Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Pergnano (San Lorenzo Dorsino) |
Coordinate | 46°04′42.05″N 10°54′22.49″E |
Religione | cattolica |
Titolare | san Sebastiano e san Rocco |
Arcidiocesi | Trento |
La chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco è una chiesa cattolica situata a Pergnano, frazione del comune di San Lorenzo Dorsino in provincia di Trento; è sussidiaria della parrocchiale di San Lorenzo di San Lorenzo in Banale e fa parte dell'arcidiocesi di Trento[1][2][3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Poche sono le notizie storiche su questo edificio; la struttura originaria, che consiste dell'odierna zona presbiteriale, venne eretta nel corso del Quattrocento, e affrescata da Cristoforo II, della famiglia Baschenis, tra Quattro e Cinquecento. Nel 1580 la chiesa venne ingrandita aggiungendo la navata[1][2].
È documentato un restauro nel 1993-94, e non è stato realizzato l'adeguamento liturgico[1].
Nella chiesa si celebra messa due volte all'anno, in occasione della festa di ciascuno dei due santi titolari[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa sorge al centro della "villa" di Pergnano, appena più a monte della parrocchiale di San Lorenzo in Banale; posta lungo la strada e orientata verso est, è un antico edificio finito in pietra a vista, con tetto a due falde rivestito in coppi[1].
L'unico accesso è un portalino frontonato posto sul fianco meridionale, mentre la facciata, stretta tra due barbacani, è dimessa, con solo tre finestrelle quadrangolari. A destra del portale si eleva il campanile, una torre a base quadrata con cella campanaria evidenziata da due cornici eminenti e aperta da monofore centinate, sormontata da copertura piramidale in scandole di legno; più a destra ancora emerge il volume della sagrestia, dotata di una finestrella quadrata[1].
La fiancata settentrionale è caratterizzata dallo sporgere della cappella laterale, che ha una finestrella sul lato destro, mentre la parete di fondo è priva di aperture, recante solo un oculo cieco[1].
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno, voltato a crociera in tutti gli spazi, è costituito da un'aula suddivisa in due campate: la prima è occupata dalla navata, che sul lato sinistro si apre, con un'arcata a tutto sesto, su una cappellina laterale, dedicata a san Giovanni Battista. La seconda campata, separata dalla prima dall'arco santo a tutto sesto, ospita il presbiterio, rialzato di un gradino e illuminato da una monofora sul lato destro[1][2]. La pavimentazione è un seminato alla veneziana, fuorché nella cappella, pavimentata in cemento[1].
Nella cappella laterale è presente un altare in legno policromo e dorato, con due colonne dipinte a viticci sorreggenti capitelli ornati da teste d'angelo e, sopra, un timpano classico triangolare; la pala, attribuita al bergamasco Domenico Carpinoni, raffigura la Madonna con Bambino in gloria e i santi Rocco e Sebastiano, con sfondo rurale[2][3]. La doratura dell'altare venne fatta fare dai paesani nel 1631, come ex voto per la grave epidemia di peste di quell'anno[3][4].
Il presbiterio venne interamente affrescato a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento da Cristoforo II Baschenis, che fu molto attivo in quest'area delle Giudicarie[1][2][3][4]. Sulla volta vi sono il Cristo Pantocratore con i quattro evangelisti (con i relativi simboli del tetramorfo) e altrettanti Dottori della Chiesa, tutti assisi su troni dalla foggia variabile[2][3][4]; sulle parete di fondo campeggia una grande scena della Crocifissione, dove sono rappresentati anche altri episodi della passione di Gesù (alcuni soldati che tirano i dadi per la tunica, altri che porgono a Gesù la spugna imbevuta d'aceto, Longino che perfora con la lancia il costato di Cristo e la Madonna sorretta dalle pie donne). La parete sinistra è invece dominata da un'Ultima Cena, illustrata probabilmente nel momento in cui Cristo porge a Giuda Iscariota un boccone di pane; la scena è particolare soprattutto per il grande numero di gamberi di fiume presenti in tavola, probabilmente simbolici della Resurrezione (per via del loro andamento all'indietro)[3][4]. Sulla parete destra spiccano due riquadri, uno con la Madonna con Bambino in trono, simile per impostazione alle icone bizantine dell'Odigitria, l'altro con san Sebastiano e un altro uomo con la spada (forse anch'egli san Sebastiano, in veste di soldato); nell'angolo in basso a sinistra della stessa parete vi sono altre due figure identificabili con i santi titolari della chiesa[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco <Pergnano, San Lorenzo Dorsino>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2022.
- ^ a b c d e f Costa, pp. 387-388.
- ^ a b c d e f g Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Pergnano, su Trentino Cultura. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ a b c d e Le chiese colorate dai Baschenis, su San Lorenzo Dorsino. URL consultato l'8 dicembre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Armando Costa (a cura di), La Chiesa di Dio che vive in Trento, Edizioni diocesane, 1986.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco