Colombarium | |
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Civiltà | Antica Roma |
Utilizzo | Monumento |
Epoca | I secolo |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Comune | Napoli |
Dimensioni | |
Altezza | 2,40 m |
Larghezza | 0,90 mt. |
Lunghezza | 7 m |
Scavi | |
Data scoperta | XIX secolo |
Amministrazione | |
Ente | Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli |
Visitabile | No |
Mappa di localizzazione | |
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Il Colombario di Napoli, anche noto come Mausoleo Romano di Via Pigna, era un'area ad uso funerario risalente alla prima metà del I secolo, appartenente all'antica Neapolis. Probabile luogo di sepoltura di un insediamento agricolo dell'odierna via della Pigna nel quartiere di Soccavo[1], della struttura originaria resta la sola parete del lato nord[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione, risalente al I secolo, è una via di mezzo tra un colombario ed una tomba a camera. Originariamente composto da più camere, nella parte conservata oggi è visibile una struttura in opus reticulatum e tufo giallo napoletano, costituita da dieci nicchie per le urne disposte su due file, oltre ad un'ulteriore nicchia alta 1,5 m in cui era posta la statua del defunto. Le nicchie conservano pochi resti delle olle cinerarie le quali erano cementate alla base[2].
Nel tempo si sono perse le tracce dei tre sarcofagi in muratura presenti nella struttura, mentre sono ancora leggermente visibili le tracce dell'originaria vernice rossa dei decori[3].
Il sito fu scoperto nel XIX secolo e parzialmente distrutto durante la costruzione della via dei Canapi, avvenuta intorno al 1830, per permettere ai produttori di lino e canapa del Lago di Agnano, di raggiungere Miano evitando di passare per il centro di Napoli[4]. Un ulteriore rischio per il sito fu il boom edilizio degli anni sessanta, in particolar modo durante i lavori per la costruzione della tangenziale[5].
Al 2024 il sito versa in uno stato di totale abbandono. L'unico intervento apportato al monumento è stata l'installazione di una ringhiera di protezione[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Antonio Cangiano, Napoli, il colombario romano di via Pigna, dimenticato tra i rifiuti, su ilmattino.it, 15 marzo 2022 (archiviato il 5 giugno 2024).
- ^ a b Colombario di via della Pigna (colombario, area ad uso funerario), su catalogo.beniculturali.it (archiviato il 5 giugno 2024).
- ^ Marco Molino, Soccavo, il mausoleo romano dimenticato tra auto e rifiuti, su corriere.it, 27 febbraio 2017 (archiviato il 5 giugno 2024).
- ^ Claudia Ausilio, Via Miano Agnano: fu la prima vera tangenziale di Napoli, su vesuviolive.it, 19 agosto 2016 (archiviato il 5 giugno 2024).
- ^ Federico Quagliuolo, Il mausoleo romano abbandonato, su storienapoli.it, 16 agosto 2020 (archiviato il 5 giugno 2024).
- ^ Andrea Tomo, Il Colombarium di via Pigna: il mausoleo Romano abbandonato, su grandenapoli.it, 31 gennaio 2024 (archiviato il 5 giugno 2024).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda (PDF), su sigecweb.beniculturali.it.
- Relazione archeologica del comune di Napoli (PDF), su comune.napoli.it.
- Columbarium di Napoli, su weagoo.com. URL consultato il 6 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2014).