Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria | |
---|---|
Facciata esterna | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Castellammare di Stabia |
Coordinate | 40°41′31.58″N 14°28′37.08″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Caterina d'Alessandria |
Arcidiocesi | Sorrento-Castellammare di Stabia |
Inizio costruzione | 1487 |
Completamento | 1725 |
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria è una chiesa monumentale situata nel centro storico di Castellammare di Stabia[1] ed appartenente alla parrocchia della chiesa di Santa Maria della Pace[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In origine la chiesa era situata nella frazione di Scanzano, ma nel 1447 venne spostata nella collocazione attuale, erigendo il tempio su una cripta risalente al 1395[3]: una prima chiesa dovrebbe comunque risalire al 1585 ed apparteneva all'ospedale ed era di patronato comunale[4]. Il tempio era utilizzato, oltre per le normali funzioni sacre, anche per svolgere consigli comunali e come sede di un banco per pegni, sostituito nel XVII secolo dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria della Pietà e Santa Caterina d'Alessandria, come testimoniato da un apprezzo del 1636[4]:
«La cappella de Santa Caterina de continuo vi si celebra; con entrate d'annui ducati quaranta; dove è confraternita de secolari[5]»
Nel 1725 la chiesa fu completamente riedificata, mentre la cripta fu modificata nel 1754 e 1970[3]. Fino al 1931, prima di ogni varo di una nave dal vicino cantiere, si svolgeva una funzione religiosa nella quale si chiedeva la protezione divina di San Giuseppe[4]. Per diversi anni, tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, ha ospitato il quadro di Sant'Antonio di Donna Fiorella, poi spostato nella chiesa dello Spirito Santo.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa presenta una facciata esterna divisa in due da una trabeazione: nella parte inferiore è posto il portale d'ingresso, protetto da un cancello in ferro, sulla cui sommità è posta una decorazione in stucco con simboli che conducono al culto dei morti[3] ed ai lati due coppie di lesene capitellate, mentre la parte superiore presenta un ampio finestrone a semicerchio; la facciata termina a timpano.
L'interno è a navata unica, decorata con finti marmi, ori e stucchi, realizzati da Francesco Filosa nel 1965, e presenta tre altari protetti da una balaustra: entrambi gli elementi sono realizzati in marmo policromo e risalgo alla fine del XVIII secolo[3]. L'altare privilegiato è dedicato a Santa Caterina d'Alessandria, mentre gli altri due a San Giuda, con statua del santo risalente al XIX secolo e alla Vergine Addolorata, consacrati dopo un restauro nel 1941[4]. L'altare di Santa Caterina, consacrato nel 1809 e nuovamente nel 1881, oltre alla statua della santa del XIX secolo, è adornato da tre tele: San Paolo, San Pietro e la Pietà, risalenti al 1788[3]. All'interno della chiesa sono comunque presenti altre tele, spesso dono dei confratelli, come la Resurrezione di Cristo del 1764 e il Martirio di Santa Caterina, del XVIII secolo. Nella sala della Resurrezione, adiacente alla struttura, è posto un altare del 1739, sormontato da una copia della Pietà presente sull'altare maggiore, mentre lateralmente una tela sulle scene della Passione di Cristo, del XIX secolo[4]. Nella chiesa è anche una statua di San Giuseppe, realizzata nel XIX secolo e diverse reliquie; sul fondo la cantoria[4].
La cripta è in stile romanico e tramite colonne si divide in tre ambienti, con volta della parte centrale decorata con stucchi: al suo interno loculi e nicchie utilizzate per la sepoltura dei defunti[3] ed una piccola statua di San Michele, riproduzione di quella custodita un tempo al santuario del Faito, poi nella concattedrale stabiese[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Localizzazione della chiesa, su arcisantacaterina.it. URL consultato il 23 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
- ^ Le parrocchie di Castellammare di Stabia, su liberoricercatore.it. URL consultato il 23 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2012).
- ^ a b c d e f Storia e descrizione della chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, su comune.castellammare-di-stabia.napoli.it. URL consultato il 12 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2012).
- ^ a b c d e f g Cenni sulla chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, su gdangelo.it. URL consultato il 18 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2014).
- ^ L'arciconfraternita di Santa Caterina d'Alessandria, su arcisantacaterina.it. URL consultato il 23 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Egidio Valcaccia, Le confraternite nel centro antico di Castellammare di Stabia, Castellammare di Stabia, Longobardi Editore, 2006, ISBN 88-8090-225-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito del comune di Castellammare di Stabia, su comune.castellammare-di-stabia.napoli.it.