Chiesa di San Lorenzo a Gozzano | |
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Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Località | Gozzano |
Coordinate | 45°44′34.76″N 8°26′31.85″E |
Religione | cattolica |
Titolare | San Lorenzo |
Diocesi | Novara |
Consacrazione | 1141 circa |
Stile architettonico | romanico |
Inizio costruzione | XII secolo |
La chiesa di San Lorenzo sorge nel territorio di Gozzano, a sud est del centro abitato, poco lontano dal cimitero e alle spalle della chiesa di Santa Maria del Boggio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa fu fondata, secondo la tradizione, da San Giuliano alla fine del IV secolo; Giuliano, giunto nel territorio novarese insieme al fratello Giulio dall'isola greca di Egina, si dedicò all'opera di evangelizzazione e di diffusione del cristianesimo nelle campagne dell'area tra Lombardia e Piemonte. I due fratelli fondarono numerose chiese (100 secondo la tradizione agiografica): la novantanovesima delle quali fu quella di San Lorenzo a Gozzano, dove fu sepolto Giuliano; la centesima quella di San Giulio sull'omonima isola del Lago d'Orta.
Recenti indagini archeologiche hanno sostanzialmente confermato la tradizione agiografica: sono infatti state rinvenute le fondazioni di una chiesa paleocristiana, costruita probabilmente tra la fine del V e gli inizi del VI secolo, fondata nel luogo di una sepoltura assai venerata e identificabile con quella di san Giuliano (della quale sono state rinvenute consistenti testimonianze archeologiche). L'iniziativa della costruzione di questa chiesa, analogamente a quanto avvenne per la basilica di San Giulio, è da ascrivere all'attività dei vescovi di Novara impegnati in un'opera di valorizzazione e di rilancio del culto dei santi locali.
In seguito, durante il VII secolo, la chiesa assunse un'importante funzione funeraria: ospitò infatti numerose tombe di personaggi di una certa importanza, probabilmente appartenenti al ceto dominante longobardo.
A partire dall'VIII secolo iniziò una lunga fase di declino, che andò aggravandosi in seguito alla traslazione delle reliquie di san Giuliano nella nuova basilica a lui dedicata e costruita all'interno del centro abitato, nel luogo dove sarebbe sorto il castello vescovile di Gozzano. Dopo la traslazione delle reliquie, avvenuta probabilmente al tempo del vescovo novarese Cadulto (882-891), la chiesa rimase per secoli in stato di abbandono.
Nonostante l'abbandono e il progressivo degrado si conservò in qualche modo la memoria del luogo originario di sepoltura del santo, il cui sepolcro, seppure ormai vuoto, fu oggetto di perdurante devozione popolare.
Nel 1141 il vescovo di Novara Litifredo affidò la chiesa a un gruppo di laici[1], affinché la restaurassero e ne assicurassero il ripristino delle funzioni religiose. La chiesa fu riaperta e, poiché si era persa memoria della sua dedicazione originaria[2], fu dedicata a San Lorenzo martire.
La chiesa, affidata a questa sorta di confraternita laicale, tornò a nuova vita e fu nuovamente utilizzata a scopo funerario, almeno fino al XV secolo, come testimoniano le numerose inumazioni rinvenute al suo interno durante gli scavi archeologici.
In seguito la chiesa perse questa funzione cimiteriale divenendo un semplice oratorio campestre; non subì tuttavia periodi di abbandono come era accaduto in passato, come testimoniano gli interventi effettuati in tempi diversi alla struttura della chiesa (come la costruzione delle arcate di sostegno del tetto, della sacrestia, del campanile, del portico in facciata).
Struttura architettonica
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio oggi esistente è ad aula unica, orientata, conclusa da un'abside semicircolare.
La parte absidale è la più antica, risalente al XII secolo, probabilmente può essere riferita ai restauri eseguiti dopo il 1141. Il resto della navata fu ricostruito più tardi, probabilmente in sostituzione delle residue strutture di epoca paleocristiana riutilizzate durante la prima ricostruzione, ma in seguito deterioratesi e a rischio di crollo.
Molto più recenti sono invece le altre fasi costruttive (sacrestia, campanile, portico in facciata), risalenti ai secoli XVII e XVIII.
All'interno della navata, sulla parete di destra, sono conservati alcuni affreschi del XV secolo: un san Lorenzo con gli attributi del martirio; l'immagine di una santa; una Madonna con bambino Gesù nell'atto di ricevere i doni dei Magi[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il vescovo di Novara concesse la chiesa, detta allora de muris perché ormai in rovina, a un certo Alberico Claudo (o Zoppo), affinché la restaurasse e vi stabilisse dimora insieme ai suoi compagni; M. Bori, Le carte del Capitolo di Gozzano (1002-1300), Pinerolo 1913, doc. XXXI (17 luglio 1141), pp. 49-50.
- ^ Secondo una notizia, della quale ignoriamo la fonte, riportata dal vescovo di Novara Carlo Bascapè nella sua opera Novaria seu de ecclesia Novariensi del 1612, la chiesa originaria era dedicata alla Vergine Maria.
- ^ Questo affresco presenta notevoli analogie con un affresco dello stesso soggetto dipinto su una parete esterna della chiesa di San Gottardo a Carmine Superiore, frazione di Cannobio, eseguito probabilmente con l'utilizzo dello stesso cartone preparatorio, elemento questo che spinge a ipotizzare che entrambi siano opera dello stesso autore.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Bascapè, Novaria seu de ecclesia Novariensi libri duo, primus de locis, alter de episcopis, Carolo ep. Novariensi auctore, Novariae, apud Hieronymum Sesallum, 1612.
- Mario Bori, Carte del capitolo di Gozzano, Biblioteca della Società Storica Subalpina, Pinerolo, sn, 1916. URL consultato il 27 giugno 2015.
- Marilisa Di Giovanni, Gli edifici di culto dell'XI e XII secolo. La collina, il Cusio e il medio Verbano, in Novara e la sua terra nei secoli XI e XII. Storia, documenti, architettura, a cura di Maria Laura Gavazzoli Tomea, Milano 1980, pp. 141–230.
- Giancarlo Andenna, Ecclesia plebe sancti Juliani que est constructa infra castro Gaudiano, in Una luce che non tramonta sulla Rocca di San Giuliano, Bolzano Novarese 1987, pp. 3–14.
- Filippo Maria Gambari, Gozzano, chiesa di S. Lorenzo. Ritrovamento di stele preromana, in "Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte", 15 (1998), pp. 231–233.
- Gabriella Pantò, Luisella Pejrani Baricco, Chiese nelle campagne del Piemonte in età tardolongobarda in Le chiese tra VII e VIII secolo in Italia settentrionale (8º Seminario sul Tardoantico e l'Altomedioevo in Italia centrosettentrionale, Garda 8-10 aprile 2000), a cura di Gian Pietro Brogiolo, Mantova 2001, pp. 17–54. ISBN 88-87115-26-5
- Andrea Bertani, Il 'castrum' dell'isola di S. Giulio d'Orta in età longobarda, in Fonti archeologiche e iconografiche per la storia e la cultura degli insediamenti nell'altomedioevo, a cura di Silvia Lusuardi Siena, Milano 2003, pp. 258–259. ISBN 88-343-0958-8
- Neil Christie, From Constantine to Charlemagne. An Archaeology of Italy A.D. 300-800, Aldershot - Burlington 2006, p. 341
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