Chiesa del Salvatore al Castel dell'Ovo | |
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Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Napoli |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Gesù |
Arcidiocesi | Napoli |
Inizio costruzione | V secolo |
La chiesa del Salvatore a Castel dell'Ovo è un antico luogo di culto di Napoli, posto sull'isolotto di Megaride, nell'attuale Castel dell'Ovo. Essa è caduta in disuso e ha perso la funzione di chiesa a partire dal 1847.[1]
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La storia della chiesa trae origine dai monaci dell'ordine di San Basilio, giunti a Napoli tra il 492 e il 496. Il tempio, sebbene sia stato spogliato dei suoi arredi per arricchire la successiva chiesa voluta dai monaci (chiesa di San Pietro a Castel dell'Ovo), rimane comunque una pregevole testimonianza storico-architettonica.
L'ingresso della struttura è caratterizzato da due pilastri e sormontato da un arco in pietra; le membranature del luogo, lasciano ben intendere che si tratti di una chiesa bizantina.
La pianta è rettangolare con abside semicircolare e coperta a conca. Alcune pareti mostrano anche dei reperti romani riutilizzati: tre colonne di granito con capitelli corinzi. In alto, vi si trovano tre archetti, due finti e che insistono tra le colonne e i pilastri angolari, e l'archetto di mezzo che rappresenta l'ingresso alla zona-vano centrale.
Un elemento architettonico di spicco è dato dai brevi tratti di trabeazione tra il piede degli archi ed i capitelli utilizzati come pulvini.
L'interno raggiunge svariati metri d'altezza, fino a concludersi in un soffitto piano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chiesa del Santo Salvatore Napoli - Storiacity, su storiacity.com. URL consultato il 6 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gennaro Aspreno Galante, Le chiese di Napoli. Guida sacra alla città, la storia, le opere d'arte e i monumenti. Solemar Edizioni, Mugano di Napoli 2007.