Chiesa di San Domenico | |
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Chiesa di San Domenico | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Località | Tricase |
Coordinate | 39°55′51.38″N 18°21′38.16″E |
Religione | Cattolica |
Diocesi | Ugento-Santa Maria di Leuca |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1679 |
Completamento | 1704 |
La chiesa di San Domenico, annessa al convento dei domenicani dei SS. Pietro e Paolo, è un complesso architettonico in stile barocco leccese situato a Tricase, in provincia di Lecce.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione del complesso conventuale dei domenicani di Tricase si colloca nella seconda metà del XV secolo, attestandosi come il convento dei frati predicatori più a sud della Puglia.
L'edificio chiesastico insieme al convento dei SS. Pietro e Paolo furono riedificati tra il 1679 e il 1704, su un preesistente impianto danneggiato più volte dai Turchi e dalle guerre di successione al trono di Napoli tra XV e XVI secolo.
Qui aveva sede una prestigiosa biblioteca, una spezieria farmaceutica e una rinomata cattedra di filosofia e teologia intitolata a S. Tommaso d'Aquino. Le proprietà terriere del convento, come attesta la Platea conservata presso l'Archivio Storico Diocesano di Ugento, si estendevano in diversi paesi del Salento meridionale, principalmente a Tricase, Tutino, S. Eufemia, Caprarica del Capo, Tiggiano, Corsano, Alessano, Lucugnano, Miggiano, Depressa, Ortelle e Poggiardo.
Nel 1809, con l'applicazione delle leggi napoleoniche, la comunità dei frati viene soppressa e l'ufficio della chiesa sarà affidato dal 1810 alla cura della Confraternita del S. Rosario.
La Confraternita del S. Rosario
[modifica | modifica wikitesto]Il 20 giugno 1579, i frati domenicani di Tricase istituirono la Confraternita del S. Rosario. Il sodalizio laicale è tra i più antichi della provincia di Lecce e opera ininterrottamente dal Cinquecento; i confratelli provvedono ancora oggi alla manutenzione della chiesa di S. Domenico, soddisfano le esigenze cultuali dei fedeli, custodiscono gli arredi sacri e le scritture archivistiche, si occupano della diffusione del culto del S. Rosario, della sepoltura confraternale, dei rituali processionali del Venerdì Santo e delle feste religiose.
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La facciata, ultimata nel XVIII secolo, presenta un portale sormontato dalla statua di san Domenico di Guzmán e dai busti di san Pietro e san Paolo, titolari del convento. In asse col portale si apre una finestra lobata, sulla quale si legge la data 1688. La sommità del timpano è adorna delle statue raffiguranti sante e beate afferenti all'Ordine domenicano.
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno è dominato dal caratteristico cielo appeso ligneo, decorato a turchese e oro con motivi geometrici e fitomorfi. Lo spazio è illuminato da tredici finestre a lira e si presenta con un'unica navata scandito da otto profonde cappelle intervallate da statue policrome di santi domenicani. Il transetto è sostituito da due cappelloni, intitolati al Nome di Gesù e a san Domenico di Guzmán, che precedono l'altare maggiore. Nelle cappelle si distribuiscono i pittoreschi altari barocchi intagliati con maestria alla maniera leccese, carichi di simbologie sacre e sintesi dell'humanitas dei frati domenicani. Tra le tele più interessanti si inseriscono quelle realizzate dal ruffanese Saverio Lillo e il gallipolino Giandomenico Catalano. In fondo alla navata, dietro all'altare maggiore, è collocato il coro, intagliato in legno di noce e varie essenze come l'abete rosso, firmato dal tricasino Oronzo Pirti, autore, inoltre, del portone d'ingresso. Sulla controfacciata è posizionata la cantoria con l'organo del Settecento realizzato da Michele Sanarica da Grottaglie nel 1770. La copertura è costituita da un cielo appeso, realizzato in legno, con al centro lo stemma dei domenicani.[1] Il pavimento interno, in elegante mosaico, è opera della Ditta "Fratelli Fracasso" di Tricase. All'interno dell'edificio si conservano due tele autografe di Gioacchino Toma, opere realizzate nella sua breve permanenza giovanile a Tricase.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "La Chiesa di San Domenico in Tricase. Notizie di storia e di arte" di Salvatore Cassati
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Peluso Mario - Peluso Vincenzo, Guida di Tricase, Caprarica, Depressa, Lucugnano, Sant'Eufemia, Tutino e Le Marine, Congedo, 2008
- Accogli Francesco, Storia di Tricase. La città, le frazioni, Congedo, 1995
- Carlo Vito Morciano, La chiesa di san Domenico di Tricase. Una "Biblioteca" di Immagini nel Barocco Salentino, Domus Dei, Ugento 2017
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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