Chiesa di Santa Maria del Baraccano | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Bologna |
Indirizzo | Piazza del Baraccano, 2, 40124 Bologna BO |
Coordinate | 44°29′05.92″N 11°21′13.8″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santa Maria |
Stile architettonico | rinascimentale |
Inizio costruzione | 1401 |
Completamento | 1418 |
La chiesa di Santa Maria della Pace del Baraccano è un edificio religioso situato a Bologna nel complesso del Baraccano. Prende nome dal barbacane, antico torrione che sovrasta la struttura. La chiesa è monumento nazionale.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa fu costruita nel 1403 per inglobare e proteggere dagli eventi climatici una teca che presentava la raffigurazione della Vergine che era dipinta sotto un'arcata delle antiche mura cittadine, e forse proprio per volontà di Giovanni I Bentivoglio quale ringraziamento per un dono ricevuto. La prima cappella era di piccole dimensioni venendo poi ampliata nel 1524 su progetto di Giuseppe Antonio Ambrosi con l'aggiunta del portico e nel 1682 con la realizzazione della cupola su disegno di Agostino Barelli.[2]
Con le leggi napoleoniche, fu soppressa la Compagnia Spirituale del Baraccano. La chiesa riuscì a rimanere aperta in quanto fu dichiarata santuario.
Fu restaurata nel 1914.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa è a pianta regolare.
Il nucleo base della costruzione è la cappella maggiore, oltre ad essere la parte più antica.
All'interno del santuario si trovano il dipinto della Madonna del Baraccano forse realizzato da Lippo di Dalmasio e restaurato da Francesco del Cossa, la Disputa di Santa Caterina attribuito al pittore bolognese Prospero Fontana, una Sacra Famiglia della figlia Lavinia Fontana e la Processione di Gregorio Magno a Roma in tempo di peste, di Cesare Aretusi.[3]
Il timpano presenta delle statue raffiguranti i quattro patroni di Bologna: San Petronio, San Domenico, San Procolo e San Francesco.
Leggenda
[modifica | modifica wikitesto]Una lapide narra una leggenda, secondo la quale 1º febbraio 1512 gli artificieri di papa Giulio II, durante un assedio alla città, fecero saltare in aria un tratto di mura presso il Baraccano, ma inspiegabilmente quelle sarebbero ricadute intatte al loro posto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Santuario Santa Maria della Pace, su paxchristibologna.it, Pax Christi. URL consultato il 13 ottobre 2019..
- ^ Santuario di Santa Maria del Baraccano, su storiaememoriadibologna.it, Storia e memoria di Bologna. URL consultato il 14 ottobre 2019..
- ^ Santuario di Santa Maria del Baraccano, su emiliaromagna.beniculturali.it, Segretariato regionale del Ministero dei beni e e delle attività culturali e del turismo per l'Emilia Romagna. URL consultato il 14 ottobre 2019..
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Maria del Baraccano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- storia della chiesa, su emiliaromagna.beniculturali.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243894350 · GND (DE) 7536935-7 |
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