La Chiesa cattolica-apostolica è una chiesa cristiana millenarista. Nacque in Inghilterra con il predicatore presbiteriano scozzese Edward Irving (1792-1834) in seno a un movimento di riforma che vedeva come primo esponente James Haldane Stewart della chiesa anglicana[1]. Dal suo fondatore è anche conosciuta come "Chiesa irvingita". Il termine "cattolica" non fa riferimento alla Chiesa cattolica comunemente intesa, ma assume semplicemente il significato di "universale".
La Chiesa cattolica-apostolica aveva il suo fulcro nei 12 apostoli, «...chiamati per rivelazione profetica a formare il secondo ed ultimo collegio degli apostoli (dopo quello dei diretti discepoli di Gesù Cristo), in attesa dell'immanente arrivo di Cristo e della fine dei tempi.»[2]. Alla morte di questi nuovi apostoli fu deciso di non eleggerne di nuovi e dopo la morte dell'ultimo apostolo, Francis Valentine Woodhouse nel 1901, ebbe termine anche la vita del collegio[2].
Nel 1863 la chiesa subì uno scisma, poiché la comunità di apostolici della Germania decise di sostituire via via i deceduti. Dallo scisma nacque quindi la Chiesa neo-apostolica[2].
Oggi la chiesa è seguita da pochi fedeli che attendono il secondo avvento.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sito del Cesnur
- ^ a b c Chiesa neo-apostolica, storia Archiviato il 7 dicembre 2008 in Internet Archive.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Catholic Apostolic Church, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Thomas Scannell, Irvingites, in Catholic Encyclopedia, vol. 8, Robert Appleton Company, 1910.
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