Caseggiato di Diana | |
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Angolo tra via dei Balconi e via di Diana | |
Civiltà | romana |
Utilizzo | abitazione |
Epoca | II-III secolo d.C. |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Ostia (Roma) |
Amministrazione | |
Ente | Parco Archeologico di Ostia Antica |
Visitabile | sì |
Il Caseggiato di Diana (I, III, 3-4), o Casa di Diana, è un'insula che si trova nella Regio I della città romana di Ostia.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il caseggiato che si sviluppa intorno ad un cortile porticato e che aveva più piani, forse cinque, era destinato principalmente ad abitazioni, con le usuali taberne al piano terra lungo le vie; via dei Balconi ad ovest, via di Diana a sud e via dei Molini ad est.[2][1]
L'edificio, che risale alla prima metà del II secolo d.C. ma che subì inportanti rimaneggiamenti nei periodi successivi, fu indagato una prima volta da Guido Calza tra il 1914 e il 1916, e tra il 1994-1997 da Alfredo Marinucci, i cui ritrovamenti fanno ritenere che il acseggiato sia stato costruito su una più antica domus romana.[2][1]
Le taberne, alcune con resti di affreschi, avevano un mezzanino accessibile da una scala interna e due di esse, quelle con l'ingresso su via di Diana, erano dotate di retrobottega. [1]
All'interno, diversi ambienti coperti a volta e con resti di affreschi, si affacciano sui corridoi con arcate intorno ad un cortile interno; le arcate vennero in seguito tamponate, ossia riempite nello spazio tra le colonne, e nel cortile fu realizzata una cisterna coperta, al di sopra della quale è un rilievo in terracotta raffigurante Diana che da il nome al caseggiato. Il rilievo (0,52 x 0,52, a partire da 2,31 dal pavimento), raffigura la dea mentre sta prendendo una freccia dalla faretra sulla schiena. Nella sua mano sinistra c'è un arco e alla sua destra c'è un cane, e alla sua sinistra un cervo. [1]
Si accede al cortile porticato al piano terra, che conserva parte di un mosaico policromo, attraverso un lungo corridoio su via di Diana, da cui si accede anche ad una piccola latrina; simmetricamente opposti rispetto al cortile, si trovano il tablinio e il triclinio. Nell'angolo nord orientale in epoca fu ricavato un piccolo mitreo.[2]
Sotto il cortile è stata rinvenuta una vasca rivestita in marmo di una fase precedente, con ambienti pavimentati a mosaico. Al piano superiore sono presenti diversi ambienti affrescati, raggiungibili da scale indipendenti dalla via di Diana e dalla via dei Balconi, e da una scala dal cortile. La facciata nord del primo piano verso il cortile presentava nicchie che dovevano essere ornate con piccole sculture. [1]
Iscrizioni
[modifica | modifica wikitesto]Durante gli scavi sonostate trovate diverse iscrizioni[1]:[A 1]
in latino M. VLPIVS S OLIMPIANVS (s)CHOLAM PROBABERVNT DEDICAVERVNT M. VLPIVS S ABASCAN(tus) M. VLPIVS S DIV M. VLPIVS EVTY(ches) in latino IEIIVS IAV AVRELIVS PORTESIS BAFVIV S FELI X IVLIV S ROMVLVS ONTVVS in latino ...(aurel?)IO... ...(an)TONIN... ...(traia?)NI PARTHIC... in latino ...ZENODO ...MARTIAL ...FELI ...VS FELI ...FELICIANVS ...IVS ZOTICV ...S SPERATV ...CIVS PRISCIANV ...VS FORTVNATV ...FELICI in latino ...IANVS ...HELICO ...ASCLEPIADES ...VS CALLIMORPHVS ...NIVS MERCVRIVS ...TITVS )
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Riferimenti
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
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