Circondario di Acqui ex circondario | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Provincia | Alessandria |
Amministrazione | |
Capoluogo | Acqui |
Data di istituzione | 1859 |
Data di soppressione | 1926 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 44°40′03″N 8°28′07″E |
Superficie | 923,94[1] km² |
Abitanti | 127 019[2] (1921) |
Densità | 137,48 ab./km² |
Mandamenti | 12 |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Il circondario di Acqui era uno dei circondari in cui era suddivisa la provincia di Alessandria.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In seguito all'annessione della Lombardia dal Regno Lombardo-Veneto al Regno di Sardegna (1859), fu emanato il decreto Rattazzi, che riorganizzava la struttura amministrativa del Regno, suddiviso in province, a loro volta suddivise in circondari e ancora in Mandamenti.
Il circondario di Acqui fu creato come suddivisione della provincia di Alessandria; il territorio corrispondeva a quello della soppressa provincia di Acqui del Regno di Sardegna, appartenuta alla divisione di Alessandria.
Con l'Unità d'Italia (1861) la suddivisione in province e circondari fu estesa all'intera Penisola, lasciando invariate le suddivisioni stabilite dal decreto Rattazzi.
Nel 1880 acquisì il comune di Pareto, in precedenza appartenuto al circondario di Savona della provincia di Genova; esso venne assegnato al mandamento di Spigno Monferrato[3].
Il circondario di Acqui venne soppresso nel 1926[4] e il territorio assegnato al circondario di Alessandria[5].
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Suddivisioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]La composizione del circondario era la seguente[6]:
- mandamento I di Acqui Terme
- mandamento II di Bistagno
- mandamento III di Bubbio
- mandamento IV di Carpeneto
- mandamento V di Incisa Belbo
- mandamento VI di Molare
- mandamento VII di Mombaruzzo
- mandamento VIII di Nizza Monferrato
- mandamento IX di Ponzone
- mandamento X di Rivalta Bormida
- mandamento XI di Roccaverano
- mandamento XII di Spigno Monferrato
- Malvicino; Merana; Montechiaro d'Acqui; Pareto (da 1880); Serole; Spigno Monferrato
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Censimento della popolazione del Regno d'Italia al 1 dicembre 1921 (PDF), su ebiblio.istat.it. URL consultato il 22 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
- ^ Censimento della popolazione del Regno d'Italia al 1 dicembre 1921 (PDF), su ebiblio.istat.it. URL consultato il 22 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
- ^ Legge 11 gennaio 1880, n. 5248, in materia di "Legge che distacca il comune di Pareto in provincia di Genova, dal mandamento di Dego, e lo aggrega al mandamento di Spigno Monferrato (Alessandria)."
- ^ Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 1
- ^ Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 2
- ^ Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti (a cura di), Dizionario dei comuni del Regno d'Italia e tavole statistiche e sinottiche della circoscrizione amministrativa elettorale ed ecclesiastica con la indicazione della popolazione giusta l'ultimo censimento, Torino, Stamperia Reale, 1863
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