Clara Giolito de Ferrari o Chiara Giolito de Ferrari (fl. XVI secolo) è stata una tipografa italiana, attiva a Trino probabilmente tra il 1585 (?) e il 1596.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Clara Giolito de Ferrari[1] appartiene a una delle più importanti dinastie di tipografi del Rinascimento italiano, i Giolito de Ferrari[2]. Non si hanno notizie certe sul luogo e la data di nascita, ma è noto che, prima dell'inizio dell'attività di Clara, avvenuta intorno al 1585, Giovanni Giolito de Ferrari “il Vecchio”, suo figlio Giovanni Francesco (fratello del più noto Gabriele) e Bernardino Stagnino[3] avevano lavorato a Trino[4] come tipografi[5] ed editori tra il XV e il XVI secolo. Non si sa se Clara fosse stata la figlia o la vedova di Giovanni Francesco, ma, alla sua morte, avvenuta nel 1579, ella ne ereditò e gestì la stamperia[6], l'unica attiva a Trino, dal 1579 al 1595, stampando editti ufficiali per i Gonzaga, Duchi di Mantova. Nell'ambiente tipografico del XVI secolo, come in molti altri ambiti professionali, la prosecuzione dell'attività da parte di eredi femminili (figlie, sorelle o vedove) era caratterizzata da una prevalente aderenza ai programmi editoriali precedentemente stabiliti da padri o consorti; inoltre il successo di queste attività dipendeva in larga parte anche dal rinnovo dei privilegi preesistenti. In tale contesto, la maggior parte delle donne tipografe non firmava con il proprio nome le opere prodotte, bensì, designandosi semplicemente come erede della tipografia principale. Tale consuetudine non era peraltro limitata alle sole eredi donne; anche i figli maschi spesso firmavano le proprie opere in questo modo. Tra le poche donne che, in questo periodo, siglarono[7] con il proprio nome in colophon,[8] si annoverano Caterina De Silvestro, Elisabetta Rusconi, Girolama Cartolari e, appunto, Clara Giolito de Ferrari, a testimonianza della rilevanza assunta dalla stampatrice trinese. L'entrata nel mondo della stampa di Clara, che iniziò utilizzando il materiale tipografico ereditato, è attestata dalla modifica di una delle marche editoriali di Giovanni Francesco Giolito de Ferrari: lo scudo araldico con le sue iniziali F.G.F.. Quando Clara subentrò nella conduzione della tipografia cambiò le iniziali, presenti nello scudo araldico, inserendo C.G.F..[9]
Marche tipografiche utilizzate[10]
[modifica | modifica wikitesto]Clara fece pertanto parte di quel gruppo di donne tipografe che riuscirono a stampare con il proprio nome e cognome. Le marche tipografiche utilizzate da Giovanni Francesco (marito o padre di Clara) furono due.
La prima era costituita da uno scudo sostenuto da due soldati[11], o da due angeli, entro il quale era presente un cuore con triplice croce e le iniziali "F.G.F.".
La seconda marca era rappresentata da un pellicano[12] nell'atto di squarciarsi il petto per nutrire i piccoli su un'anfora sorretta dalle code intrecciate di due mostri.
Anche questa seconda marca includeva le stesse iniziali, disposte sull'anfora. Posto sopra vi era un nastro con riportate le iniziali NSCCF, che si suppone possano indicare la dicitura "Non senza causa ciò faccio", ossia la versione italiana del motto latino "Non sine quare, sic facio". Questa ultima marca fu usata anche da Clara Giolito, che stampò con essa poche edizioni, circa una decina[13], sottoscritte tra il 1585 e il 1596.
Edizioni stampate
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito un elenco per anno.[14]
1588
[modifica | modifica wikitesto]Monferrato <Ducato>, Ordini diuersi sopra il gouerno dello Stato di Monferrato publicati l'anno 1588 a' 2 di giugno in Casale.[15]
1590 (?)
[modifica | modifica wikitesto]Nuoua scelta di villanelle di diuersi autori con la canzon de Caterinon con la Tognina. Raccolte da Zan Cazamolletta à d'instanza di chi la comprerà.
1593
[modifica | modifica wikitesto]Monferrato <Ducato>, Ordini diuersi per beneficio.
Monferrato <Ducato>, Vincenzo per la gratia di Dio, duca di Mantova, et di Monferrato etc. Non cessando noi con beneuolo, et paterna cura, di solleuare sempre, et beneficiare, i sudditi nostri, maggiormente v'inuigiliamo quando ne vediamo il bisogno; onde considerando, i tempi calamitosi passati, et presenti ... ci piace, per bene anco publico, di significar' loro con nuoue dimostrationi, la buona volontà, che li portiamo; et così veniamo, con cordial affetto, à fare ad essi sudditi nostri ... le sussequenti gratie ... Tuttidonque, i sudditi nostri predetti di questo ducato ... vogliamo, che abbiano, et s'intendano hauere gratia, et remissione generale d'ogni condennatione, ò bando ... data nella città nostra di Casale, à 27 di marzo 1593(?).
Mayenne, Charles: de Lorraine <duca di>, Dechiaratione fatta per il duca d'Umena locotenente generale dello Stato, & corona di Francia. Tradotta dalla lingua francese in lingua italiana.
1594
[modifica | modifica wikitesto]Serafino Guglielmo[16], Gulielmi Seraphini philosophi ac medici Tridinensis. De compositione medicamentorum omnium tam intrinsecus assumendorum quam extrinsecus admouendorum. De eorum, ac simplicium mixtione, exhibendi ratione, vsuque in singulis morbis; conuenienti quantitate, et formulis describendis libri tres.[17]
Deffensorium. A doctissimis theologis, et sacrorum canonum professoribus, necnon a peritissimi vtriusque iuris doctoribus in fauorem admodum r.p.f. Clementis Ferrae de Liburno, praedicatoris lectoris, ac monasterij Sanctae Crucis Casalis, ducatus Montisferrati prioris ... mensis Octobris anno 1594. Casalis compilatum.
1595
[modifica | modifica wikitesto]Monferrato <Ducato>, Vincenzo per la gratia di Dio, duca di Mantova, et di Monferrato etc.
Pellisson, Jean, Contextus vniuersae grammatices despauterianæ primæ partis syntaxeos artis versificatoriæ, et figurarum: cum suorum commentarium epitome, quam fieri potuit breuissime concinnata. Per Io. Pellissonem Condriensem.
1596
[modifica | modifica wikitesto]Serafino Guglielmo, De compositione medicamentorum tam intrinsecus assumptorum [!], quam extrinsecus admovendorum, de eorum ac simplicium mixtione, exibendi ratione, usuque in singulis morbis convenienti quantitate et formulis describendis li. III; editio altera.[18]
Varianti del nome sulle edizioni[19]
[modifica | modifica wikitesto]Intestazione:
- Giolito De Ferrari, Chiara
Usata in: Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche - Roma (Italia)
- Varianti:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Leonardi, Timoty, Principali Fonti Piemontesi sugli stampatori trinesi del XV e XVi secolo in Balboni, Magda, (a cura di), Trino e l’arte tipografica nel XVI secolo. Dal Marchesato del Monferrato all’Europa al mondo. Atti della Giornata di Studio, Interlinea Edizioni, Novara, 2014, p. 110
- ^ Nuovo, Angela; Coppens, Christian, I Giolito e la stampa nell’Italia del XVI secolo, Géneve, Droz, 2005, pp.145-146
- ^ Nuovo, Angela, The Book Trade in the Italian Renaissance, Leiden-Boston, Brill, 2013, pp. 81-82
- ^ http://www.segnideltempo.it/SiteImgs/45%20TRINO%20CULLA%20DEI%20TIPOGRAFI.pdfconsultato il 23 maggio 2020
- ^ Baldoni, Magda; Brusotto, Luca; Ruffino, Alessandra; (a cura di), Gli Stampatori trinesi del Cinquecento, Editoria, Arte e Avanguardia tra Monferrato ed Europa – mostra Museo Leone, Vercelli, 14 aprile-2 giugno 2013, p. 3
- ^ Geometra Ferrarotti, Ernesto, Giovanni (a cura di), V Centenario dell’introduzione della stampa in Italia, Celebrazione in onore degli antichi editori e stampatori trinesi, Dicembre, 1965
- ^ Sestini, Valentina, Donne tipografe a Messina tra XVII e XIX secolo, Pisa - Roma, Serra, 2015, p. 38
- ^ Parker, Deborah, «Women in the book trade in Italy, 1475-1620», in Renaissance Quarterly, vol. 49, n. 3, 1996, p. 525
- ^ Vernazza, Giuseppe, Dizionario dei tipografi e dei principali correttori e intagliatori che operavano negli stati sardi di terraferma e più specialmente in Piemonte sino all’anno 1821, Torino, Bottega di Erasmo, 1964, p. 171
- ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/giolito-de-ferrari-giovanni-senior_(Dizionario-Biografico)/consultato il 24 maggio 2020
- ^ Ascarelli, Fernanda; Menato, Marco, La tipografia del '500 in Italia, Firenze, Olschki, 1989, p. 245-246
- ^ http://edit16.iccu.sbn.it/scripts/iccu_ext.dll?fn=63&i=1287consultato il 24 maggio 2020
- ^ Plebani, Tiziana, Il “genere” dei libri. Storie e rappresentazioni della lettura al femminile e al maschile tra Medioevo ed età moderna, Milano, FrancoAngeli, 2001, p. 175
- ^ http://edit16.iccu.sbn.it/scripts/iccu_ext.dll?fn=42&i=2347&fz=1 consultato il 24 maggio 2020
- ^ http://edit16.iccu.sbn.it/scripts/iccu_ext.dll?fn=60&i=25990&i=25991&i=25992&i=25993&i=59041&i=59076&i=59091&i=59098&i=61733&i=76309
- ^ Morano, Gioseffantonio, Catalogo degli illustri scrittori di Casale, e di tutto il ducato di Monferrato e delle opere da' medesimi composte, e date alla luce, Asti, Stamperia del Pila, 1771, p. 92
- ^ http://edit16.iccu.sbn.it/scripts/iccu_ext.dll?fn=60&i=25990&i=25991&i=25992&i=25993&i=59041&i=59076&i=59091&i=59098&i=61733&i=76309consultato il 24 maggio
- ^ Gaspard De Gregory, Istoria della vercellese letteratura ed arti, vol. 2, Torino, Tipografia Chirio e Mina, 1819, p. 255
- ^ https://data.cerl.org/thesaurus/cni00020927consultato il 24 maggio 2020
- ^ Fonti: ADCAM
- ^ Fonti: BMSTC
- ^ Fonti: EDIT16-ID:CNCT4884
- ^ Fonti: IACLA
- ^ Fonti: BORSA
- ^ Fonti: BBPIE; AMTCI
- ^ Fonti: EDIT16-ID:CNCT3846
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ascarelli, Fernanda; Menato, Marco, La tipografia del '500 in Italia, Firenze, Olschki, 1989, ISBN 88-222-3691-2.
- De Gregory, Gaspard, Istoria della vercellese letteratura ed arti, vol. 2, Torino, Tipografia Chirio e MIna, 1819.
- Leonardi, Timoty, Principali Fonti Piemontesi sugli stampatori trinesi del XV e XVi secolo in Balboni, Magda, (a cura di), Trino e l’arte tipografica nel XVI secolo. Dal Marchesato del Monferrato all’Europa al mondo. Atti della Giornata di Studio, Interlinea Edizioni, Novara, 2014.
- Morano, Gioseffantonio, Catalogo degli illustri scrittori di Casale, e di tutto il ducato di Monferrato e delle opere da' medesimi composte, e date alla luce, Asti, Stamperia del Pila.
- Nuovo, Angela, The Book Trade in the Italian Renaissance, Leiden-Boston, Brill, 2013, ISSN 2283-9364.
- Nuovo, Angela; Coppens, Christian, I Giolito e la stampa nell’Italia del XVI secolo, Géneve, Droz, 2005, ISBN 2-600-01001-7.
- Parker, Deborah, «Women in the book trade in Italy, 1475-1620», in Renaissance Quarterly, vol. 49, n. 3, 1996, pp. 509–541, ISSN 0034-4338.
- Plebani, Tiziana, Il “genere” dei libri. Storie e rappresentazioni della lettura al femminile e al maschile tra Medioevo ed età moderna, Milano, FrancoAngeli, 2001, ISBN 88-464-3077-8.
- Sestini, Valentina, Donne tipografe a Messina tra XVII e XIX secolo, Pisa - Roma, Serra, 2015, ISSN 2280-7934.
- Vernazza, Giuseppe, Dizionario dei Tipografi e dei principali correttori e intagliatori che operavano negli stati sardi di terraferma e più specialmente in Piemonte sino all'anno 1821, Torino, Bottega di Erasmo, 1964.
- EDIT16, su edit16.iccu.sbn.it consultato il 24 maggio 2020.
Voci correlate
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