055-8
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