Chiesa dell'Annunziata | |
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La facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Località | Ruvo di Puglia |
Coordinate | 41°07′02.51″N 16°29′07.93″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi |
Consacrazione | 1375 |
Stile architettonico | romanico pugliese |
Inizio costruzione | 1375 |
Completamento | 1375 |
La chiesa dell'Annunziata è un edificio sacro di Ruvo di Puglia sito in largo Annunziata. Fu costruita sul finire del XIV secolo quando gli abitanti del casale di Calentano si ritirarono a Ruvo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa dedicata all'Annunciazione di Maria fu eretta nel 1377 come testimonia la lapide gotica presente sulla fiancata destra del tempio dove c'era l'antico ingresso ora murato[1]. La chiesetta fu costruita per volere degli abitanti del casale di Calentano, che era stato abbandonato dagli stessi dopo i feroci attacchi di Roberto Sanseverino, in quanto nella stessa contrada esiste tuttora un santuario dedicato proprio all'Annunciazione del Signore[1]. L'iscrizione gotica indica come edificatori della chiesa i maestri Giobbe da Giovinazzo e Andrea da Ruvo sotto l'episcopato del frate Stefano[1]. Secondo quanto riporta il documento lapideo, il piccolo edificio sacro fu realizzato a devozione della signora Romata, moglie di Nicola Giuda sepolto all'interno[1].
Sulla controfacciata della chiesa è presente una seconda iscrizione che ricorda il restauro del 1758, durante il quale fu costruito il nuovo e odierno ingresso, decorato con motivi floreali[1]. Nel sottano della struttura dal canonico don Giacomo Ursi, furono ritrovati nel 1793 un alluce in bronzo e la lapide di Gordiano III ora collocata sulla torre dell'Orologio in piazza Menotti Garibaldi: la chiesa infatti sarebbe sorta sul luogo che un tempo ospitava il foro romano dell'antica Rubi[1].
Il tempio passò prima sotto il patronato della nobile famiglia dei Mondelli e nel '900 sotto la giurisdizione della chiesa del Redentore[1]. Negli anni cinquanta fu ricostruito il campanile a vela mentre negli anni settanta si dette inizio ai lavori di restauro[1]. Dopo un periodo di abbandono negli anni ottanta fu sede dell'archivio diocesano sotto l'episcopato di don Tonino Bello per poi diventare sede di mostre e incontri negli ultimi decenni[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa presenta una facciata a capanna con un portale barocco sovrastato da una finestra circolare inserita tra due nicchie vuote.
L'interno, costituito da un'unica navata, è scarno di decorazioni tuttavia sull'altare del XVIII secolo, realizzato in pietra locale, troneggia la tela del XVII secolo dell'Annunciazione, opera di un anonimo pittore pugliese[1]. Fino a qualche decennio fa, nel transetto erano collocate due statue in pietra di Santa Lucia e San Leonardo. Oggi, nei pressi dell'ingresso è visibile una recente statua in cartapesta di Sant'Antonio di Padova[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa dell'Annunziata, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.