Christopher Donald Frith (Cross in Hand, 16 marzo 1942) è uno psicologo britannico.
È professore emerito presso il Wellcome Trust Center for Neuroimaging presso lo University College di Londra.[1] È stato inoltre Visiting Professor presso l'Interacting Minds Center presso Aarhus University[2] e Research Fellow presso l'Institute of Philosophy e Quondam Fellow di All Souls College, Oxford.[3]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Chris Frith è nato nel 1942 a Cross in Hand, nel Sussex, e si è formato alla Leys School di Cambridge, prima di studiare Scienze Naturali all'Università di Cambridge come studente del Christ's College di Cambridge. Dopo la laurea, ha conseguito un diploma in psicopatologia e un dottorato di ricerca presso l'Istituto di psichiatria del King's College di Londra nel 1969 sotto la supervisione di Hans Eysenck.[4]
Ricerca
[modifica | modifica wikitesto]Il suo interesse di ricerca primario riguarda le applicazioni delle tecniche di neuroimmagine funzionale allo studio della cognizione sociale, sebbene sia anche ben noto per il suo contributo fondamentale nel descrivere le basi cognitive della schizofrenia.
Ha pubblicato oltre 500 articoli su riviste peer reviewed e ha un h-index di 229 secondo Google Scholar.[5] È autore di una serie di importanti libri di neuroscienze, tra cui il classico The Cognitive Neuropsychology of Schizophrenia (1992/2015)[6] e il popolare libro Making up the Mind (2007)[7], in italiano intitolato Inventare la mente (2009)[8], che è stato in lizza per i Royal Society Prizes for Science Books nel 2008.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Frith è stato eletto Fellow of the Royal Society (FRS) nel 2000, Fellow of the British Academy (FBA) nel 2008 e Fellow dell'American Association for the Advancement of Science nel 2000.
Nel settembre 2008, un festschrift è stato organizzato in suo onore dal Wellcome Trust Center for Neuroimaging e dall'Institute of Cognitive Neuroscience.[9] Nel 2009 è stato insignito del Premio della Fondazione Fyssen per il suo lavoro sulla neuropsicologia[10]; inoltre, lui e la moglie e collega Uta Frith hanno ricevuto il Premio Latsis europeo per il loro lavoro che collega la mente umana e il cervello umano.[11] Nel 2014, sempre insieme a Uta Frith ha ricevuto il Premio Jean Nicod per il loro lavoro sulla cognizione sociale.[12]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Chris Frith è il fratello del chitarrista Fred Frith e del musicologo Simon Frith. È il marito di Uta Frith, importante psicologa dello sviluppo. Nel 2008 sono stati oggetto di un doppio ritratto di Emma Wesley.[13] Insieme hanno due figli.[14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Teams, su Wellcome Centre for Human Neuroimaging | FIL | UCL. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ (EN) 76360@au.dk, interactingminds.au.dk, su interactingminds.au.dk. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ (EN) Welcome to the\n Institute of Philosophy [collegamento interrotto], su Institute of Philosophy, 31 marzo 2016. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ Rudie J. Lang e C.D. Frith, Learning and reminiscence in the pursuit rotor performance of normal and depressed subjects, in Personality and Individual Differences, vol. 2, n. 3, 1981-01, pp. 207–213, DOI:10.1016/0191-8869(81)90025-8. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ Chris Frith, su scholar.google.com. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ (EN) Christopher D. Frith, The Cognitive Neuropsychology of Schizophrenia, Psychology Press, 1992, ISBN 978-0-86377-224-5. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ (EN) Chris Frith, Making up the Mind: How the Brain Creates Our Mental World, John Wiley & Sons, 20 maggio 2013, ISBN 978-1-118-69748-1. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ Chris Frith, Inventare la mente. Come il cervello crea la nostra vita mentale, Cortina Raffaello, 2009, ISBN 978-88-6030-190-1. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ Festschrift for Chris Frith, su web.archive.org, 4 marzo 2016. URL consultato il 16 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) UCL, Award for Professor Chris Frith, su UCL Queen Square Institute of Neurology, 31 marzo 2010. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ Press Releases : European Science Foundation, su archive.vn, 29 luglio 2012. URL consultato il 16 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
- ^ Jean Nicod Prize & Lectures 2014 - INSTITUT JEAN NICOD, su institutnicod.org. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ The Neuroscientists: Portrait of Chris and Uta Frith, su emma-wesley.co.uk. URL consultato il 16 febbraio 2021.
- ^ Investigating Psychology: CHIPs, su www2.open.ac.uk. URL consultato il 16 febbraio 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su sites.google.com.
- (EN) Chris Frith, su royalsociety.org, Royal Society.
- (EN) Chris Frith, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- (EN) Opere di Chris Frith, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 44379796 · ISNI (EN) 0000 0001 0893 1190 · ORCID (EN) 0000-0002-8665-0690 · LCCN (EN) nr93012342 · GND (DE) 134286030 · BNF (FR) cb12382407m (data) · J9U (EN, HE) 987007421914305171 |
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