Classe Scharnhorst | |
---|---|
La Gneisenau (in alto) e la Scharnhorst | |
Descrizione generale | |
Tipo | Nave da battaglia veloce Incrociatore da battaglia |
Classe | Scharnhorst |
Proprietà | Kriegsmarine |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | standard: 31.500 t a pieno carico: 38.900 t |
Lunghezza | 235 m |
Larghezza | 30 m |
Pescaggio | (a 37.303 t): 9,69 m |
Propulsione | 3 turbine meccaniche Germania con riduzione singola 3 eliche, 4,8 m di diametro 151.893 CV |
Velocità | 30,7 nodi (56,86 km/h) |
Autonomia | 8.400 mn a 19 nodi (15.556 km a 35 km/h) |
Equipaggio | 1.669 (56 ufficiali, 1.613 marinai) |
Armamento | |
Armamento |
|
Corazzatura | principale 350 mm |
Mezzi aerei | 1 catapulta con 3 idrovolanti Arado Ar 196 |
voci di navi da battaglia presenti su Teknopedia |
La classe Scharnhorst fu una classe di navi da battaglia veloci (o incrociatori da battaglia) della Kriegsmarine tedesca composta dalla Gneisenau e dallo Scharnhorst.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel periodo successivo alla stipula dell'accordo navale anglo-tedesco, venne commissionata la costruzione di due grandi navi da guerra, della stazza di circa 30.000 tonnellate ciascuna; queste, per potenza ed armamento, erano paragonabili agli incrociatori da battaglia britannici ma i tedeschi decisero di classificarle come corazzate[1].
Entrambe parteciparono alla battaglia dell'Atlantico ed entrambe, insieme all'incrociatore pesante Prinz Eugen, furono protagoniste dell'attraversamento del canale della Manica, per fare rientro in Germania dal porto francese di Brest, in prospettiva di proteggere un possibile attacco Alleato contro la Norvegia, venendo tuttavia danneggiate dall'urto con alcune mine[2].
Entrambe le navi dovettero essere sottoposte a lavori di riparazione ma, mentre lo Scharnhorst riprese a navigare, venendo successivamente affondato il 26 dicembre 1943 nella battaglia di Capo Nord[3], lo Gneisenau, a causa dei danni ulteriori causati da diversi bombardamenti, non riprese più il mare, venendo in seguito smantellata[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA.VV. Guerra sul mare, p. 16.
- ^ Salmaggi, Pallavisini 1989, p. 213.
- ^ Liddell Hart 2009, p. 551.
- ^ AA.VV. Guerra sul mare, p. 122.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Il Terzo Reich, vol. Guerra sul mare, H&W, 1993, ISBN non esistente.
- Basil H. Liddell Hart, Storia militare della seconda guerra mondiale, 2009ª ed., Milano, Oscar Storia, Mondadori, 1970, ISBN 978-88-04-42151-1.
- Cesare Salmaggi, Alfredo Pallavisini, La seconda guerra mondiale, Mondadori, 1989, ISBN 88-04-39248-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su classe Scharnhorst
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) http://www.scharnhorst-class.dk/ Archiviato il 2 aprile 2006 in Internet Archive.