Colfosco frazione | |
---|---|
Monumento ai caduti e campanile | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Comune | Susegana |
Territorio | |
Coordinate | 45°50′17″N 12°13′02″E |
Altitudine | 66[1] m s.l.m. |
Abitanti | 2 100[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31010 |
Prefisso | 0438 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | san Daniele profeta |
Cartografia | |
Colfósco (Colfósc in veneto) è una frazione del comune di Susegana, in provincia di Treviso.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il paese sorge lungo la riva sinistra del Piave, di fronte a Nervesa della Battaglia, e ai piedi dei primi rilievi collinari che caratterizzano l'alto Trevigiano (colle Puliero, colle della Tombola). Altro corso d'acqua degno di nota è il Piavesella, canale artificiale che si origina poco prima dal Piave e sfocia nel Monticano dopo aver raggiunto Lutrano di Fontanelle.
Nonostante l'espansione urbana, il paese conserva ancora una fisionomia poco compatta, articolandosi in alcuni nuclei (borgo Battistella, Grave, Mercatelli, Navarre) e case sparse. La stessa parrocchiale è discostata dal centro, in località Canareggio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo sarebbe riferito alle fitte nebbie che si alzavano dal Piave, le quali, secondo la leggenda, avrebbero più volte nascosto la località alle invasioni[3].
Durante il medioevo, sul soprastante colle della Tombola sorgeva il castello dell'omonima famiglia, dalla quale proveniva Sofia di Colfosco. In seguito divenne parte del feudo di San Salvatore dei Collalto[3][4].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa parrocchiale, che sorge a nord del centro sulle prime propaggini collinari, è intitolata San Daniele profeta. Ha una storia relativamente recente: realizzata tra il 1846 e il 1856 e consacrata nel 1874, fu distrutta completamente durante la Grande Guerra; venne riedificata tra il 1921 e il 1924 su progetto di Domenico Rupolo. Il campanile è del 1946. Nel suo cortile, a dominare il centro, la statua del Cristo dell'Isonzo, a memoria dei caduti di tutte le guerre[4].
La vecchia parrocchiale era però l'oratorio di Santa Maria della Guardia sul colle della Tombola, dove sorgeva il castello. In origine cappella della pieve di Susegana, divenne poi curazia e infine parrocchia, secondo alcuni nel 1642, per altri attorno alla metà del XVI secolo. Fu sostituita dall'attuale per la posizione periferica e scomoda[4].
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Settore legato a Colfosco e alla sua posizione geografica è quello dell'estrazione di ghiaia dal fiume Piave, campo al quale sono legate molte delle aziende della frazione. È inoltre territorio di produzione del prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.
Mobilità e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1913 il paese divenne sede di una fermata della tranvia Susegana-Pieve di Soligo, concessa alla Società Veneta e soppressa formalmente nel 1931. Gravemente danneggiata durante la prima guerra mondiale, la stessa venne provvisoriamente trasformata in ferrovia militare e prolungata fino a Revine Lago.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fonte: ISTAT. Il dato fa riferimento all'area pianeggiante dove si concentra la gran parte del paese.
- ^ In assenza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia locale, reperibile nel sito della CEI.
- ^ a b [1] Archiviato il 4 agosto 2009 in Internet Archive. Informazioni dal sito del comune di Susegana.
- ^ a b c [2] Informazioni dal sito della diocesi di Vittorio Veneto.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Colfosco