Chiesa di Santa Maria d'Aurio | |
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Chiesa di Santa Maria d'Aurìo | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Località | Lecce |
Coordinate | 40°24′04.8″N 18°09′21″E |
Religione | Cattolica |
Arcidiocesi | Lecce |
Stile architettonico | romanico |
Inizio costruzione | XII secolo |
La chiesa di Santa Maria d'Aurìo sorge nelle campagne di Surbo, in provincia di Lecce.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La storia della chiesa risale al XII secolo e le prime tracce della sua esistenza si hanno in documenti di epoca normanna. In un diploma del 1180, Tancredi d'Altavilla dona alla Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo in Lecce diverse terre, tra cui il territorio di Aurio. La chiesa è la testimonianza architettonica più antica del casale medievale di Aurìo, scomparso tra il XV e il XVI secolo. Il toponimo d'Aurio potrebbe derivare dalla voce greca Layrìon, ovvero piccolo cenobio. Laure si chiamavano infatti le cripte ipogee dove i basiliani veneravano i santi.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio, in stile romanico, presenta una facciata a capanna, decorata con un motivo ad archetti pensili che si ripetono anche lateralmente. Il portale è sormontato da una lunetta ed è fiancheggiato da due leoni stilofori, probabile basamento di un piccolo protiro.
La copertura è a doppio spiovente. Sul lato destro dell'edificio è addossato un ambiente a pianta quadrangolare con volta a botte, adibito a sacrestia. La chiesa è dotata di un campanile a vela.
L'interno è ripartito in tre navate da otto colonne, di cui solo quattro portanti, con capitelli a motivo vegetale, su cui si impostano archi acuti. Le navate sono terminanti con altrettante absidi nelle quali si aprono finestre strombate. Rimangono deboli tracce di affreschi, in particolare i resti di una Madonna Nera col Bambino databile agli inizi del XV secolo, e iscrizioni in greco. Fino al 1928 la chiesa ospitava un polittico ligneo di Bartolomeo Vivarini. Il polittico era costituito da sette pannelli, quattro dei quali andati perduti. Gli altri tre raffigurano, il centrale la Vergine con Bambino, i laterali San Benedetto e Santa Scolastica. Attualmente i pannelli sono visibili presso la Pinacoteca provinciale di Bari.[1]
Di fronte alla chiesa sorge la Torre dei Cavallari. Fu realizzata nel XVI secolo e faceva parte del sistema difensivo che comprendeva le torri costiere e le masserie fortificate. Ha una forma cilindrica leggermente rastremata verso l'alto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mario De Marco, 1991; Corrado Bucci Morichi, 1983.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Castelfranco, Il polittico di Bartolomeo Vivarini nella chiesa di Aurio, "Dedalo" IX (1928-1929), pp. 354-357;
- Corrado Bucci Morichi, Surbo (Le). La chiesa di Santa Maria di Aurio, in Restauri in Puglia 1971-1983, Catalogo della Mostra (Bari 1983), II, Fasano 1983, pp. ;
- Alessandro La Porta, Surbo, in Paesi e figure del vecchio Salento. III, Galatina 1989, pp. ;
- Mario De Marco, La chiesetta romanica di Santa Maria di Aurìo, Lecce 1991.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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