Chiesa di San Benedetto Abate | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Gonzaga |
Indirizzo | Via Matilde di Canossa |
Coordinate | 44°57′05.22″N 10°49′27.84″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Mantova |
Completamento | 1925 (facciata) |
La chiesa di San Benedetto Abate è la parrocchiale di Gonzaga, in provincia e diocesi di Mantova; fa parte del vicariato di Sant'Anselmo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Chiesa di San Benedetto Abate (1082-1088[1]) fa parte delle chiese matildiche dell'Oltrepò mantovano, erette sul finire dell'XI secolo in stile romanico.[2] Sempre per opera di Matilde, la Chiesa passò alle dipendenze del Monastero di San Benedetto in Polirone, dopo che il clero secolare era stato cacciato per cattiva condotta.[3]
Verso la fine del Quattrocento la Chiesa fu officiata dai monaci di Polirone, trasformandosi così da chiesa monastica a chiesa parrocchiale. Nel Cinquecento l'originaria struttura romanica subì interventi di restauro, come la ricostruzione delle navate e della parte anteriore della Chiesa (1534), voluti dal canonico Francesco Recordati.[4] La Chiesa fu in seguito arricchita da pregevoli dipinti attribuibili alla Scuola di Giulio Romano, alcuni dei quali provenienti dalla distrutta chiesa del vicino Convento di Santa Maria.[2]
Nei secoli successivi la Chiesa subì altri interventi, come il rinnovo della copertura (seconda metà dell'Ottocento) e, più recentemente (1925), la realizzazione di una facciata in stile neoromanico.[4]
L'edificio, come tanti altri monumenti del territorio, ha subìto gravi danni a seguito degli eventi sismici del 2012. Oggi il restauro è completo e la Chiesa è utilizzata per le funzioni religiose e, occasionalmente, per visite guidate.
Dal 9 giugno 2020, ha il titolo di Basilica minore.[5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Facciata
[modifica | modifica wikitesto]La facciata è in stile neoromanico. Per la realizzazione di essa furono eseguiti profondi lavori di restauro (1925) che portarono alla distruzione del protiro originale. Fu mantenuto intatto invece il portale cinquecentesco sottostante.[4]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]L'interno si sviluppa su tre navate, restaurate e ridipinte nel Cinquecento per volere di Francesco Recordati. Al contrario, mantengono l'aspetto originario della chiesa romanica (secolo XI) le tre absidi, il presbiterio e il transetto destro, dove è presente una bella bifora.[4]
Dall'esterno è visibile l'abside centrale, decorata con archetti pensili e semicolonne in cotto di età romanica.[6]
Opere d'arte
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa conserva alcuni dipinti cinquecenteschi di pregio, fra cui si segnalano:[6]
- Rinaldo Mantovano, Madonna col Bambino, i santi Benedetto e Giovanni evangelista (pala dell'altare maggiore). La pala fu eseguita a partire da un disegno di Giulio Romano oggi conservato al Louvre.
- Ippolito Costa (?), Sacra Famiglia con i santi Sebastiano e Antonio da Padova (transetto destro).
- Benedetto Pagni, Madonna col Bambino, san Giovanni Battista e santa Felicita (terza cappella destra).
- Gian Francesco Tura, Natività (quinta cappella sinistra).
Altre opere d'arte conservate nella chiesa sono l'altare maggiore (1781) in marmi policromi, e l'ancona della Madonna dei Miracoli in stucco dipinto a finto marmo (fine Settecento).[4]
Nel transetto destro è conservato un crocifisso ligneo realizzato nel secondo Quattrocento in area emiliana.[7]
Si segnala inoltre la presenza di un interessante capitello romanico (secolo XI) rinvenuto nell'edificio, con figurazioni animali mostruose.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tettamanzi, cap. "Parrocchiale dell'Assunta PIEVE DI CORIANO - Mantova".
- ^ a b Arrigo Giovannini e Giancarlo Malacarne, Gonzaga Città. Il fascino di una storia, Verona, 2018, p. 33.
- ^ Gabriele Vittorio Ruffi, La chiesa di San Benedetto in "Gonzaga Gonzaga", Modena, 1990, p. 57.
- ^ a b c d e Gabriele Vittorio Ruffi, La chiesa di San Benedetto in "Gonzaga Gonzaga", Modena, 1990, p. 58.
- ^ Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, decreto 9 giugno 2020, Prot. 580/19, vedi Notitiae Archiviato l'11 gennaio 2023 in Internet Archive., 2020, p. 242.
- ^ a b Centro Studi Chiesa Matildica, La chiesa di San Benedetto Abate di Gonzaga, Mantova, 1990.
- ^ a b Alfonso Garuti, Graziella Martinelli Braglia (a cura di), Beni artistici nell'Oltrepo mantovano, Modena, 1992, p. 55.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Laura Tettamanzi, Romanico in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1981.
- Mario Cadalora, Gonzaga Gonzaga, Modena, 1990.
- Centro Studi Chiesa Matildica, La Chiesa di San Benedetto Abate di Gonzaga, Mantova, 1990.
- Alfonso Garuti, Graziella Martinelli Braglia (a cura di), Beni artistici nell'Oltrepo mantovano, Modena, 1992
- Arrigo Giovannini e Giancarlo Malacarne, Gonzaga Città. Il fascino di una storia, Verona, 2018.
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