Chiesa di Santa Gemma | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Monza |
Indirizzo | Via Lissoni |
Coordinate | 45°36′04.48″N 9°15′55.43″E |
Religione | cattolica |
Arcidiocesi | Milano |
Consacrazione | 2003 |
Architetto | Pietro Ripa, Sandro Gnetti e Carlo Crippa |
Inizio costruzione | 1981 |
Completamento | 1984 |
La Chiesa di Santa Gemma è un edificio di culto cattolico di Monza, nel quartiere Parco, all’incrocio delle vie Lissoni e Ramazzotti.
Intitolata alla Santa mistica Gemma Galgani, la chiesa è stata costruita fra 1981 e 1984. Il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo metropolita di Milano, ne ha celebrato la cerimonia di dedicazione nel 2003.[1]
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto degli architetti Pietro Ripa, Sandro Gnetti e Carlo Crippa ha previsto un complesso di edifici disposti sui lati di una corte quadrata, porticata su due dei lati opposti: la chiesa ne occupa uno, mentre gli altri due lati sono dedicati alla canonica e agli edifici parrocchiali. Il quarto lato è ancora da costruire.
Soprattutto l’interno del tempio esprime una diversa modalità di organizzare lo spazio del culto: dal portale, laterale e accanto alla piccola torre campanile, si accede all’interno che si presenta come un’unica aula a luce diffusa, con due coperture in legno che con la loro diversa inclinazione suggeriscono due navate parallele e contigue.
Un matroneo, che corre su due lati dell'ambiente, aumenta la capienza del tempio[2].
Il presbiterio e l’altare sono sovrastati da una cupola a botte che, insieme alle finestre sui lati, porta luce zenitale all’ambiente. Anche il fonte battesimale, collocato in un vano laterale a metà navata destra, riceve luce dall'alto della sua copertura in vetro.
L’altare[3], il tabernacolo, l’ambone e il fonte battesimale sono ricavati con la stessa pietra; gli altri arredi sono in legno. Tutti sono stati disegnati dai progettisti del complesso.
Apparato decorativo
[modifica | modifica wikitesto]Il semplice apparato decorativo della chiesa comprende :
- Crocefisso, terracotta (1983), sulla parete absidale
- Le stazioni della Via Crucis, olio su tavola (1983-85)
- Ritratto della Santa, dipinto ad olio
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La storia della Parrocchia, su parrocchie.it. URL consultato il 3 ottobre 2020.
- ^ Per la naturale tendenza ascensionale del calore, in occasione del periodo di crisi energetica degli anni '90, d'inverno alcune messe mattutine dei giorni feriali furono celebrate nel matroneo (ecclesia hiemalis)
- ^ Interessante è la scultura che sorregge la tavola dell'altare: della stessa pietra dell'ambone è ricavata in un unico blocco cilindrico, come una macina di mulino per il grano.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Via Crucis per la Chiesa di Santa Gemma in Monza (1983-1985), Monza, 2006
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Gemma
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Santa Gemma, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa di Santa Gemma, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Architettura contemporanea a Monza, su arengario.net.