Cavallerleone comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Bongiovanni (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 44°44′N 7°40′E |
Altitudine | 270 m s.l.m. |
Superficie | 16,44 km² |
Abitanti | 686[1] (31-7-2024) |
Densità | 41,73 ab./km² |
Frazioni | Cascinassa, Pedaggera |
Comuni confinanti | Cavallermaggiore, Murello, Racconigi, Ruffia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12030 |
Prefisso | 0172 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 004058 |
Cod. catastale | C375 |
Targa | CN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 589 GG[3] |
Nome abitanti | cavallerleonesi |
Patrono | san Romano |
Giorno festivo | 9 agosto |
Cartografia | |
Posizione di Cavallerleone nella provincia di Cuneo | |
Sito istituzionale | |
Cavallerleone (Cavalion in piemontese) è un comune italiano di 686 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Cavallerleone si trova nella pianura alluvionale del Po; completamente pianeggiante, la sua quota è compresa tra 260 e 279 m s.l.m.[4]. Il territorio è attraversato dal torrente Maira e dai suoi affluenti Rio Freddo e Rio Caldo[5]. Il terreno è prevalentemente destinato ad uso agricolo, con un'area artigianale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome sembra derivare dal termine latino caballarium, che indicava un allevamento di cavalli, e dal nome proprio Leone - probabilmente il proprietario originale del fondo. L'etimologia sarebbe dunque la stessa della vicina Cavallermaggiore; è possibile che in origine i due comuni moderni fossero parte dello stesso territorio. Con il nome di Cavalario Leone compare per la prima volta nel 1184 in una bolla papale, ma è probabile che la fondazione risalga almeno all'XI secolo[6].
Tra XII e XIV secolo Cavallerleone fu conteso dai marchesi di Saluzzo, Busca e Savigliano, fino ad arrivare a far parte in modo stabile del marchesato di Saluzzo a fine XIII secolo. Il territorio fu feudo della famiglia Nucetto a partire dal XIV secolo[6]; i Nucetto, inizialmente vassalli del marchese di Saluzzo, si sottomisero in seguito ai Savoia-Acaja, portando Cavallerleone tra i loro possedimenti[6].
Nel 1407 i Nucetto concessero a Cavallerleone diverse franchigie e privilegi; questo avvenimento è considerato l'atto di nascita del comune di Cavallerleone[6].
Nei secoli a seguire diverse famiglie affiancarono i Nucetto nella giurisdizione del territorio, tra cui i Balbo, i Cacherano, i Filippone (con titolo di conti), i Richelmy, i Bercerà, i Ceva di Noceto, i Savoia Marchesi di Racconigi, tutti investiti di parte della signoria di Cavallerleone[7][8].
Nel 1762 la frammentazione feudale cessò, ed il territorio fu assegnato a Luigi di Savoia, principe di Carignano, fino alla fine del feudalesimo nel Regno di Sardegna (1775). Dopo la parentesi rivoluzionaria Cavallerleone tornò ad essere Comune nel nuovo ordinamento del Regno di Sardegna, ed a seguire nell'Italia unita[6].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]- Stemma
«Di rosso, al guerriero armato di tutto punto d'argento, con la visiera dell'elmo alzata, il volto di carnagione, impugnante con la destra sollevata una spada sguainata del secondo, a cavallo di un leone illeopardito d'oro, armato di nero.»
Lo storico stemma fu concesso alla Comunità di Cavallerleone il 15 maggio 1676 dalla "Madama Reale" Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, madre del duca Vittorio Amedeo II, quale reggente per il figlio. Nell'atto di concessione originale conservato presso l'archivio comunale[9] il bozzetto è accompagnato dalla descrizione: «Uno Scudo Ovale cartocchiato a beneplacito di sangue ad un huomo armato d'argento a cavallo sopra un Leone d'oro, armato e contornato di sabbia.» Si tratta di un'arma parlante dove le figure del cavaliere e del leone fanno riferimento al nome della Comunità.
- Gonfalone
Il gonfalone è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 3 marzo 1998.[10]
«Drappo di giallo riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto giallo, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.[11]»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa San Giovanni Battista e San Giuseppe lavoratore
- Castello, necessitante di interventi di ristrutturazione e recupero
- Palazzo Balbo-Ferrero (secolo XVI)
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[12]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Cavallerleone sono 103[13], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[14]:
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Ricorrenze
[modifica | modifica wikitesto]- 9 agosto, san Romano, storico patrono del paese (non viene però organizzata alcuna manifestazione in questa ricorrenza)
- 1º maggio, festa patronale di San Giuseppe Lavoratore (a cui è dedicata la chiesa omonima, ovvero la chiesa di San Giovanni Battista e San Giuseppe lavoratore, sede della confraternita di San Giuseppe). Vengono in questa occasione organizzate alcune manifestazioni, prevalentemente la "festa della birra" e diverse serate di ballo liscio.
Feste e fiere
[modifica | modifica wikitesto]Festa patronale di san Giuseppe, 1º maggio.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Tradizionalmente l'economia del piccolo paese è basata sull'agricoltura. Negli ultimi decenni, tuttavia, si è registrato un notevole sviluppo dell'artigianato. La piccola imprenditoria sta, in questi anni, colonizzando la zona artigianale situata al di là del fiume Maira, nella località detta "Pedaggera".
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giovanni Bongiovanni | Indipendente | Sindaco | [15] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanni Bongiovanni | Lista civica | Sindaco | [16] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Gianpiero Giacosa | Lista civica | Sindaco | [17] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Giovanni Bongiovanni | Lista civica | Sindaco | [18] |
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Fra il 1886 e il 1959 la località era servita da una stazione ferroviaria, situata in località Comba, a circa 2 chilometri dal paese, posta lungo la ferrovia Moretta-Cavallermaggiore[19].
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Municipio
-
Chiesa confraternita San Giuseppe e San Giovanni Battista
-
Castello
-
Palazzo Balbo-Ferrero
-
Setificio Gioanetti-Ceriana
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ "ISTAT - Censimento 1961 - Fascicoli provinciali - Cuneo - Tav. 2 (pag. 27)" (PDF), su ebiblio.istat.it. URL consultato il 21 settembre 2022.
- ^ "Comune di Cavallerleone - il Comune in breve", su comunecavallerleone.it. URL consultato il 21 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2022).
- ^ a b c d e Comune di Cavallerleone - Storia, su comunecavallerleone.it. URL consultato il 21 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2021).
- ^ Manno, Antonio, Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, Torino, Bocca, 1892, pp. 205-206 (v. 4).
- ^ Manno, Antonio, Dizionario feudale degli antichi stati continentali della monarchia di Savoia (Savoia, Aosta, Piemonte, Monferrato, Saluzzo, Novara, Lomellina, Nizza, Oneglia) 1720-1797, Firenze, Giuseppe Civelli, 1895, pp. 67-69.
- ^ Arch. Com., Storico, fasc. 17, n. 3.
- ^ Cavallerleone, decreto 1998-03-03 DPR, concessione di gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali. URL consultato il novembre 2024.
- ^ Comune di Cavallerleone, Statuto (PDF), Allegati A e B.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2018.
- ^ Dati superiori alle 20 unità
- ^ Elezioni del 13 giugno 1999, su amministratori.interno.it.
- ^ Elezioni del 13 giugno 2004, su amministratori.interno.it.
- ^ Elezioni del 7 giugno 2009, su amministratori.interno.it.
- ^ Elezioni del 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Luigi Ballatore, Storia delle ferrovie in Piemonte, Editrice Il Punto, Torino, 2002, pp. 120-121. ISBN 88-88552-00-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cavallerleone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comunecavallerleone.it.
- Cavallerleóne, su sapere.it, De Agostini.
- Antonio Manno, Dizionario feudale degli antichi stati continentali della monarchia di Savoia, Civelli, Firenze 1895 su archive.org