Chiesa di Santa Maria di Loreto | |
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Portico e campanile | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Canton Ticino |
Località | Lugano |
Indirizzo | Via Loreto 18, 18a, 6900 Lugano |
Coordinate | 45°59′52.51″N 8°56′43.19″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Maria Santissima di Loreto |
Diocesi | Lugano |
Consacrazione | 1907 |
Stile architettonico | rinascimentale, barocco |
Inizio costruzione | 1524 |
Completamento | 1728 |
La chiesa di Santa Maria di Loreto[1] è un edificio religioso che fonde elementi dell'architettura rinascimentale e di quella barocca e che si trova a Lugano, nel quartiere di Lugano-Loreto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A volere la costruzione dell'edificio, nel quale fu assorbita una cappella del tardo XV secolo,[2] fu la Vicinia di Lugano, che lo fece realizzare fra il 1520 e il 1524. Dal 1632 al 1634, grazie a un finanziamento della Confraternita di San Carlo Borromeo,[2] furono realizzati il portico e il campanile. Proprio al primo piano del portico, a partire dalla fine dei lavori, prese a riunirsi la Confraternita.
Nel 1728, inoltre, la chiesa fu ulteriormente modificata e ampliata con la Santa Casa. Nel 1874 la chiesa fu chiusa e nel 1904 il comune di Lugano la cedette alla diocesi, che l'anno successivo l'affidò ai francescani. Così, nel 1907, la chiesa subì una importante ristrutturazione degli interni, fu consacrata e tornò alle funzioni originarie. Con l'agosto 2007 è ritornata nella disponibilità della Diocesi di Lugano. La chiesa è un santuario mariano di un certo rilievo, gemellato con l'omonimo grande santuario italiano e con la Basilica dell'Annunciazione di Nazareth.
Galleria d'immagini
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Portico e campanile
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Vista frontale occidentale
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Vista laterale meridionale
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Vista laterale settentrionale
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Vista laterale settentrionale
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Vista del soffitto del porticato
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Portale sotto il portico
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Dettaglio del portale
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Affresco fra gli stucchi sotto il portico
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Affresco tra stucchi nel soffitto del portico
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Affresco fra gli stucchi sotto il portico
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Affresco fra gli stucchi sotto il portico
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Affresco fra gli stucchi sotto il portico
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Affresco fra gli stucchi sotto il portico
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Vista dell'interno
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chiesa di Santa Maria di Loreto - Inventario dei beni culturali Archiviato il 4 novembre 2013 in Internet Archive.
- ^ a b Comune di Lugano (a cura di), S. Maria di Loreto, in pannello esplicativo all'esterno del monumento.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Wilhelm Suida, Tessiner Maler des beginnenden Cinquecento und ihre Beziehungen zu Bramantino, in «Anzeiger für schweizerische Altertumskunde», N.F. VIII, 1912, 231.
- Luigi Brentani, Miscellanea storica ticinese. Notizie d'arte, di coltura, i religione, di politica e i curiosità, Ati grafiche Bari & C., Como, 1926, 175-176.
- Wilhelm Suida, La pittura nel Rinascimento nel Cantone Ticino, Milano 1932, 11.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 261-262.
- Isidoro Marcionetti, Chiesa e Convento di Santa Maria di Loreto in Lugano, Lugano 1987.
- Michele Piceni, Maria e Vittorio Brambilla Di Civesio, La soppressione dei conventi nel Cantone Ticino, Locarno 1995, 236-237.
- Lara Calderari, Contributi alla pittura del primo Cinquecento nel Canton Ticino: il Maestro del coro degli Angeli e il Maestro della Cappella Camuzio, in «Arte cristiana», LXXXV, 1997, 423.
- Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 443, 444.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 313-314.
- Lara Calderari, Da e verso il Canton Ticino. Scambi artistici tra Quattro e Cinquecento, in «Arte+Architettura in Svizzera», 3, 2007, 56.
- Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi, Il Rinascimento lombardo (visto da Rancate), in Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi (a cura di), «Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini», Officina Libraria, Milano 2010.
- Lara Calderari, Lugano. Santa Maria di Loreto, in Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi (a cura di), «Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini. Itinerari», Officina Libraria, Milano 2010.
- Laura Damiani Cabrini, Giacomo e Giovan Andrea Casella. Due pittori caronesi nella Torino secentesca, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Edizioni Ticino Management, anno 11, numero 52, ottobre 2011, Lugano 294-309.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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