Chiesa di San Barnaba | |
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La facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Mantova |
Indirizzo | Via Giovanni Chiassi, 66 |
Coordinate | 45°09′14.74″N 10°47′12.4″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Barnaba |
Diocesi | Mantova |
Stile architettonico | barocco |
Completamento | XVIII secolo |
La chiesa di San Barnaba, intitolata al primo vescovo di Milano, è un luogo di culto cattolico di Mantova; affaccia sulla piccola piazza Bazzani, all'incrocio tra via Giovanni Chiassi e via Carlo Poma.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima chiesa di San Barnaba fu costruita intorno all'anno 1263. Costruito successivamente un attiguo convento, la chiesa fu affidata ai Servi di Maria (Serviti) da Francesco I Gonzaga nel 1397.
Nel 1546 vi fu sepolto Giulio Romano. La tomba fu profanata e dispersa durante la ristrutturazione conclusasi nel 1737[1] con il rifacimento della facciata su progetto di Antonio Bibiena.
Del periodo gotico è rimasto parte del chiostro del convento che fu soppresso nel 1797 e, all'inizio del Novecento, in parte demolito per far posto al carcere della città.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'interno presenta un'unica navata con tre cappelle laterali e una profonda abside. Tra i dipinti conservati si segnalano:
- la Via Crucis di Giuseppe Bazzani
- sulla parete del presbiterio il Salvator Mundi di Teodoro Ghisi
- la Madonna con Bambino e san Filippo Benizzi (fine Cinquecento) di Bernardino Malpizzi
- la grande tela della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci (1582-1583) di Lorenzo Costa il Giovane
- pala con l'Effigie di san Filippo Benizzi di Giuseppe Orioli (1730)
- Nozze di Cana di Alessandro Maganza (ultimi decenni del XVI sec.)
- la Madonna con Bambino di Girolamo Bonsignori
- la Morte di Santa Giuliana Falconieri di Siro Baroni (1732)[2]
- l'affresco strappato, della fine del Quattrocento, raffigurante la Beata Elisabetta di Mantova (Bartolomea Picenardi).
In chiesa era anche il San Sebastiano di Benedetto Pagni, dipinto nel 1559 per l'altare della famiglia Boldrini ed oggi al Museo Diocesano Francesco Gonzaga.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giulio, genio del Rinascimento.
- ^ Chiesa di San Barnaba.
- ^ Alessandro Nesi, Leonardo Grazia e Benedetto Pagni: echi dello stile di Giulio Romano tra Pistoia e Pescia, in "Arte Cristiana", n. 828, Vol. XCIII, Maggio - Giugno 2005, pag. 185.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Brunelli, “Arte Fede e Storia - le chiese di Mantova e provincia”, Tre lune, Mantova 2004
- Rodolfo Signorini e Marco Pinfari, “La chiesa di San Barnaba in Mantova”, Sometti, Mantova 2005
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Barnaba
Controllo di autorità | VIAF (EN) 150465599 · LCCN (EN) no2006062589 |
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