Chiesa di San Lucio | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Brugherio |
Indirizzo | Via San Maurizio al Lambro, 2 - 20861 Brugherio |
Coordinate | 45°32′51.75″N 9°17′35.2″E |
Religione | cattolica |
Titolare | San Lucio papa |
Arcidiocesi | Milano |
Architetto | Tommaso Rodari Giocondo Albertolli |
Stile architettonico | neoclassico |
Inizio costruzione | 1520 ca |
Completamento | 1542 ca |
La chiesa di San Lucio a Brugherio, nota anche come tempietto di Moncucco è una piccola chiesa dedicata a san Lucio[1] situata accanto alla villa Sormani.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini e l'acquisto da parte del conte Andreani
[modifica | modifica wikitesto]Il tempietto di San Lucio papa fu forse progettato da Tommaso Rodari, architetto influenzato dalla lezione bramantesca in Lombardia, o dal Bramante stesso[2]. Eretto a Lugano tra il 1520 e il 1542 come cappella di sant'Antonio da Padova, il tempietto era annesso al convento di San Francesco[3]. Si sa che tale edificio si trovasse nella città svizzera per una serie di testimonianze epigrafiche ed iconografiche: infatti, l'iscrizione di Giulio Pocobelli del 1813 e l'incisione del panorama luganese del XVII secolo testimoniano la presenza di questa cappelletta a Lugano[4]. Quando poi Napoleone soppresse tutti gli ordini religiosi, l'edificio venne messo all'asta nel 1812 dal Gran Consiglio del Canton Ticino[4], venendo acquistato da Natale Albertolli, facoltoso imprenditore fratello dell'architetto milanese Giocondo Albertolli[5]. Questi, affascinato dalla grazia dell'edificio, riuscì a salvarlo dalla demolizione progettata dal fratello Natale, intenzionato a ricavare materiale da costruzione dalle spoglie del tempietto[4]. Giocondo ottenne ciò grazie al mecenatismo di Gian Mario Andreani (1760-1830), fratello di quel Paolo primo aviatore in mongolfiera dei cieli italiani, che lo acquistò, chiedendo all'architetto Albertolli di "portarlo" nei pressi della Villa di Moncucco.
Giocondo Albertolli e la "ricostruzione": da tempietto a cappella
[modifica | modifica wikitesto]Giocondo Albertolli, per riuscire a trasportare il tempietto da Lugano fino a Moncucco, optò per una strategia estremamente rischiosa e laboriosa: smontarlo e, poi, ricostruirlo vicino alla Villa Sormani del conte Gian Mario. Per fare ciò, l'architetto milanese lo fece prima smontare, trasportarne i pezzi lungo il Lago di Lugano, poi via terra fino a Como, imbarcati su una nave che avrebbe percorso decine di chilometri lungo il Naviglio della Martesana fino al porto fluviale detto "Ponte Mattalino"[6], e qui scaricati nei pressi del possedimento del conte Andreani. I lavori durarono ben diciassette anni: si iniziò tra il 1815 e il 1816[6], per continuare fino al 1832[7]. La cappella di Sant'Antonio, ormai separata da un monastero, assume una sua dimensione originale e a sé stante, divenendo quindi "tempietto"[8] e venendo dedicato a San Lucio[9].
Il Tempietto tra Ottocento e Novecento: dai Sormani al restauro del 1992-1994
[modifica | modifica wikitesto]Gian Mario non poté vedere l'opera realizzata: morì infatti nel 1830[10]. Il tempietto seguì poi i passaggi di proprietà della villa e le vicende storiche ad essa connessa. Passata in eredità al cugino di Gian Mario, il conte Sormani, il tempietto vide, sul finire del XIX secolo, più volte Umberto I e Margherita di Savoia come fedeli partecipanti alla messa domenicale[11][12]. Gli ultimi proprietari della Villa Sormani e del Tempietto, gli Stanzani, decisero di vendere il complesso al Comune di Brugherio (1987)[13]. Questi, tra il 1992 e il 1994[14], si adoperò perché il tempietto venisse restaurato e portato agli antichi splendori. Il 1994 vide infatti la solenne inaugurazione davanti alle autorità civiche di entrambi i comuni, portandoli ad un riavvicinamento culturale[15].
Architettura e arte
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]L'esterno, rispetto all'edificio originario, ha subito delle modifiche. Dal momento che ora il tempietto serviva come luogo di culto di una famiglia aristocratica e non più come cappella religiosa dei francescani, l'Albertolli pensò di ornare l'esterno inserendovi degli stilemi neoclassici, volti a "nobilitare" la struttura anche per sopperire alla povertà decorativa dell'esterno[16]. L'edificio, a pianta quadrangolare, sorge su un alto zoccolo, dove un'ampia scalinata conduce al pronao tetrastilo di stretta osservanza neoclassica; dal lato opposto (ovvero a nord), corrisponde un uguale elemento che accoglie la sagrestia. L'aggiunta di questi due elementi architettonici furono resi necessari dal momento in cui la cappella fu svincolata dal complesso originario di cui faceva parte[17]. Le facciate sono ritmate da colonne ioniche che sostengono il timpano triangolare adagiato sopra un cornicione, sul quale si alza un attico; inoltre, un tamburo dalla forma circolare e una cupoletta emisferica coronano il monumento[18].
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno rimase tale e quale alla "versione" luganese, caratterizzato da una commistione di elementi sacri e profani. Se da un lato abbiamo infatti 24 raffinati medaglioni (realizzati tra il 1520 e il 1542, com'è inciso su due medaglioni[19], e posti sulle lesene dei pilastri[20]) raffiguranti santi, dall'altro elementi risalenti alla mitologia[21] ornano un interno tutto sommato sobrio, ondeggiante tra la preziosità delle decorazioni e la tintura monocromatica bianca. Degno di nota è il bassorilievo Cristo in pietà posto sull'estremità della cupola[20]. Infine, pregevole è l'altare, posto su una balaustrata e che è ornato, ai lati del tabernacolo, dai ritratti dei quattro evangelisti e sormontato da un ritratto di san Lucio papa[22].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il santo di Moncucco, di don Damiano Grenci
- ^ Giocondo Albertolli, Cenni storici sovra una capella antica ricostruita in oratorio a Moncucco nella provincia di Milano, p. 9.«L'illustre professore emerito Giocondo Albertolli...ebbe a dire essere tenuta per opera di Bramante d'Urbino [...] La tradizione registra quel Tempietto come opera di Bramante; e lo stile conferma la tradizione istessa»
- ^ Laura Valli – Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco. Restauro e considerazioni sull'ex oratorio dei conti Andreani-Sormani in Brugherio già cappella di S.Antonio presso il Convento di S. Francesco in Lugano., p. 8.
- ^ a b c Laura Valli - Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco. Restauro e considerazioni sull'ex oratorio dei conti Andreani-Sormani in Brugherio già cappella di S.Antonio presso il Convento di S. Francesco in Lugano, p. 9.
- ^ Mezzanotte.
- ^ a b Laura Valli - Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco. Restauro e considerazioni sull'ex oratorio dei conti Andreani-Sormani in Brugherio già cappella di S.Antonio presso il Convento di S. Francesco in Lugano, p. 10.
- ^ Marco Agliati, Il tempietto di due santi e di due città. Da Sant'Antonio da Padova in Lugano a San Lucio papa in Brugherio,, p. 28.
- ^ Laura Valli - Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco, p. 11.
- ^ Laura Valli - Calogero Cannella, Il Tempietto di San Lucio.«[il tempietto] muta anche santo protettore, essendo qui dedicata a S. Lucio, probabilmente in memoria di un oratorio preesistente in questa località, già dedicato al Sant Papa e martire. Di un precedente oratorio, ad uso di cappella di famiglia, si ha infatti notizia fin dal 1646, quando questo faceva parte dei beni posseduti dal signor Lucio Cotta nel Comune di Moncucco. È proprio costui che nel 1633 lo dedica a S.Lucio che, da quel momento, sarà il protettore della famiglia.»
- ^ Ermis Gamba, Andreani, famiglia, su lombardiabeniculturali.it, LombardiaBeniCulturali, 18 giugno 2004. URL consultato il 25 febbraio 2015.
- ^ Movimento Terza Età (a cura di), Brugherio: la nostra gente, p. 76.
- ^ Sempre in Brugherio: la nostra gente, p. 76, si ricorda che la Contessa Sormani era dama di compagnia della Regina Margherita.
- ^ Giovanna Virgilio, Brugherio, percorsi tra storia e arte, p. 9.
- ^ Laura Valli - Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco, p. 21.
- ^ Il Tempietto dell'amicizia: cronaca delle giornate dedicate alla riapertura del Tempietto di Moncucco in Brugherio: Brugherio 15/18 settembre 1994, Lugano 18 marzo 1995, p. 4.
- ^ Laura Valli - Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco, p. 11.«[Gian Mario Andreani] richiede che "...all'interno nulla fosse aggiunto, onde conservare tutta intiera la sua originalità", "...ingiungendogli però di dare al suo esterno una maestà corrispondente al suo interno".»
- ^ Laura Valli, Il viaggio di pietra, Comune di Brugherio, 1889.
- ^ Piero Bianconi, Il tempietto di San't Antonio da Padova di Lugano, Lugano, Editore - Stampatore Giulio Topi, 1973, p. 8.
- ^ Laura Valli - Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco, p. 47.
- ^ a b Vicky Porfidio, Tempietto di San Lucio. Per consultare la voce, cliccare sulla terza immagine in alto, partendo da sinistra. Il file è in pdf e raccoglie informazioni su tutte le chiese di Brugherio. Per arrivare sulla pagina del sito comunale, cliccare qui Archiviato il 2 giugno 2015 in Internet Archive..
- ^ «Oltre a tondi che ripercorrono la vita di Cristo, incentrandosi quindi sull'ambito agiografico, altri tondi sono ornati con "motivi bizzarri delle "grottesche" e delle "candelabre"...» da: Laura Valli - Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco, p. 24.
- ^ Tempietto di San Lucio in Moncucco su "Ville aperte in Brianza", su villeaperte.info. URL consultato il 27 febbraio 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Brugherio: la nostra gente, a cura del Movimento Terza Età, Comune di Brugherio, Brugherio, 1992.
- Giocondo Albertolli, Cenni storici sovra una capella antica ricostruita in oratorio a Moncucco nella provincia di Milano, Pietro Vallardi, Milano 1833.
- Piero Bianconi, Il tempietto di Sant'Antonio da Padova a Lugano, Editore - Stampatore Giulio Topi, Lugano 1973.
- Ermis Gamba, Andreani, famiglia, sul sito dei beni culturali della Lombardia, articolo redatto il 18/6/2004.
- Giovanna Virgilio, Brugherio, percorsi tra storia e arte, ISAL, Cesano Maderno 2004.
- Il Tempietto dell'amicizia: cronaca delle giornate dedicate alla riapertura del Tempietto di Moncucco in Brugherio : Brugherio 15/18 settembre 1994, Lugano 18 marzo 1995, a cura di Giovanni Cazzaniga, Laura Valli, Ermanno Vercesi, Comune di Brugherio, Brugherio 1995.
- Laura Valli - Calogero Cannella, Il tempietto di Moncucco. Restauro e considerazioni sull'ex oratorio dei conti Andreani-Sormani in Brugherio già cappella di S.Antonio presso il Convento di S. Francesco in Lugano, patrocinato dalla Città di Lugano e dalla Città di Brugherio, 1994.
- Laura Valli, Il viaggio di pietra, Comune di Brugherio, Brugherio 1989
- Paolo Mezzanotte, ALBERTOLLI Giocondo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Lucio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Lucio, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Il Santo di Moncucco, su cartantica.it.
- La città di Brugherio - in giro per la città Archiviato il 29 giugno 2016 in Internet Archive., sito del Comune.
- Giocondo Albertolli in Dizionario Biografico degli Italiani.
- Andreani, famiglia
- Ville aperte in Brianza, su villeaperte.info.