Il merlo acquaiolo, anche noto come passero tuffatore, merlo acquaiolo eurasiatico, merlo acquaiolo golabianca o cinclo (Cinclus cinclus (Linnaeus, 1758)), è un uccello passeriforme della famiglia dei Cinclidae[2]. È stato nominato uccello dell'anno 2017[3] e rappresenta inoltre l'uccello nazionale della Norvegia[4].
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome scientifico della specie, cinclus, è un tautonimo, in quanto ripetizione di quello del genere.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Misura 17-20 cm di lunghezza, per 41-76 g di peso[5]: a parità d'età, i maschi possono essere più grandi rispetto alle femmine anche di un terzo[5].
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelletti dall'aspetto tozzo e paffuto, con testa grande e rotonda che sembra incassata direttamente nel torso, becco sottile e appuntito, corte ali arrotondate e coda squadrata, con forti zampe dalle lunghe e robuste dita e dagli artigli ricurvi.
Il piumaggio è dominato dalle tonalità del bruno: ad eccezione di gola e petto, che sono di color bianco candido, infatti, fronte, vertice, nuca, faccia e guance sono di colore bruno-cannella, mentre dorso, fianchi, ali e coda sono di color bruno-ardesia nerastro (più bruno su ali e coda, più scuro sul dorso, che in lontananza appare del tutto nero), e la parte inferiore del petto (appena sotto la fine del bianco toracico) e la parte centrale del ventre sono di color nocciola-ramato. Sussiste una certa variabilità di colorazione a livello di sottospecie, con le varie popolazioni che differiscono nella presenza e nella quantità della colorazione ventrale, nelle tonalità di quella dorsale e cefalica e nell'estensione del bianco golare: tali variazioni seguono in genere una direttrice N-S, con le popolazioni meridionali più piccole e vivacemente colorate rispetto a quelle settentrionali (ad esempio, la sottospecie nominale manca di banda ventrale di color nocciola)[5]. Non esiste invece dimorfismo sessuale evidente nella colorazione.
Il becco è nerastro, le zampe sono di color caramello e gli occhi sono di colore bruno-rossiccio, con palpebre grigio-biancastre ben evidente quando l'animale chiude gli occhi.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelletti tendenzialmente solitari (sebbene durante il periodo degli amori essi vivano in coppie), strettamente associati ai fiumi a corso rapido, sulle rive (o sui massi affioranti) dei quali è possibile osservarli durante il giorno: il merlo acquaiolo è inconfondibile, oltre che per l'aspetto e le abitudini di vita, anche per la sua vivacità, in quanto anche se in attività questo uccello continua incessantemente ad "annuire", flettere le zampe e ad alzare e abbassare la coda, a volte aprendo leggermente le ali. Dai sassi, una volta avvistata la preda, i merli acquaioli si tuffano improvvisamente nell'acqua oppure camminano fino ad essere completamente sommersi, rimanendo in apnea fino a un minuto mentre ricercano il cibo, utilizzando frattanto le forti zampe unghiute per ancorarsi al fondale mentre camminano e smuovono i sassi e i detriti sommersi per mettere allo scoperto le prede, oltre alle ali muscolose, utilizzate come pinne per "volare" sott'acqua. Il merlo acquaiolo è aiutato nel suo stile di vita semiacquatico dal piumaggio folto e isolante, costantemente impregnato dall'uccello col secreto oleoso dall'uropigio per garantirne l'impermeabilità, tanto che l'animale in immersione (che mantiene la testa verso il basso e la coda verso l'alto, con corpo in posizione obliqua) appare ricoperto da un sottile strato d'aria.
Oltre ad essere buoni nuotatori e camminatori, i merli acquaioli sono anche in grado di volare, frullando incessantemente le corte ali con volo dritto e vicinissimo alla superficie dell'acqua: il volo viene utilizzato perlopiù per allontanarsi da eventuali predatori o fonti di disturbo, rifugiandosi nella vegetazione riparia, mentre è infrequente che questi uccelli volino per lunghe distanze.
Il richiamo di questi uccelli è pigolante e molto acuto (4-6 kHz), in maniera tale da essere chiaramente udibile nei dintorni a dispetto del rumore dell'ambiente circostante, dato dallo scorrere incessante dell'acqua[6].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli insettivori, la cui dieta è basata sui piccoli invertebrati raccolti fra i sassi e i detriti del fondale dei ruscelli.
La dieta del merlo acquaiolo è composta in massima parte dalle larve e dalle ninfe di effimere, plecotteri, simulidi e tricotteri, ma questi uccelli si nutrono (soprattutto durante i mesi freddi, quando gli insetti sono meno abbondanti) anche di piccoli pesci e delle loro uova, molluschi acquatici, girini e piccole rane e crostacei di piccole dimensioni: seppur raramente, essi possono inoltre rovistare fra il fogliame sul terreno, alla ricerca di piccoli invertebrati terrestri.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La stagione riproduttiva cade durante la primavera, con lievi variazioni a seconda della zona dell'areale presa in considerazione: ad esempio, i merli acquaioli si riproducono da marzo a maggio in Europa e Africa, da febbraio a giugno nelle isole britanniche, e fra maggio e luglio in Scandinavia[5]: durante il periodo degli amori, questi uccelli portano generalmente avanti una singola covata, due in caso di condizioni climatiche favorevoli e buona disponibilità di cibo[7].
Si tratta di uccelli monogami: il maschio corteggia la femmina cominciando a cantare con suoni dolci e simili al canto degli scriccioli, per attrarle nei pressi del suo territorio. All'arrivo di un'eventuale partner, il maschio comincia a volare emettendo suoni metallici, cercando al contempo di mettere in massima evidenza il bianco di gola e petto: se la femmina non si allontana, l'accoppiamento avviene a breve giro di posta.
Il nido viene costruito da entrambi i sessi nelle vicinanze dei torrenti, sotto le cascate, nelle crepe dei muri, negli argini o su un tubo di scarico, in ogni caso nelle immediate vicinanze dell'acqua e in un luogo chiuso: esso è piuttosto voluminoso e presenta forma globosa, ed è costituito da una parte esterna di fibre vegetali, muschio e foglie morte intrecciate, all'interno della quale è presente una camera di cova (collegata all'esterno da un piccolo tunnel) il cui fondo è foderato da una coppa di foglie secche, nella quale la femmina depone 3-6 uova bianche e lucide.
La cova dura circa 15-16 giorni, ed è appannaggio esclusivo della femmina, mentre il maschio stazione a guardia del territorio nei pressi del nido e si occupa di reperire il cibo per sé e per la compagna intenta nell'incubazione. Alla schiusa, i pulli sono ciechi ed implumi, ma, imbeccati ed accuditi dalla madre, essi s'involano attorno ai 12-13 giorni di vita: tuttavia, essi sono in grado di tuffarsi già a pochissimi giorni dalla schiusa, facendolo però solo in caso di estremo pericolo.
Dopo l'involo, i piccoli rimangono presso il nido ancora per una settimana: a questo punto, essi cominciano a seguire i genitori durante la ricerca del cibo, ed anche il maschio comincia a prendere parte nel loro allevamento, imbeccandoli per un altro paio di settimane, prima che essi si allontanino definitivamente dal territorio natale e si disperdano.
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Femmina impagliata della sottospecie nominale.
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Maschio impagliato della sottospecie aquaticus.
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Femmina impagliata della sottospecie gularis.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il merlo acquaiolo ha distribuzione paleartica, popolando (sebbene in maniera piuttosto discontinua) il Magreb (area dei monti dell'Atlante in Marocco centrale e nord-orientale, Algeria settentrionale ed estremo nord-ovest della Tunisia), l'Europa (penisola iberica, sud-ovest e midi francese, isole britanniche, Europa centrale, penisola balcanica, Fennoscandia) e l'Asia (Caucaso, Anatolia, Iran occidentale, Russia europea fino agli Urali, Pamir, zone montuose del Turkestan, pendici settentrionali dell'Himalaya, a nord fino al lago Bajkal e alla Mongolia centrale): la popolazione cipriota, e molto verosimilmente anche quella levantina, sono localmente estinte[5][1].
In Italia, la specie è residente lungo tutto l'arco alpino, gli Appennini e la Pianura Padana occidentale, oltre che in Sicilia e Sardegna.
Generalmente residente, soprattutto le popolazioni delle zone più settentrionali dell'areale possono migrare a sud in cerca di climi più temperati, svernando sulle coste di Mar Baltico, Mar Caspio o Mar Nero[5]: anche le popolazioni delle aree montuose più elevate possono scendere di quota durante l'inverno, per evitare la carestia dovuta al congelamento dei fiumi di residenza.
L'habitat del merlo acquaiolo è rappresentato dai ruscelli a corso rapido, con acqua limpida e ben ossigenata e fondale ghiaioso, possibilmente con presenza di rocce affioranti o argini in rilievo.
Sistematica
[modifica | modifica wikitesto]Il merlo acquaiolo ha 14 sottospecie[2]:
- Cinclus cinclus hibernicus Hartert, 1910 - diffuso nelle Highlands scozzesi (incluse le Ebridi interne) e in Irlanda;
- Cinclus cinclus gularis (Latham, 1802) - diffusa in Gran Bretagna;
- Cinclus cinclus cinclus (Linnaeus, 1758) - la sottospecie nominale diffusa lungo la costa atlantica dalla Galizia alla Francia sud-occidentale, in Scandinavia, ad est fino alla Peciora, oltre che in Corsica e verosimilmente anche in Sardegna;
- Cinclus cinclus aquaticus (Bechstein, 1797) - diffusa dalla penisola iberica alla Grecia, Italia compresa, a nord fino al Benelux;
- Cinclus cinclus olympicus † Madarász, 1903 - endemica di Cipro;
- Cinclus cinclus minor Tristram, 1870 - endemica dei monti dell'Atlante;
- Cinclus cinclus rufiventris Tristram, 1885 - diffusa in Libano e nella fascia costiera della Siria;
- Cinclus cinclus uralensis Serebrovski, 1927 - endemica degli Urali;
- Cinclus cinclus caucasicus Madarász, 1903 - diffusa nel Caucaso e nell'Azerbaigian persiano;
- Cinclus cinclus persicus Witherby, 1906 - diffusa nei monti Zagros;
- Cinclus cinclus leucogaster Bonaparte, 1850 - diffusa in Afghanistan e Pakistan, ad est fino al Tian Shan e al Kunlun Shan);
- Cinclus cinclus baicalensis Dresser, 1892 - diffusa in Asia centrale dai monti dell'Altaj alla Transbajkalia;
- Cinclus cinclus cashmeriensis Gould, 1860 - diffusa lungo le pendici settentrionali dell'Himalaya dal Kashmir al Sikkim;
- Cinclus cinclus przewalskii Bianchi, 1905 - diffusa dal nord del Bhutan al sud del Gansu e al nord-ovest del Sichuan, attraverso il Tibet orientale;
Mentre non tutti sarebbero d'accordo nell'assegnare a baicalensis il rango di sottospecie a sé stante (sinonimizzandola con leucogaster), alcuni autori riconoscerebbero inoltre le sottospecie meridionalis delle Alpi austriache, orientalis della Macedonia del Nord (sinonimizzate con aquaticus), amphytrion del nord-est della Turchia (sinonimiazzata con caucasicus) e sordidus (verosimilmente una forma melanica di leucogaster)[5].
La tassonomia della specie è poco chiara e necessita di revisione: le analisi molecolari, infatti, hanno evidenziato un'inaspettata struttura filogenetica che contrasta con la distribuzione delle sottospecie attuali, suggerendo l'esistenza di almeno cinque cladi differenziati in seno al complesso-specie[8][9][10].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) BirdLife International 2008, Cinclus cinclus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Cinclidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 9 maggio 2014.
- ^ Il Merlo acquaiolo è l’uccello dell’anno | birdlife.ch, su http://www.birdlife.ch. URL consultato il 23 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2017).
- ^ (NO) Norges nasjonalfugl fossekallen, su Norsk Rikskringkasting AS. URL consultato il 31 marzo 2018.
- ^ a b c d e f g (EN) White-throated Dipper (Cinclus cinclus), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 31 marzo 2018.
- ^ Martens, J. & Geduldig, G., Acoustic adaptations of birds living close to Himalayan torrents, in Current Topics Avian Biol., Proc. Int. 100 DO-G Meeting, 1990, p. 123–131.
- ^ Stephanie J. Tyler e Steve J. Ormerod, Aspects of the breeding biology of Dippers Cinclus cinclus in the southern catchment of the River Wye, Wales, in Bird Study, 32(3), November 1985, pp. 164-169, DOI:10.1080/00063658509476874.
- ^ Lauga, B.; Cagnon, C.; D’Amico, F.; Karama, S.; Mouches, C., Phylogeography of the white-throated dipper Cinclus cinclus in Europe, in J. Orn., vol. 146, n. 3, 2005, p. 257–262.
- ^ Hourlay, F.; Libois, R.; D’Amico, F.; Sarà, M.; O’Halloran, J.; Michaux, J. R., Evidence of a highly complex phylogeographic structure on a specialist river bird species, the dipper (Cinclus cinclus), in Mol. Phylogenet. Evol., vol. 49, n. 2, 2008, p. 435–444.
- ^ Hernández, M. Á.; Campos, F.; Santamaría, T.; Corrales, L.; Rojo, M. Á.; Dias, S., Genetic differences among Iberian White-throated Dipper Cinclus cinclus populations based on the cytochrome b sequence, in Ardeola, vol. 59, n. 1, 2012, p. 111–122.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cinclus cinclus
- Wikispecies contiene informazioni su Cinclus cinclus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cinclus cinclus, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.