Castello della Valle Castello di Fiumefreddo | |
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Veduta del castello | |
Ubicazione | |
Stato | Regno di Napoli, Regno delle Due Sicilie |
Stato attuale | Italia |
Regione | Calabria |
Città | Fiumefreddo Bruzio |
Indirizzo | Via Castello |
Coordinate | 39°14′00.9″N 16°04′01.9″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Quadrilatero con torri angolari |
Costruzione | XIII secolo-XVI secolo |
Materiale | Muratura |
Condizione attuale | Parzialmente in rovina |
Proprietario attuale | Comune di Fiumefreddo Bruzio |
Visitabile | Sì |
Sito web | Comune di Fiumefreddo Bruzio |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | Controllo sulla via costiera; controllo sulla via per l'entroterra. |
Azioni di guerra | Assedio francese del 1806-1807 |
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Il castello di Fiumefreddo, detto anche castello della Valle, è il castello di Fiumefreddo Bruzio, paese in provincia di Cosenza, nell'area del basso Tirreno cosentino. Dal 2005 il paese è annoverato tra i Borghi più belli d'Italia.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il castello fu fondato nel 1201.[2]
Nel 1531 il feudo di Fiumefreddo venne donato da Carlo V d'Asburgo al marchese Hernando de Alarcón.[3] Questi fece rimodernare il castello per uso residenziale secondo il gusto tardorinascimentale dell'epoca:[2] a questa fase di interventi risale il portale d'ingresso michelangiolesco.
Nel 1806-1807 il castello subì un duro assedio dalle truppe napoleoniche, analogamente ai vicini paesi di Belmonte Calabro (assedio di Belmonte del 1806-1807) ed Amantea (assedio di Amantea del 1806-1807). In quella occasione fu quasi completamente distrutto.[2] Fiumefreddo, difesa dal vice-preside della provincia di Calabria Citra Giovanni Battista De Micheli, si arrese il 12 febbraio 1807.[4][5]
Ad oggi, l'unica parte del castello interamente recuperabile (ed in parte già accessibile) sono i sotterranei.[5]
Dichiarato “Monumento Contro Tutte le Guerre”, con delibera comunale del 26 novembre 2006, nonostante il restauro le cannonate del generale Renyer sono ancora ben visibili.
Le opere di Salvatore Fiume
[modifica | modifica wikitesto]Alla metà degli anni Settanta Salvatore Fiume volle rivitalizzare il paese disseminando sue opere per le strade e nei monumenti: al castello dipinse le pareti di una sala,[2] all'epoca scoperchiata ed oggi restaurata e coperta.
Esattamente nel 1975 il paese ai piedi di Monte Cocuzzo accolse con entusiasmo la proposta del maestro Fiume di rivitalizzarne gratuitamente il centro storico con alcune opere.
A partire dallo stesso anno, Fiume dipinse le pareti interne e alcune pareti esterne del castello. Nel 1977 affrescò la volta della cappella di San Rocco e negli anni 90 collocò una scultura di bronzo in ciascuna delle due piazze panoramiche che affacciano sul Mar Tirreno. Nel 1996, un anno prima della sua scomparsa, tornò a ridipingere le pareti interne del castello dopo che gli affreschi originali erano stati distrutti dalle intemperie.
Nel Castello della Valle “La Stanza dei desideri” “è sicuramente il suo capolavoro, i ruderi delle mura sono ricoperti da dipinti che illustrano il “sogno dell'artista su Fiumefreddo” e due sculture, dedicate alla vita del passato, sembrano osservare la magia di quei dipinti”, ha scritto qualche tempo fa sulle pagine della rivista Mythos il giornalista Sergio Zanardi.[6]
Oggi le due sculture sono state spostate presso la Sala Consiliare e gli affreschi, che iniziavano a risentire del passare del tempo, sono interessati da un approfondito restauro.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Le foto giunte in finale al concorso fotografico Wiki Loves Monuments Italia 2013. (Le foto sono disposte in ordine casuale).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I Borghi più belli d'Italia → Fiumefreddo Bruzio, su borghitalia.it. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2012).
- ^ a b c d Calabria in Tour → Fiumefreddo Bruzio, su calabriaintour.it. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2011).
- ^ Comune di Fiumefreddo Bruzio → Cenni storici, su comune.fiumefreddobruzio.cs.it.
- ^ Turchi, p. 156.
- ^ a b Calabria On-line → Castello di Fiumefreddo, su calabriaonline.com. URL consultato il 16 agosto 2011.
- ^ Viverefiumefreddo → Il Castello, su viverefiumefreddo.it. URL consultato il 30 ottobre 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gabriele Turchi, Storia di Belmonte, Cosenza, Edizioni Periferia, 2004, ISBN 88-87080-96-8.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Amantea
- Castello di Belmonte Calabro
- Santuario di San Francesco di Paola (Paola)
- Salvatore Fiume
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su castello della Valle
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Quadro storico-ambientale della provincia di Cosenza in età feudale (PDF), su web.provincia.cs.it, Provincia di Cosenza. URL consultato il 15 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2012).
- Itinerario storico-architettonico dei maggiori castelli della provincia di Cosenza (PDF), su web.provincia.cs.it, Provincia di Cosenza. URL consultato il 15 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- Viverefiumefreddo → Il Castello, su viverefiumefreddo.it. URL consultato il 30 ottobre 2014.
- Castelli della provincia di Cosenza, su mondimedievali.net, Mondi medioevali. URL consultato il 15 agosto 2011.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234802125 |
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